Sono passati otto anni da quel giorno.
La mia vita ha preso totalmente una piega diversa.
Due mesi dopo Sebastian è riuscito a smascherare Trenton e quella stessa sera ci siamo messi insieme.
Ci siamo laureati e abbiamo deciso di andare a convivere in un appartamento funzionale per entrambi dal punto di vista lavorativo.
A distanza di otto anni, mi ha finalmente chiesto di sposarlo.
La cerimonia dovrebbe essere a breve, e sincerante, non vedo l'ora.Oltre a noi anche Jake e Michelle hanno fatto questo grande passo l'anno scorso, anno in cui lei ha scoperto di essere di nuovo incinta.
Da lì è nato Shawn.
Non serve specificare chi ha elaborato il nome.
Hanno deciso di lasciare la casa di mamma e papà così da prendere un appartamento accanto al nostro."Allora? Di che ci occupiamo oggi?" mi chiede Sebastian venendosi a sedere sul divano accanto a me, non prima di avermi dato un bacio.
"Pensavo che sia arrivato il momento di decidere le decorazioni"
"Dove vuoi andare?"
"L'altro giorno sono uscita per fare una passeggiata e ho visto la vetrina di un negozio che si occupa esclusivamente di matrimoni.
Ti va di farci un salto?"
"Certo, quando sei pronta andiamo"
"Scrivo a Michelle se per te non è un problema"
"Fai pure, io potrei solo dirti 'si'" ride.Un po' ha ragione.
Sono riuscita a diventare avvocato e sono poche le volte in cui in una discussione riesce a vincere lui.
Finalmente lo ha capito perciò mi asseconda in tutte le decisioni così da non scatenare una lite da cui sa di non poter sopravvivere.Raggiungiamo velocemente il negozio che si trova a pochi isolati da casa e entriamo subito per sfuggire alla grande quantità di gente che è in giro oggi.
"Salve, come posso aiutarvi?" ci accoglie una donna di mezz'età con un sorriso.
Sebastian si fa da parte per farmi parlare direttamente con la donna alla quale spiego le idee che da una settimana continuano a girarmi in testa.
"Si, è tutto fattibile" mi dice lei togliendomi un grande peso dalle spalle "per quando le servono?"
"Non...abbiamo ancora fissato una data. Quanto tempo ci vuole in media?"
"Questa è la stagione in cui lavoriamo di più. Almeno un mese. Io li preparo, quando le servono li passa a prendere"
"È perfetto, grazie mille"Usciamo dal negozio e mi guardo intorno.
Non so il perchè di tutta questa gente.
È un quartiere abitato ma non così tanto.
Mi blocco di scatto appena incrocio lo sguardo di due occhi di ghiaccio.
Non può essere vero.
Perdo subito il loro contatto ma non perdo di vista la figura che inizia ad allontanarsi a grandi passi.
Liquido con una scusa Michelle e Sebastian per inseguirlo.
Arriviamo in un punto in cui si trova con le spalle al muro e si trova costretto a girarsi nella mia direzione.Lo guardo in faccia: è lui.
Il viso è leggermente cambiato, come è giusto che sia, ma resta sempre il più bello che abbia mai visto.
Ha un sottile strato di barba che gli attribuisce un non so che.
Ma gli occhi sono sempre gli stessi.Gabriel Kade è veramente qui di fronte a me, e per la prima volta nella mia vita, non so che cosa fare.
L'istinto di prenderlo a schiaffi c'è, ma rivederlo mi ha fatto riaffiorare in testa tutti i bei momenti passati con lui."Sei tu" dico con un sibilo di voce, al che lui annuisce "lo hai fatto di nuovo, per la terza volta. Sei scappato"
"Non sono scappato io-"
"Per otto anni, ho cercato di convincere me stessa che fossi stato solo un sogno. Troppe cose non mi quadravano, ma cercavo di non farci caso perché sapevo che non sarebbe cambiato nulla, tanto valeva voltare pagina. Una parte di me sapeva la verità ma rifiutavo di darle ascolto" asciugo una lacrima scesa sulla mia guancia "Ma sai qual è la verità a cui cercavo tanto di non credere Gabriel? Che sei scappato, di nuovo. Come hai sempre fatto di fronte alle situazioni difficili. Mi hai abbandonata per l'ennesima volta dopo aver promesso che non lo avresti fatto più" non sembra voler parlare, si limita a guardami con le labbra serrate e lo sguardo penetrante, ma questo silenzio inizia ad infastidirmi.
"Di qualcosa cazzo!"
Abbassa lo sguardo ma lo incastona subito al mio.
"Non so se ricordi qualcosa ma...ti hanno sparato. Dopo quello sparo ne sono seguiti altri due. Il primo e il secondo ti hanno colpito mentre il terzo lo hai schivato per un pelo.
Subito dopo è arrivata la polizia che hanno chiamato i vicini dopo aver visto Loris di fronte la porta di casa insieme agli altri uomini.
Eri svenuta, pensavo di averti persa per sempre ma fortunatamente assieme alla polizia c'era un'ambulanza. Sono stato con te tutto il tempo in cui non eri cosciente finché sono giunto a una conclusione.
Era troppo, non potevo sopportare di vederti soffrire ancora. Me ne sono andato, ma prima mi sono assicurato che ti dicessero bugie sulla mia esistenza.
Non so quale storiella abbiamo messo su, non avevo più tempo e dovevo andare.
Ho cancellato tutte le mie tracce, convincendo anche mamma e papà a trasferirsi così da lasciare la casa ai genitori di Clay.
Il bambino non ce l'ha fatta, ma tu si, e forse sembrerò egoista nel dire che è questo l'importante, ma per me lo è.
Sono sempre stato in contatto con Jake per avere tue informazioni, e quando mi ha detto del tuo matrimonio...lasciamo stare" distoglie lo sguardo
"Volevo vederti un'ultima volta prima che diventassi sua moglie, non era calcolato che mi vedessi.
Non dovevi scoprire niente" da lontano vedo alcune lacrime rigargli le guance, ma non ne sono molto sicura.
"Perché?" gli chiedo avvicinandomi.
"Ogni tentativo che ho fatto per proteggerti è fallito" alza la voce "Ogni volta che ti succedeva qualcosa, continuavo a ripetere che dovevo allontanarmi da te. Che stare con me non avrebbe portato nulla di buono. Prima gli uomini che hanno fatto irruzione in casa mia, poi Theo, e poi di nuovo Loris. Ma ogni volta non ci sono riuscito. Ogni volta mi bastava vederti per un secondo per fare l'egoista e tornare da te, perchè sapevo che senza la tua presenza non ce l'avrei mai fatta ad andare avanti" mi guarda dritto negli occhi.
"Ti ho detto mille volte che non mi interessano i tuoi complessi mentali per la mia sicurezza. Dovevi lottare, dovevamo farlo insieme! Ce la siamo sempre cavata"
"Ma sta volta era troppo"
"Io ti amavo. Ti amavo con tutta me stessa. Ero disposta a dare la vita per te"
Distoglie lo sguardo.
"Io ti amo ancora" sussurra impercettibilmente, ma riesco a coglierlo.
Quattro parole.
"Sto per sposarmi"
"Lo so, non sono qui per rovinare il matrimonio o i vostri piani futuri. Ma dovevo togliermi il peso"
Annuisco e faccio per tornare a casa ma sento strattonarmi per il polso.
Quando mi giro lui è a due millimetri da me.
Alzo lo sguardo e in un secondo si incastona al suo.
Ed è tutto come prima.
Rivedo tutti i momenti passati insieme, i più belli, e istintivamente chiudo gli occhi quando si avvicina ancora di più, anche se impercettibilmente."Che cazzo fai coglione!" urla una voce alle nostre spalle.
Mi allontano subito e vedo che si tratta di Sebastian che cammina velocemente verso di noi.
"Ehi, fermo. È solo un vecchio amico. Non lo vedevo da molto tempo" tento di calmarlo mettendomi di fronte a lui.
"Amici eh?"
"Si, amici. Se non ti dispiace vorrei invitarlo a cena. Conosce molto bene anche Jake e Michelle"
Non parla, si limita a tornare verso casa non prima di avermi presa per mano.
Mi giro nella direzione di Gabriel e vedo che qualcosa nel suo sguardo è cambiato, ma appena incrocia il mio gli faccio cenno di seguirci.Ma ora subentra un problema.
Mi è bastato uno sguardo e quattro parole per cascarci di nuovo.Ehyehyehyyy
come va?Eh si, era tutta una montatura.
Era intuibile?
Sicuramente.Ma non sapete se effettivamente Jessica tornerà tra le sue braccia.
Sta volta è più difficile delle altre.Fatemi sapere sempre la vostra opinione.
Buon proseguimento 💞
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just a dream?
RomanceLa vita di qualsiasi persona è contornata da 'giorni si' e 'giorni no'. Ma sopratutto capita che un giorno si è felici mentre quello subito dopo ci si ritrova a sentire tutto il peso del mondo sulle spalle. Jessica è un'adolescente qualunque che rie...