Capitolo 15 - Punizione

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Una nuova professoressa siede al tavolo degli insegnanti: a prima vista sembra un confetto rosa con una faccia da rospo; interrompe Silente che ci sta dando il benvenuto e, in un modo disgustosamente finto-gentile, tiene un discorso circa "il progresso deve essere scoraggiato per amore del progresso! Scoraggiamo pratiche che dovrebbero essere proibite"
o qualcosa di simile, ci siamo persi dopo le prime frasi, ma non è stato difficile dedurre che il Ministero della magia si intromette negli affari di Hogwarts.
"avete letto di Potter quest'estate?" bisbiglia Crystal "è pazzo, ne sono sicura.. Quella storia che tu-sai-chi sia tornato.. Se l'è inventata di sana pianta!"
"non lo so.. Se non è come dice, come può essere morto Diggory?" chiedo
"un tragico incidente!" fa spallucce Pansy.
Guardo Riddle, ha uno sguardo perso nel vuoto e alle parole di Pansy sembra agitarsi.
Non mi ha degnata di uno sguardo da quando siamo saliti sul treno.
Finiamo la cena e io perdo di vista mia sorella, che con Malfoy quest'anno saranno i prefetti di serpeverde.

Vedo Tom cambiare direzione e invece di dirigersi ai dormitori, va verso il secondo piano, così lo seguo.

"ehy Riddle" è ad una decina di metri di distanza da me
"che vuoi?" mi risponde scocciato.
Si ferma di colpo ma non si volta a guardarmi.
"Niente... volevo solo sapere... cioè non abbiamo più avuto occasione di parlare e dopo l'ultima volta non ci siamo nemmeno più visti"
"non ho niente da dirti" si volta verso di me
Lo guardo interrogativa
"si può sapere che ti prende?"
"che prende a te semmai?!? Lasciami in pace"
"in pace?! Me lo sono solo immaginata allora?! O è successo davvero qualcosa tra me e te?"
Un sorriso ambiguo prende forma tra le sue labbra perfette
"è stato solo un gioco"

Una voragine si apre nel mio stomaco
"non stai dicendo sul serio Tom"
"Ma che ti aspettavi? che girassimo per il castello mano nella mano urlando il nostro amore a tutti quanti?" mi risponde con sarcasmo.
"no, certo che no" gli dico seria "ma non mi aspettavo di essere ignorata così"
"e che cosa vuoi allora?" mi domanda con sufficienza.
"te." dico con un filo di voce rendendomi ben conto di aver appena perso la mia dignità.

Sorride scuotendo la testa.
"non è stato un gioco! tu mi hai scelta! tu volevi me! Mi hai voluta fin dal primo giorno" dico a denti stretti
"Ma per favore, sei stata soltanto uno svago. Mi annoiavo e ho visto che a te non dispiacevano le mie attenzioni. Una preda ecco. Sì, lo ammetto, un po' difficile da cacciare ma è questo che ha reso il tutto così divertente!" dice continuando a sorridere "alla fine, com'era prevedibile, tu ci sei cascata, hai abbassato la guardia e io ho vinto"
"non hai vinto Tom"
"mi sono preso quello che volevo"
Fa per andarsene e io sono sconvolta.
Non Tom.
Non lui.
Non può avermi fatto questo.
"almeno.." dico attirando nuovamente la sua attenzione, scandendo le parole una per una "potevi evitare di dirmi 'ti amo' dopo esserti preso quello che volevi"
Riddle ha lo sguardo duro, non osa ribattere.
Sostiene il mio sguardo per qualche secondo, poi si limita ad abbassare gli occhi a terra.
Non aspetto una sua risposta, non avrebbe senso.
Mi giro da dove sono venuta e sento una lacrima scendermi sul viso, l'asciugo con la mano e mi dirigo verso il mio dormitorio.
Incontro Bletchley lungo il tragitto che prova a fermarmi e mi parla di qualcosa che proprio non ascolto.
Riesco a liquidarlo in qualche maniera, attraverso a grandi falcate la sala comune e finalmente arrivo nella mia camera.
Mi butto sul letto e lascio che i miei sentimenti prendano il sopravvento sentendo tutto il resto delle lacrime uscire.

 Mi butto sul letto e lascio che i miei sentimenti prendano il sopravvento sentendo tutto il resto delle lacrime uscire

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