Le parole dei Coldplay rimbombano nelle mie orecchie ad un volume forse troppo alto.
Dopo aver letto per cinque volte la stessa frase del capitolo di storia, ho messo su giacca e cuffie e sono uscita per una camminata.
Sono poche le materie in cui faccio schifo, e storia rientra tra quelle.La parte più bella della canzone viene interrotta da una chiamata di mio padre.
Sono uscita solo dieci minuti fa!
"Papà?"
"Jessica cosa hai fatto in cucina?"
"Io niente. Chiedi a Jake"Jake è mio fratello. Non sa stare alla larga dai guai e probabilmente prima o poi farà prendere un infarto a papà.
"Il lavandino è rotto, sui fornelli c'è qualche strana sostanza divisa in quattro pentole, tutti gli sportelli sono aperti e sembra sia scoppiata una guerra nel forno!"
Trattengo una risata.
"Hai provato a chiamarlo?"
"Si ma non vuole rispondermi"
"Credo di sapere dove sia. Vado da lui"Come immaginavo, mio fratello è al campo della scuola insieme al suo migliore amico Gabriel.
"Jake!" urlo per farmi sentire, attirando l'attenzione di tutti i ragazzi presenti su di me.
Ho una certa reputazione anch'io.
Lui, appena mi nota, si gira nella mia direzione e mi lancia "la mandorla".
È così che chiama la palla da football americano.
"Bella presa!" urla quando la blocco con le mani per poi rilanciargliela.
"Che ci fai qui?" mi chiede una volta che sono davanti a lui.
"Cos'hai fatto alla cucina?"
"Prossima domanda?" sorride.
Faccia da schiaffi.
"No"
"Ne riparliamo quando avrò vicino il mio avvocato"
"Che succede?" si intrufola Gabriel, salutandomi.
Jake gli rivolge uno sguardo e lui capisce al volo.C'era anche lui!
"Cosa avete fatto?" cerco di strappare qualche informazione a Gabriel visto che non sa tenere i segreti, ma Jake lo distrae prima che possa dirmi qualcosa.
"Fai due passaggi con me?" mi chiede Gabriel quando mio fratello si allontana per parlare con una ragazza.
"Tu mi dirai cosa è successo?"
"Dopo aver giocato"
"Kade ti avverto, non scherzare con me"
"Si sì"Jake torna da noi dopo un'oretta che ha passato con la ragazza, non voglio sapere come.
Corre verso di me per prendere la palla che riesco a lanciare a Gabriel prima che la prenda, ma perde l'equilibrio e si butta su di me.
"Cretino" gli dico mentre inizia a ridere.
Si alza e aiuta me a fare lo stesso.
"Hai intenzione di tornare a casa sta sera? Prima o poi dovrai affrontare papà"
"Si, solo perchè devo prendere delle cose per domani. Andiamo?"
"Prima vatti a fare una doccia, puzzi più del solito"
Sorride e si allontana, dirigendosi verso le docce.
Mi giro verso Gabriel.
"Parla"
"Mh..." fa finta di annusarsi "...credo di dovermi fare una bella doccia anche io" e inizia a correre verso gli spogliatoi.Rinuncio a corrergli dietro solo perché non ne ho voglia e torno a casa.
Appena apro la porta, papà mi si para davanti.
"Dov'è?"
"Ha detto che sarebbe tornato dopo una doccia. Non so cosa sia successo ma farò parlare Gabriel"
"C'era anche lui?"
"Probabilmente"
Si sposta per farmi passare e corro in camera mia.
Devo ancora studiare!
Inizio a sottolineare, per convincere il mio subconscio che sto facendo qualcosa di utile, ma vengo interrotta.
"Avanti!" urlo quando bussano alla porta della mia stanza.
Entra Gabriel che si butta sul letto dopo aver abbandonato il suo borsone per terra.
"Che c'è?"
"Jake si è chiuso in camera con la ragazza di prima. Ha detto che sarebbe venuto qui una volta finito"
"Ti sei lavato prima di buttarti sul mio letto?"
"Si..."
"Allora adesso puoi spiegarmi cosa avete fatto?"
"No..."
"Dai G! Avevamo un accordo!"
"Non ci siamo stretti le mani, l'accordo è saltato fin dall'inizio"
"Ok, mi arrendo"
Torno a sottolineare il libro con cinque evidenziatori diversi.
"Che studi?" si alza e si appoggia con un braccio alla scrivania.
"Non so di cosa si tratti e non mi interessa"
"Ti aiuto io"
"Davvero?"
"Storia è uno dei miei punti forti"Mezz'ora dopo so dieci capitoli a memoria.
"Ok, questa è sicuramente magia nera. Non mi entra in testa neanche una parola di questa materia dalle elementari, come è possibile che adesso potrei andare volontaria all'interrogazione di domani?"
In risposta sorride.Gabriel Kade rientra sicuramente tra il gruppo dei ragazzi più belli della scuola e non posso dire il contrario.
La chioma castana, gli occhi color ghiaccio e il fisico perfetto fanno la differenza."Ti devo un favore" ammetto alla fine mentre metto i libri nello zaino.
"Lo terrò a mente"
Si ributta pesantemente sul letto.
"Ehi ma...quelle sono le mie margherite?" dice indicando un vaso su uno scaffale in cui conservo le margherite che mi regala quando viene a casa nostra.
"Si"
"C'è qualcosa di perverso sotto?"
Lo guardo male "No! Quando non ho niente da fare, strappo i petali"
"Mi ferisci"Jake fa capolinea nella camera lanciandosi su Gabriel.
"Dai J mi hai rotto un braccio!"
"Fa niente ne hai due"
"Chi era la fortunata di oggi?"
"Si chiama Camille, credo. Stavamo studiando francese, cosa credete?"
"Tu non frequenti il corso di francese"
"...infatti è perché sto valutando di entrarci"
"Immagino"
"Hai affrontato papà?" gli chiedo
"Lo abbiamo affrontato" precisa Gabriel "ma non sa ancora cosa è successo"
"E non lo sapremo mai immagino"
"Esatto" ride Jake facendo schioccare la lingua.
"Resti qui per cena?" chiede al suo amico.
"Dipende da cosa cucini sta volta" e iniziano a ridere.
"Vada per la pizza?"
"Vado a dirlo a papà" detto ciò io e Gabriel restiamo di nuovo da soli.
"Guardiamo un film?" rompo il silenzio appoggiandomi alla testiera del letto, portandomi le ginocchia al petto.
"Posso deciderlo io?"
"Non finché non mi dici cosa avete fatto"
"Allora decidilo tu"
Si sistema accanto a me mentre accendo il televisore e faccio partire il film.
Jake rientra in camera e si allunga in mezzo alle mie gambe con la testa appoggiata alla mia pancia."Ragazzi!" ci chiama papà circa a metà film per dirci dell'arrivo della pizza.
Scendiamo al piano di sotto e Jake lo abbraccia.
Ruffiano.
"Jake levati! Oggi non ti voglio sentire"
"È perché mai?" gli fa la faccia da cucciolo.
"Ahh, levati e basta"
Gli da un bacio sulla guancia e si siede vicino a Gabriel.
Tutti e tre parlano solo della partita della loro squadra preferita che si svolgerà sabato prossimo, ignorandomi completamente, perciò finisco in silenzio la mia cena e, messo via il cartone, faccio per andare di sopra per finire di vedere il film.
"Ehi! Non iniziare senza di me!" urla Gabriel dalla cucina.
"Va bene!"Prima di buttarmi sul letto vado in bagno dove mi strucco e indosso il pigiama. Ma quando sto per lanciarmi sul materasso, noto Gabriel e Jake che mi fissano.
"Bel pigiama Jessica" dice mio fratello serio "peccato che lo indossi al contrario"
Il suo amico scoppia a ridere e io vado a guardarmi allo specchio.
Cazzo, ha ragione.
Riprendiamo a vedere il film dopo aver messo la maglia nel verso giusto.Ad un certo punto Jake riceve una notifica.
"Ragazzi sono un po' stanco, credo che andrò a dormire" dice facendo un occhiolino rivolto a Gabriel, poi esce dalla stanza.
"Ancora quella ragazza?"
"Ne so quanto te questa volta" alza le mani.
Mi metto più vicina a lui solo perchè Jake occupava tutto il letto e stavo per cadere. Stessa cosa fa Gabriel finché non ci ritroviamo spalla contro spalla, ma sembra non farci caso.Finisco per addormentarmi prima della fine del film.
Ciao a tuttii
Vi ringrazio per aver iniziato la storia e se deciderete di continuarla avrete in regalo un biscottino 🍪.
Cioccolato o vaniglia? 🤨Tenevo a dire ai nuovi arrivati che ho iniziato questa storia quando avevo tredici/ quattordici anni e sono consapevole del fatto che i primi capitoli possano sembrare banali. Sicuramente appena finisco di scrivere la storia ne farò una revisione.
Con il tempo credo di aver migliorato molto la scrittura e se andrete avanti ve ne renderete conto.
Detto questo, vi auguro un buon proseguimento 💞
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just a dream?
Storie d'amoreLa vita di qualsiasi persona è contornata da 'giorni si' e 'giorni no'. Ma sopratutto capita che un giorno si è felici mentre quello subito dopo ci si ritrova a sentire tutto il peso del mondo sulle spalle. Jessica è un'adolescente qualunque che rie...