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Ci vediamo tutti i giorni fino ad oggi, cioè domenica.
Liam sembrava quasi contento di far parte del piano.
Sono con Kyle e Steven sulla tribuna mentre guardiamo i ragazzi allenarsi prima dell'inizio della partita.
JD dovrebbe arrivare a momenti.
"Tu sei proprio sicura di volerlo fare?" chiede Steven preoccupato.
Gabriel gli ha raccontato tutto perchè serviranno anche loro.
"Devo farlo"
"Non ti obbliga nessuno" mi contraddice Kyle.
"Sono stata io ad elaborarlo. Funzionerà. Glielo devo"

Il coach suona il fischietto e gli concede qualche minuto per riposarsi prima della partita.
Gabriel, Jake e Liam ci raggiungono.
"Ehi" mi da un bacio prima di dare un pugno a Kyle e sedersi vicino a me, al che suo cugino, con la spalla dolorante, lo guarda male mentre si siede sullo scalino più basso del nostro.
"Jake" chiamo mio fratello che si gira subito nella mia direzione "dov'è Michelle? Non viene?"
"Noi...beh...siamo in un momento critico" si avvicina.
"Cos'hai combinato?"
"Tipo...potrei aver preso a botte suo fratello per sbaglio perché pensavo fosse qualcuno a caso che le stesse guardando il culo" quasi sorride a ripensarci, Gabriel invece non trattiene una risata.
"Sei proprio coglione. È più arrabbiata lei o lui?"
"Direi entrambi"
"Tu puoi farlo, non mi arrabbierei" dico a Gabriel.
"Prendo nota"

Poco dopo il coach li richiama in campo.
Kyle torna vicino a me e mi abbraccia nel momento in cui Gabriel si gira verso di noi.
"Vuoi proprio farti uccidere eh?" rido.
"Forse" scioglie l'abbraccio.
So che non provano niente per me, vogliono solo far arrabbiare il cugino.
Le cheerleader si pongono al centro del campo prima dell'inizio della partita, esibendosi in una coreografia fatta molto bene devo ammettere.
La partita inizia e finisce con la vittoria della nostra squadra.
Io e i ragazzi ci buttiamo in campo e in poco tempo vengo avvolta dalle braccia di Jake.
Di Jordan nessuna traccia, lo chiamerò più tardi.
Cerco Gabriel con lo sguardo e lo vedo correre verso di me con un sorriso stampato in faccia.
Mi alza da terra e poggia le sue labbra sulle mie.
"Se per farmi baciare da te devo vincere una partita, beh, a dieci anni ho battuto Gabriel in una partita di calcio" si vanta Steven.
"Non per distruggere i tuoi sogni, ma hai fatto un goal, io ne ho fatti tredici"
"Oh andiamo, non rovinare sempre tutto!"
"È sempre un ottimo traguardo" vado verso di lui facendogli un'occhiolino per fargli capire che sto scherzando "credo che potrei..."
Non finisco la frase perchè Gabriel mi prende il braccio e mi strattona verso di se, mettendomi le braccia attorno al collo e poggiando la testa sulla mia.
"Potresti cosa?"
"Cambiare ragazzo" rido.
"Non credo proprio"
Mi giro e vedo Jordan camminare furente verso di noi.
"Ehi JD dov'eri?"
"No, tu dov'eri. Ti sto chiamando da un'ora!"
"Non mi è arrivata nessuna..." mi blocco quando, acceso lo schermo del telefono, vedo trentasei chiamate perse "ops".
"Giuro che ti ucciderò prima o poi"
"Non potresti vivere senza di me"
Lo abbraccio.
"Oh, scrollati"
"Jessica devo essere geloso?" Sorride Liam ponendosi vicino a Jordan.
"Si, ho una cotta segreta per lui, ma non dirlo a Gabriel"
"Ok, credo che adesso farò un attentato omicida contro di te insieme a JD" si intromette Gabriel bloccandomi di nuovo tra le sue braccia.
"Tra poco la squadra si riunisce al Tim's. Ti va di venire?" mi sussurra.
"Certo"

Al contrario di qualche giorno fa, io, i fratelli e Jordan, aspettiamo i ragazzi fuori dal cancello del campo. Oggi c'è troppa gente per stare fermi davanti alla porta degli spogliatoi.
"Fatto" urla Jake venendoci incontro insieme a Liam e Gabriel.
"Ho una fame da lupi" ammette il mio ragazzo prendendomi per mano.
Saliamo sulla macchina di Jake e andiamo al Tim's.
Jordan e Liam vengono tra poco con la macchina di quest'ultimo.
Il locale è quasi totalmente occupato dai ragazzi della squadra che festeggiano con qualche birra.
Appena li vedono, si alzano tutti per congratularsi con Jake e Gabriel. Salutano anche me chi con un abbraccio e chi con due baci sulle guance.
Ci sediamo insieme a loro che iniziano a parlare della scarsità dei ragazzi dell'altra squadra.
Per fortuna c'è anche Steven che non è affatto interessato all'argomento.
"Ti piacerebbe studiare russo?" se ne esce facendomi ridere.
"No. Perchè me lo chiedi?"
"Perché no? Devi insegnarmi a fare il ballo strano"
"Cerca i tutorial su YouTube"
"Nahh, troppo faticoso. Eppure ti ci vedo a parlare arabo"
"Non stavamo parlando di russo?"
"Chi stava parlando?"
Odio ma allo stesso tempo amo quando fa così. Non ti fa capire più se quello a dire cose insensate sei tu o lui.
"Ecco, mi stai di nuovo facendo impazzire"
Ride.
"Contento di esserci riuscito"
"Vuoi?" mi chiede Gabriel, porgendomi una bottiglia di birra.
"No grazie. Non esagerare sai che dopo..."
"Tranquilla" mi sorride debolmente, strizzandomi la coscia, per poi tornare a portare la sua attenzione sui suoi compagni.
"È preoccupato per te" dice Steven.
"Lo so. Ma non ha motivo per esserlo"
"Si da la colpa per tante cose, ha paura di aggiungerti alla lista"
Rimango a pensare sulle sue parole finché uno Jordan arrabbiato entra nel locale seguito dal suo ragazzo che cerca di calmarlo.
"Jessica Williams! Cosa cavolo credi di fare?"
Tutti si girano nella mia direzione, così decido di uscire e parlare in privato con lui.
"Beh?" sbotta appena raggiungiamo il muretto poco distante dall'entrata.
"È per aiutare il fratello di Gabriel"
"Lo so cosa dovete fare, me l'ha detto Liam. La mia domanda è un'altra. Cosa ti passa per quella testa?"
"Non sarà pericoloso..."
"Sul serio?!? Beh, cogliendo i lati positivi, se ti uccidono loro non dovrò sporcarmi le mani io"
"Jordan! Nessuno ucciderà nessuno"
"Perché non me lo hai detto?"
"Voleva farlo Liam"
"Va bene. Ma voglio partecipare anche io"
"No tu non-"
"Ho deciso"
"Va bene, torniamo dentro, qui inizia a far freddo"
Ci guardano tutti quando entriamo nel locale, ma per tre secondi, poi tornano a fare quello che stavano facendo.
Torno a sedermi tra Gabriel e Steven mentre Jordan prende posto vicino a Liam.
"È tutto ok?" mi chiede Gabriel.
"Si"
Lui annuisce e mi circonda il collo con un braccio.
"Quanto ha bevuto?" sussurro a Steven dopo aver sentito il mio ragazzo parlare.
"Dieci bottiglie"
"Dieci?!? E non l'hai fermato?"
"Se non l'avessi fermato adesso sarebbe alla ventesima"
"Perchè fa così? Che gli prende?"
"Te l'ho già detto. È preoccupato. Quando lo affligge qualcosa di pesante si da all'alcol"
"È già successo?"
"Si due volte. La prima quando...è morta nonna Jane. Lo abbiamo fatto tutti e tre a dir la verità" abbassa lo sguardo e gli stringo la mano dato che Gabriel non mi lascia andare.
Possibile che non stia sentendo neanche una parola di quello che stiamo dicendo?

Restiamo un'altra ora a parlare, ora nel quale Gabriel ha buttato giù altre sei bottiglie nonostante le mie proteste.
Ormai è brillo.
Jake fortunatamente non ha bevuto, perciò decidiamo di portarlo da noi.
"Sapete perché" inizia Gabriel prima di inciampare alla porta.
"Fai piano! Mamma e papà ci sentono" lo rimprovera Jake.
"Mhmh. Dicevo. Sapete perché il Titanic è affondato?"
"Non ci tengo a saperlo"
"Perchè era troppo timido e non è riuscito a sciogliere il ghiaccio"
Scoppia in una risata sonora mentre Jake gli tappa la bocca con una mano.
"Cazzo G! Sono le due di notte. Vuoi stare zitto?"
"...no" ride.
Finalmente arriviamo in camera di mio fratello.
"Sta notte dormi qua" gli dice buttandolo poco delicatamente sul letto.
"Mh...Jessica dormi con me?"
"No"
"Eddai!"
"Ti ho chiesto di non bere, solo sta sera. E tu che fai? Ti bevi venti bottiglie di birra!"
"È che..."
Jake lo blocca.
"Vai a dormire Jessica"
Esco dalla stanza ed entro nella mia. Mi metto velocemente il pigiama e dopo essermi struccata mi infilo nel letto.
Ammetto che la preoccupazione inizia a salire.

Mi sveglio di soprassalto per via di un gran frastuono.
"Ma che ca-"
"Sono io" dice Gabriel accendendo la luce.
"Sono le cinque del mattino"
"Lo so"
Si allunga sul letto vicino a me.
"Puzzi" gli dico girandomi dalla parte opposta a lui dopo aver spento della luce, ma non sembra aver capito il concetto di distanza dato che si gira nel mio stesso verso, mettendomi un braccio attorno alla pancia.
"Scusa, non volevo ubriacarmi"
"Lo sei ancora"
"No"
"Va bene. Ho sonno. Buona notte Gabriel"
"Non riesco a dormire sapendo che sei arrabbiata con me"
"Allora resta sveglio"
Non dice più nessuna parola, si limita solo a darmi un bacio sulla spalla.

Quando apro gli occhi, lui è ancora in un sonno profondo.
Abbiamo un'idea diversa anche di 'non riuscire a dormire' probabilmente.
Appena connetto il cervello alla vita reale, realizzo che oggi è il 'grande giorno' sempre che si possa definire così.
Senza svegliare Gabriel riesco a fare una doccia, vestirmi ed andare al piano di sotto dove mamma e papà fanno colazione.
"Oh sono sicura che abbiamo dimenticato qualcosa" dice mamma mettendosi le mani nei capelli.
"Cara, stiamo partendo per una settimana. Se abbiamo dimenticato qualcosa la compreremo li" cerca invano di tranquillizzarla papà.
"Buongiorno" li saluto entrando nella stanza.
"Dormito bene?" chiede mamma squadrandomi.
Vorrei rispondere 'affatto', ma mi limito ad un "si grazie, voi?"
"Non troppo"
"Mamma stai tranquilla. Non state partendo per un anno in un altro stato"
"Hai ragione. Ti preparo la colazione. Vai a svegliare tuo fratello"
"Va bene"
Salgo velocemente le scale ed entro nella stanza di Jake che trovo a bisticciare con Gabriel.
"Scendete per la colazione" gli dico solamente, tornando al piano di sotto.
"C'è anche Gabriel" dico a mamma.
"Nessun problema, sta facendo pancake a quantità industriali" dice papà.
"Ho letto male la ricetta" si giustifica lei facendomi ridere.
Qualche minuto dopo i ragazzi entrano in cucina.
"Buongiorno fiori di campo" li saluta mamma.
Gabriel mi lancia un'occhiata per poi andarsi a sedere a tavola.
Jake se ne accorge così si avvicina a me e mi sussurra un "dovresti parlarci", per poi raggiungerlo a tavola.
Facciamo colazione velocemente, salutiamo mamma e papà e poi, una volta arrivato anche Liam, andiamo nella mia stanza.
Ci siamo, sono pronta.



Non so se la gente legga mai gli angoli autrice, e personalmente non so neanche come esprimermi, ma se siete arrivati qui, voglio ringraziarvi di cuore.
Se volete dirmi una vostra opinione, fatelo, ne sarei contentissima.
Buon proseguimento 💕

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