Abbiamo finito di mangiare due ore fa e ci siamo ritirati un'ultima volta nell'ufficio di Loris per ripassare il piano.
Non ne posso più.
"Possiamo andare" dice Liam deciso.
Sono le tre, è ora di entrare in azione.
Spero solo che i ragazzi non abbiano avuto inconvenienti.
Vado in camera mia per cambiarmi e decido di mettere un paio di jeans chiari, una maglia nera aderente in velluto, le mie amate sneakers bianche e il giubbotto di jeans.
Prendo solo le cose che portavo quando sono venuta e busso alla porta di Liam.
"Entra!" dice soltanto.
"Cosa stai facendo?"
"Sto pensando a come prendere queste cose senza farmi sgamare" dice serio guardando tutti i vestiti che abbiamo comprato qualche giorno fa.
"Usciremo di nuovo e ne compreremo altri"
"Solo se verrai con me"
"Promesso"
Veniamo interrotti da Alex che entra nella stanza.
"Posso parlarti un attimo?" si riferisce a me "in privato" sta volta si riferisce a Liam che lo guarda male.
"Si"
Esco dalla stanza e mi appoggio alla porta dopo averla chiusa.
"Senti mi dispiace, ho agito d'impulso. Tu mi piaci. Sei bella simpatica e tutto, ma non voglio rovinare il rapporto che c'è tra di noi per uno sbaglio. Volevo dirti solo questo prima che tu te ne vada"
"È tutto ok" mento.
"Bene allora...ci vediamo a scuola" fa per poi tornare nella sua stanza.
"Pronta?" mi chiede Liam eccitato.
"Non cantare vittoria"
"E tu non pensare negativamente. Vuoi fare un po' di Yoga? Credo ti faccia bene. Si, ti ci vuole proprio"
"No Liam non voglio fare Yoga"
Lui si siede sul pavimento a gambe incrociate e inizia a fare versi strani facendomi ridere.
"Dai alzati stupido"
Appena abbiamo visto la macchina entrare dal cancello, abbiamo portato Theo di nascosto dietro al bagagliaio facendogli promettere di tapparsi le orecchie per tutto il tragitto e di non dire nessuna parola.
Non voglio che senta qualcosa che possa ferirlo e soprattutto del vero lavoro di Loris.
Scendiamo al piano di sotto dove troviamo Loris parlare al telefono ma appena ci vede aggancia.
Ci rida i telefoni e vedo che ho un sacco di chiamate perse da Lisa. La richiamerò dopo.
"Andiamo?""Sapete" inizia a dire una volta entrati nell'auto "un po mi dispiace per quel ragazzo. Ma se posso trarne profitti..." non finisce la frase
perchè scoppia in una risata rauca.
In pochi minuti l'autista arriva al motel.
"Possiamo nasconderci la" gli dico indicando un cespuglio, luogo già prestabilito nel nostro piano, e lui fa come appena detto.
"Gabriel a che ora dovrebbe..." inizio io, ma mi interrompo appena lo vedo salire le scale che portano alla stanza 210, bello come sempre.
Anche solo con un paio di jeans e una maglietta bianca riesce ad essere perfetto.
Ha un pacco in mano.
Appena una donna, nostra complice, gli apre la porta, lui si leva gli occhiali da sole ed entra.
Vedo Loris continuare a lanciarmi occhiate.
"Ti piace ancora" dice sospirando.
"È solo bello, tutto qui. Mi ha fatto del male e non posso perdonarlo"
Abbasso la testa per evitare di guardarlo ma lo vedo annuire con la coda dell'occhio.
Alcune volanti della polizia si dispongono intorno alla macchina.
"Cosa stanno facendo?" dice Liam per sembrare confuso.
"Andiamo a parlargli"
Facciamo per scendere dalla macchina entrambi ma veniamo fermati da Loris.
"Uno di voi" dice.
Stava andando tutto troppo bene.
"Vai tu Jessica" dice Liam.
Scendo dall'auto e mi dirigo verso la macchina del padre di Jordan, Tom, un poliziotto.
È grazie a lui che abbiamo la polizia dalla nostra parte.
"Ha voluto tenere Liam in macchina. E non mirate al bagagliaio, c'è un bambino"
"Tranquilla Liam è un tipo forte. Possiamo andare?"
"Si"
Resto dietro lo sportello aperto della volante mentre dieci agenti armati vanno verso la macchina nera dov'è ero prima.
"Loris Johnson, la dichiaro in arresto per spaccio di droga" urla Tom bussando al finestrino che si abbassa lentamente, rivelando Loris che punta una pistola alla testa di Liam.
"Abbassa l'arma" lo minaccia Tom.
"Potrei dirti la stessa cosa" ride lui.
"Loris non c'è niente da ridere, poggia l'arma ed esci con le mani sopra la testa. Non hai scampo ormai, se spari al ragazzo non farai altro che aumentare la pena"
"Quindi è così che si viene ripagati quando si prova ad essere gentili eh?" dice riferito a me e Liam.
Butta la pistola a terra e lascia Liam che si catapulta fuori dall'auto venendo verso di me.
Loris si alza dal sedile ed esce con le mani alzate che vengono immediatamente legate da un paio di manette.
Vado velocemente verso il bagagliaio della macchina e lo apro, rivelando un Theo sorridente.
Loris ci lancia un'occhiata piena di rabbia quando ci passa davanti, diritto verso una voltante che lo porterà in carcere.
Gabriel corre velocemente giù per le scale del motel e quando lo vedo, corro subito verso di lui lasciando Theo con Liam.
Vengo avvolta dalle sue braccia e un calore tanto familiare si propaga in tutto il mio corpo quando mi bacia.
"È stata la settimana più lunga della mia vita" ammette sorridendo.
In risposta lo bacio di nuovo.
"Va bene Gabriel, me lo merito anche io un bacio" lo prende in giro Liam una volta vicino a noi.
"Certo, vieni qui bambola" scherza lui "Grazie Liam, davvero" si fa serio per poi abbracciarlo.
Theo mi affianca e mi piego alla sua altezza per sentire quello che ha da dire, ma non fa in tempo perchè Gabriel si inginocchia.
"È lui?" chiede a me e Liam che annuiamo.
"Ciao ehm" si gratta la nuca agitato "io sono Gabriel, tuo fratello" gli dice con le lacrime agli occhi.
Theo rimane per un po' a squadrarlo ma poi gli getta le braccia al collo.
Mi alzo appena sento Jake e Jordan chiamarci.
"Ce l'hai fatta!" urla mio fratello sollevandomi da terra con un sorriso.
"Sta sera sushi per festeggiare" dico riferita a tutti.
"Grazie JD" gli dico abbracciandolo.
"Non ho fatto niente"
"Senza di te non sarebbe stato possibile niente"
Mi stacco dall'abbraccio quando sento Liam far finta di tossire dietro di me, tornando verso Jake, che sta parlando con Theo.
"Io e te rivoluzioneremo il mondo, ne sono certo" gli dice facendolo ridere.
"Venite da me ragazzi?" ci chiede Gabriel.
Io e mio fratello ci lanciamo uno sguardo d'intesa e decidiamo che è meglio farli stare da soli.
"Passa del tempo con lui. Ci vediamo domani ok?"
"Va bene"
Andiamo verso la macchina di Jake ma la voce di Gabriel mi blocca.
"Jessica!" urla da lontano per poi venire verso di noi tenendo Theo per mano "grazie, ti amo infinitamente" dice prima di darmi un bacio.
"Bleh, non fatelo più" si intromette Theo.
"Vieni da me quando vuoi, non sentirti obbligato"
Lascio un bacio sulla guancia di Theo e un'ultimo sulle labbra di
Gabriel e poi entro in macchina."Casa non era la stessa senza di te, bentornata sorellina" mi dice Jake appena entrati.
"Grazie. Mi sei mancato"
Lo abbraccio.
"Puzzi proprio, corri a farti una doccia"
"So che c'è Michelle in camera tua che ti aspetta, non inventare scuse"
Sorride e corre di sopra, ma vado comunque a farmi una doccia.Appena esco dal bagno chiamo Lisa.
"Perché cavolo non mi hai risposto per una settimana?!?" urla "ero preoccupatissima e Jake continuava a fare il vago. So che siete soli in casa. Dove sei stata?"
"Ero in missione"
"In missione?!? Jessica ti ho detto di non esagerare mai con gli alcolici"
"Sono seria!" e da lì inizio a spiegarle tutto quello che è successo in questa settimana, compreso Alex.
"Tu, tu sei pazza. Giuro che quando ti vedo ti prendo a mazzate"
"Sono sana, ho tutte le parti del corpo, ho tolto tutti i problemi di Jake, Gabriel, Liam e probabilmente anche di altre persone, e Theo è tornato a casa dopo un sacco di anni"
"E tu credi che con tutti i soldi e le conoscenze che ha rimarrà in prigione a lungo? Che quando uscirà farà finta di niente? Non hai minimamente pensato che ci sarebbero state conseguenze vero?"Ed è vero per davvero.
Ho messo in pericolo tutti.
"Tra qualche giorno sarò di ritorno. Non pensarci per adesso. Può darsi che non uscirà prima di quarant'anni. A quell'età sarai già su un'isola deserta a bere latte da un cocco insieme a tuo marito e i tuoi figli"
"A te come sta andando?" cambio argomento.
"Una tragedia! Sua madre è una specie di strega! Continua a dirmi cosa devo e non devo fare con il bambino. E suo padre è un patito del calcio! Non fa altro che parlare delle partite e bla bla bla. Non vedo l'ora di tornare a casa"
"Va bene, ci vediamo quando torni"
"Si. Non preoccuparti troppo"
Sento lo schiocco di un bacio e poi aggancia.
Sta notte avrò a cosa pensare.
STAI LEGGENDO
just a dream?
RomanceLa vita di qualsiasi persona è contornata da 'giorni si' e 'giorni no'. Ma sopratutto capita che un giorno si è felici mentre quello subito dopo ci si ritrova a sentire tutto il peso del mondo sulle spalle. Jessica è un'adolescente qualunque che rie...