Capitolo 3 - La Camera Dei Segreti

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Abbiamo qualche corso in comune con i serpeverde del secondo anno quindi ad erbologia e a cura delle creature magiche mi ritrovo con Meg.

Oggi è davvero una bella giornata di sole e la lezione della professoressa Pomona Sprout di erbologia si svolge in giardino, al limitare della foresta proibita.
Studiamo una pianta particolare e pericolosa, e oggi dobbiamo rinvasarla stando bene attenti a non farci mordere dalle sue foglie carnivore.

Io e Meg ce la caviamo egregiamente, grazie al nostro perfetto lavoro di squadra.
Malfoy e Riddle sono impegnati ad attirare la nostra attenzione con le loro battutine
"hey Carpenter, attente alle vostre nobili manine"
"sia mai che si rovini quella pelle delicata! "
Ma per la legge del "mai mettersi contro una Carpenter" entrambi vengono morsi dalla loro pianta e la classe scoppia in una gran risata.
Pansy e Crystal invece hanno qualche problema con il rinvaso, ma vengono soccorse da Blaise e Nott che da perfetti gentiluomini si offrono di aiutarle.

Dopo un'oretta circa l'insegnante ci ordina di coprire i vasi con la terra e di muoverci visto che il cielo sta cambiando e in lontananza pare ci sia tempo da pioggia.
Dopo 5 minuti iniziamo tutti a correre verso il castello perché ha iniziato a diluviare.
Mi riparo la testa con la borsa ma il sentiero è fangoso e io perdo l'equilibrio scivolando a terra.
Vedo una mano allungarsi verso di me e io la prendo al volo per rialzarmi: Riddle mi guarda dall'alto, lo sguardo è duro ma la sua voce ha una nota divertita
"allora sei umana anche tu.. Non sei solo perfezione e mai un errore" L'odore dell'erba bagnata mi invade completamente e il mio cuore perde un battito quando la sua mano stringe la mia per più tempo del dovuto. Perché mi fa questo effetto?
"in verità sono molto più di questo, ma sì, sono umana anch'io ogni tanto" scherzo
L'angolo della sua bocca si alza in un mezzo sorriso compiaciuto e i capelli bagnati dalla pioggia lo rendono tremendamente stupendo.
Un ciuffo gli ricade sugli occhi ma non perde la sua perfezione e compostezza.
Accidenti
"andiamo" mi dice tornando serio e ci abbiamo al castello.

Dopo una bella doccia mi butto sulla mia poltroncina preferita, nella sala comune non c'è nessuno perché sono tutti a cena ma io devo aver preso troppo freddo sotto la pioggia e mi è passato l'appetito

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Dopo una bella doccia mi butto sulla mia poltroncina preferita, nella sala comune non c'è nessuno perché sono tutti a cena ma io devo aver preso troppo freddo sotto la pioggia e mi è passato l'appetito.
Osservo l'acqua del lago, è calma e scura, vedo un avvincino in lontananza e.. ma cos'è?
Appiccico la fronte e le mani alla finestra come per riuscire a vedere meglio e noto una creatura con la coda di pesce, la stessa che ho visto i primi giorni di scuola, avvicinarsi furtiva.. Curiosa ma allo stesso tempo impaurita.
Cerco di rimanere immobile per non spaventarla e man mano che viene verso di me riesco a notare meglio i lineamenti: pelle grigia e capelli verdi.. Dev'essere una meride!
È una creatura marina semplicemente affascinante, ed è giovane da quel che posso vedere. Si avvicina sempre di più fino ad allungare la sua mano sul vetro parallelamente alla mia copiando il mio gesto. Le sorrido e sembra quasi che lei ricambi.
Rimaniamo a studiarci per qualche istante fino a quando la porta della sala si spalanca facendo entrare degli studenti e io di soprassalto mi volto per guardarli.
Mi rigiro immediatamente ma come era prevedibile la sirena era sparita.
Chissà quando la rivedrò.

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