8. To trust or not

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-Promettimi che farai attenzione con le informazioni che ti darò- ripeté per la seconda volta. Sbattei il piede a terra, nervosa.

Parla una volta.

-Te lo prometto, ora puoi iniziare o devo aspettare fino a domani mattina?- chiesi ironica.

Mi rivolse uno sguardo severo e capì quanto fosse seria la questione. Ciò nonostante ero impaziente di sapere quel che aveva da dire, tanto da risultare insensibile.

-Okay...Sono in quest'accademia da tutta la vita, conosco ogni posto immaginabile ed inimmaginabile, ma più di tutto, conosco tutto sui deceiver e su cosa accade loro-

Volevo sapere il motivo per cui aveva deciso di raccontarmelo, ma in quel momento ero incapace di parlare. Finalmente avrei avuto delle risposte. Fremevo dall'eccitazione.

-Si è sempre trovato un modo di coprire gli omicidi sui Deceivers. La verità è che noi Lyghart veniamo cresciuti con l'idea che i Deceivers siano i cattivi da sconfiggere e pochi si ribellano realmente-

Sospirai.

-Non è il tuo caso eh?- ribattei con un tono duro.

-Ascoltami e non giudicare. Assistivo a tutte quelle morti e non capivo cosa ci fosse di sbagliato in me. Perché ero contrario a quelli omicidi? Perché non odiavo i Deceivers come mi avevano insegnato gli adulti?-

Fece una pausa, aspettando qualche mio intervento, ma non dissi nulla.

Vai avanti.

-Nonostante tutte le domande, non avevo il coraggio di andare contro di loro, soprattutto ai miei genitori. Non guardarmi così, non credere che al mio posto avresti fatto di meglio- disse severo.

Avrei fatto di meglio?

-In ogni caso, tutto è cambiato con l'arrivo di un ragazzino. Avevo 13 anni quando si è presentato con la sorella minore-

-Hunter?- azzardai curiosa. Era la prima persona che mi era venuta in mente.

Luke annuì.

-Madelaine era una bambina coraggiosa, senza paura, mentre Hunter era tutto il contrario, ma ti assicuro che avrebbe fatto di tutto per sua sorella. Tutto. Non so perché, ma si fidò di me e mi raccontò la sua storia. Entrambi discendevano da una famiglia di Deceivers antica. La loro madre era stata uccisa poco prima da un Lygarth e avrebbe ucciso anche loro due, se non fossero scappati. Mi disse che il padre era riuscito a salvarli e che il suo ultimo desiderio era quello di rivendicare la madre-

-Oh mio dio- esclamai con voce tremante. Non pensavo la storia potesse peggiorare ancora di più.

-L'unica paura di Hunter era che sua sorella potesse essere in pericolo, che qualcuno scoprisse la verità e che li uccidessero, ma nessun posto era realmente sicuro per i Deceivers. Nemmeno l'accademia. E fu allora che decisi di cambiare le cose-

Lo ascoltai completamente presa da ciò che mi stava raccontando. Non avrei mai pensato che Hunter e Mad fossero dei Deceivers, tanto meno che la loro storia fosse così tragica. Erano scappati nella speranza di trovare un riparo nell'accademia. Un posto del genere dovrebbe garantirti una sicurezza, una casa. Non essere la tua tomba.

-Convinsi tutti che Hunter e Mad fossero dei maghi purosangue, cambiando il loro cognome e insegnando loro ciò che è stato insegnato a me fin da piccolo-

-E nessuno se ne accorse?- domandai, bisognosa di quell'informazione.

-Ammetto che ci sono stati dei problemi, ma siamo sempre riusciti a risolverli. Dopo averli aiutati però, mi sentì in dovere di fare di più. Io e Hunter decidemmo di aiutare ogni deceiver in bisogno di aiuto, li avremmo integrati nella scuola ed escogitato una copertura. Se qualcosa fosse andato storto, se qualcuno avesse destato sospetti...ci saremmo incontrati qui. Nessuno può entrare se non ha la parola- continuò lui.

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