The deceivers

6. Margot

Cal's pov

-Aspetta, quindi hai sentito Luke dire che sei una deceiver?- domandò Kaori per l'ennesima volta. Izzy sbuffò annoiata mentre pettinava Neme, che invece aveva tutta l'aria di essere a suo agio.

-Sì. C'era anche una ragazza con loro, ma non ho riconosciuto la sua voce- le risposi sconsolata.

-Probabilmente sarà del loro anno- concluse Izzy, dando una carezza al cane e lasciandole un bacino sulla testa.

-Magari stanno cercando me e se la prendono con te- continuò Kaori, facendo avanti e indietro per la stanza.
Erano almeno 20 minuti che continuava a farlo. Credeva di essere la causa dei miei problemi, ma non pensavo che c'entrasse davvero.

-Hey, non incolparti. Luke è convinto che sia io. Non ha il minimo sospetto su di te- mi sbrigai a dirle.

-Ma perchè dovrebbe pensare questo?- chiese Kaori confusa. Mi fermai quando sentì la sua domanda, indecisa se rivelarle veramente tutto o meno. Lei mi aveva raccontato la sua storia, incluso il dover trovare un certo Simmons, perché io non avrei dovuto?

-Per via della voglia che ho sul polso-
Rimasi senza fiato quando pronunciai la frase, come se potesse uccidermi da un momento all'altro. Aspettai le loro reazioni che non tardarono ad arrivare. Izzy lasciò immediatamente la presa su Neme, che con un brontolio scese dal letto .

-Che voglia?- domandò Izzy avvicinandosi a me, le mani sollevate.

Alzai la manica della felpa e tolsi l'incantesimo di illusione. Kaori ed Izzy si guardarono in silenzio. I loro sguardi non mi dicevano niente di buono.

-Perchè avete quello sguardo?- chiesi irritata. Ancora una volta, c'era qualcosa che io non sapevo.

-La semiluna è un tipico tatuaggio dei Deceivers. Indica l'illusione visiva- mi spiegò Kaori, mentre Izzy annuì.

-Ma il sole...non credo di averlo mai visto- aggiunse la castana fissandomi il polso insistentemente, come se potesse trovare una risposta guardandolo. Un'improvvisa sensazione di formicolio si impossessò del mio polso, così lo ritrassi e abbassai la manica.

Quindi la mia voglia non era altro che il segno di un tatuaggio. Era l'ombra di un tatuaggio, ciò che ne rimaneva.

-È insolito in effetti, ma non è detto sia collegato- mi rassicurò Kaori. -E se Luke continua ad insistere, dovremmo giocare d'astuzia-

-Che hai in mente?- domandò Izzy all'amica. Avevo l'impressione che non fosse la prima volta che le due si ritrovavano in una brutta situazione, il modo in cui le due si parlavano e consultavano ne erano la prova. Lo trovai incoraggiante.

-Al momento nulla, ma mi verrà qualcosa- rispose vaga.

-Venite?- chiese Mia, che nel frattempo aveva aperto la porta e ci fece cenno di andare a lezione.

Oggi ci sarebbe stata la prima lezione di medicina, che si teneva in una delle mie aule preferite.

Jo mi aveva portata lì appena avevo avuto un momento libero. Mi voleva mostrare il suo posto felice. Non mi aspettavo nulla da un'aula accademica, ma appena misi piede le grandi vetrate dorate mi accolsero in un abbraccio caloroso. C'era un odore forte di piante come la menta e l'eucalipto, rigorosamente appoggiate su un piano di marmo bianco. I banchi, circa venti, erano interamente fatti di legno blu, ma quello che più mi attirava, erano i grandi tralci di piante multicolori che formavano sulle alte mura, dei motivi magici.

Lo stesso aspetto mi si presentava oggi, quando entrai nell'aula inspirando quel profumo e sedendomi su una delle sedie accanto a Jo e Daisy. A parte loro, non conoscevo nessuno. Di fronte a me c'era una ragazza con un parka e i capelli castani che le arrivavano alle spalle.