Past
I giorni passarono e Mike continuò ad incidere canzoni, sempre accompagnato da Bea. Le giornate diventarono sempre più impegnative a causa delle innumerevoli interviste che doveva fare, i due ragazzi venivano scarrozzati da città in città e i momenti di riposo erano ben pochi. Il tempo che passavano a casa diminuiva sempre di più.
Ma grazie a ciò divennero inseparabili.
Ai loro momenti insieme alcune volte si aggiungeva anche Gabriele il quale li aiutava tantissimo nello scrivere e a volte faceva anche lui le interviste con il fratello.
14:32
"Ci facciamo una passeggiata?" propose Michele tirando fuori il suo cavallo e Bea, che stava prendendo la sella, accettò subito.
Bea posò la sella vicino al box della sua cavallina per dirigersi verso l'amico
"mi tieni il telefono? vado a farla correre un po' nel campo così si scarica e non fa la pazza durante la passeggiata".
Chiese porgendo il suo telefono a Mike, così mise il cellulare dell'amica sopra al muretto accanto a lui. Iniziò a pulire il suo cavallo, quando arrivò un messaggio a Bea, allungò il collo e vide che il messaggio era stato inviato da sua mamma:
"E' così che tratti tua madre? La donna che ti ha messo al mondo"
Questa frase turbò Mike, dato che sapeva che tra la sua amica e la madre non scorreva un buon sangue. Fece finta di niente, ma non si dimenticò del messaggio.
Bea tornò e legò la sua cavallina accanto a quello di Michele e prese il telefono, lui con la coda dell'occhio attendeva di vedere una reazione a ciò, ma Bea si limitò solo nell'alzare la testa, sbuffare e rigirare gli occhi, così eliminò il messaggio dal blocca schermo, silenziò il telefono e lo mise nel marsupio nero che indossava sempre quando andava a cavallo.
Spesso li dentro ci metteva anche l'ipod per ascoltare la musica, ma non la metteva mai quando era con Mike, con lui preferiva parlare e la musica diventava solo un qualcosa di non gradito, dato che l'unico suono che voleva sentire era quello della voce di lui.
Dopo un'intensa galoppata nel verde Michele, che era rimasto indietro, raggiunse l'amica per camminarle accanto. Quel messaggio continuava a tormentarlo: perché non le parlava mai dei problemi che aveva con sua mamma?
"Allora, come ti va la vita?" chiese Michele vagamente.
"Stiamo insieme praticamente tutto il giorno, lo sai bene come va la mia vita" rispose ridendo.
Dalla risata di Bea sembrava davvero che tutto andasse per il verso giusto, come faceva a tenersi dentro tutto quel dolore e non far trasparire niente?
"Lo so del messaggio che ti ha mandato tua madre, vuoi dirmi cosa succede?"
A quella domanda il sorriso di Bea sparì ed il suo sguardo si perse nel vuoto.
"Voglio aiutarti" continuò lui.
"Tu non puoi aiutarmi, nessuno può farlo e non me la sento di parlare di questo" disse secca.
Appena Mike aprì bocca per dire altro, Bea lo interruppe "ti aspetto in scuderia" disse, e subito dopo partì al galoppo.
Michele rimase al passo e decise che era meglio lasciarla andare, non aveva mai parlato di sua madre, probabilmente era una ferita non del tutto ancora guarita e probabilmente con quella domanda l'aveva riaperta.
Bea faceva il fine settimana da sua madre e dal lunedì al venerdì da suo padre, ultimamente però passava sempre il venerdì e sabato sera con Mike a causa di tutte le interviste, probabilmente è stato per questo che Silvia, la madre di Beatrice, le aveva inviato quel messaggio, magari perché non vedeva la figlia da un po'.
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everything i wanted
Fanfiction"Hai presente quando non ce la fai più e l'unica cosa che desideri è scappare chissà dove e non farti più trovare? Ecco, questo è quello che voglio fare ora, con te" Disperazione, litigi, sofferenze, ma nessuno potrà mettersi in mezzo all'amore pass...