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"Sono sveglio" mormora mentre gli tiro un'altra cuscinata.
"Sai che giorno è oggi?" gli chiedo.
"No?" dice, girandosi finalmente nella mia direzione.
Come fa ad essere stupendo anche appena sveglio?
"Domenica 26"
"E..."
"Domenica prossima hai la partita"
"Cavolo me ne ero dimenticato" fa passandosi una mano sul viso "non mi sono allenato per niente. Aspetta, chiamo gli altri"
Si sporge dal letto per prendere il cellulare dal comodino e poi si siede con la testa appoggiata alla testiera del letto.
Fa una decina di chiamate e poi si rivolge a me.
"Ti va di venire?"
"Dove?"
"Agli allenamenti. Alle tre"
"Va bene. Scrivo a Jordan se vuole farmi compagnia"
Sto per alzarmi quando Lara bussa delicatamente alla porta.
"Gabriel?"
"Si?"
"Sei di nuovo con Layla?"
"No"
Una strana sensazione si fa strada in me.
"Chi è Layla?"
"Nessuno, un'amica di famiglia"
"E perché dovresti essere 'di nuovo con lei'?"
"Jessica non mi va di litigare"
"Neanche a me. Ma adesso mi dici chi è Layla"
"Te l'ho detto"
"Ma non mi hai detto perchè dovresti essere con lei!"
"Perché nei giorni in cui non siamo stati insieme, mi è stata vicino"
"Cioè tu te la sei fatta con lei mentre io ero sul letto a piangermi addosso?!?"
"No! Ha solo tentato di baciarmi perché ha ancora una cotta per me"
"E tu l'hai baciata"
"No Jessica, non l'ho baciata. Le ho subito detto come stavano le cose"
"È una tua ex?"
"Si ma ci siamo lasciati parecchi anni fa"
Si passa nervosamente una mano tra i capelli.
"Senti. Da quando ci siamo messi insieme, le altre per me non contano niente, ok?" dice trascinandomi in un abbraccio "non hai nessun motivo per preoccuparti. Io voglio solo ed esclusivamente te"
Mi da un bacio sulla testa per poi alzarmi il mento e lasciarmene una sfilza sulle labbra.
"Andiamo a fare colazione fuori?"
"Va bene. Devo passare a casa a cambiarmi"
"Posso prestarti qualcosa"
"Non posso andare in giro con i tuoi boxer Gabriel" sghignazza.
"Aspettami qui"
Si infila un paio di boxer ed esce dalla sua camera chiudendosi la porta alle spalle.
In quel momento gli squilla il telefono.
"Clay?" rispondo.
"Oh ciao Jessica...devo chiederti scusa per ieri sera"
"Tranquillo, so che non c'entri"
"C'è Gabriel?"
"Si, ma non so dove sia andato adesso. Puoi dirlo a me"
"Va bene, lo richiamo dopo"
"Clay cosa succede?"
"Niente. È una questione tra me e lui"
"E perché non puoi dirmela?"
"Devo andare" e aggancia.
Che succede oggi?
Gabriel rientra in camera con un paio di pantaloni di pelle in mano.
"Sono i tuoi. Li hai lasciati qui dopo il Luna Park" sorride "non mi hai ricordato di ridarteli!" si giustifica.
"Va bene. Ha chiamato Clay"
"Che voleva?"
"Non ha voluto dirmelo, ma sembrava preoccupato"
"Cazzo"
Afferra il telefono e si chiude in bagno.

Bah

Intanto mi vesto.
Indosso i pantaloni che Lara deve aver lavato, dato il profumo, e prendo una maglia bianca dal suo cassetto. Per le scarpe non posso fare altro che mettermi i tacchi di ieri sera.
Quando esce dal bagno mi squadra e sorride.
"Che hai da ridere?"
"Mi piace vederti con la mia maglia"
Mi cinge i fianchi mentre mi lego i capelli in una coda e poggia le labbra sul mio collo in quello che credevo fosse un bacio ma che allo specchio si rivela un succhiotto.
"Gabriel!"
"Ops" sghignazza mentre si mette un paio di pantaloni della tuta.
Quando scendiamo saluto Lara e Jim che sembrano sorpresi di vedermi e andiamo al Tim's.
"Perchè hanno fatto quella faccia?"
"Perché gli avevo detto che ti avrei lasciata andare. Ma non ci sono riuscito" ammette guardandomi.
Gli sorrido e lo prendo per mano.
Ci sediamo ad un tavolo e ordiniamo due frullati.
Poco dopo entra anche Jake.
"Ehi voi due. Vi ricordate di me?" scherza sedendosi vicino a me.
"Tu lo conosci?" mi chiede Gabriel.
"No, puoi portarlo lontano da me?"
"Ah ah ah, divertente. Mi avete preso qualcosa?"
"Se ci avessi detto che saresti venuto..."
"Sorpresa"
Chiama la cameriera che ha una cotta per lui da quando ha iniziato a lavorare qui e ordina una ciambella.
"Chissà perché ho l'impressione che offrirà la casa" dico guardandola mentre si allontana.
"Papà è arrabbiato perchè non sei tornata sta notte"
"Tu che gli hai detto?"
"Che eri con Gabriel"
"E lui?"
"Si è arrabbiato di più" sghignazza.
La ragazza torna al nostro tavolo con le nostre ordinazioni e si mette a parlare con Jake mentre Gabriel finisce il suo frullato alla vaniglia.
Poco dopo inizia a guardarmi.
"Che c'è?" gli chiedo.
"No" gli dico quando capisco cosa vuole.
Do un sorso al mio frullato al cioccolato e glielo porgo.
"Finiscilo" sbuffo sconfitta mentre lui sorride come un bambino.
La ragazza finalmente se ne va e Jake porta l'attenzione su di noi.
"Jessica ti consiglio di coprire per bene il collo prima di farti vedere da papà"
Sbuffo.
"Si vede così tanto?"
"Direi di sì. Nottata in bianco?"
"Me l'ha fatto sta mattina mentre mi legavo i capelli!"
Sento Gabriel ridere così gli sferro un calcio da sotto il tavolo.
"Facciamo qualcosa oggi?" chiede mentre finisce anche il mio frullato.
"Mamma e papà vanno al campo con Jim, Lara e Melanie. Andiamo anche noi?"
"No! Tutto tranne che stare con Melanie e le gemelle" lo fermo.
"Ok, ma non picchiarmi" sorride.
"Ci sto facendo un pensierino"
"Abbiamo gli allenamenti" gli ricorda Gabriel.
"Potevi dirmelo prima di mangiare una ciambella"
"Per le tre l'hai già digerita. Io devo andare adesso per aiutare Clay. Mi raggiungete dopo?"
"Ve bene. Servo anche io?" chiede Jake, probabilmente riferendosi a Clay.
"No, tranquillo. Ci vediamo dopo"
Fa il giro intorno al tavolo per lasciarmi un bacio sulla guancia e poi esce fuori dal locale.
"Paghi tu?" chiedo.
"Già fatto" sorride.
Qualche minuto dopo usciamo anche noi e ci dirigiamo a piedi verso casa.
"Puoi portare papà fuori con una scusa così posso andare di sopra e coprire il collo?"
"Si, ti apro la porta dietro"
Vado alla nostra porta che viene aperta da Jake due minuti dopo.
"Siamo in cucina, entra dal portone quando hai fatto"
Sgattaiolo in camera mia e mi chiudo in bagno.
Prendo il fondotinta e il correttore e riesco a coprire in parte il segno, ma non del tutto, così sciolgo i capelli.
Dopo essermi cambiata le scarpe, scendo al piano di sotto ed esco di nuovo dalla porta sul retro per poi entrare dal portone.
"Dov'eri?" mi blocca subito papà.
"Da Gabriel"
Mi squadra ma poi torna in cucina.
Faccio cenno a Jake di salire con me e insieme entriamo in camera sua.
"Da quando non ti rifai il letto?"
"Una settimana credo. Non ti siedi?"
"Nah. Insomma tu ci hai...non farmi finire la frase"
Scoppia a ridere.
"È mezzogiorno e mezza. Prendiamo un panino per strada e poi andiamo agli allenamenti?"
"Non ho di meglio da fare"

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