The deceivers

28.End of the chapter

Cal's pov

Stabilire con precisione quanti morti e feriti ci fossero stati era impossibile.

Potevo dire con certezza che nonostante il numero inferiore di Deceivers, avevamo avuto la meglio noi.

Alcuni Lyghart ci avevano aiutato. Con un po' di aiuto e pazienza, si sono schierati dalla nostra parte.

Alcuni di noi avevano dovuto affrontare i propri genitori, fratelli o amici.

Alcuni, tutti e tre.

Non era stato facile, ma le guerre non lo erano.

Briar era ancora ferita, ma a detta di Jo si sarebbe ripresa. Freya, la ragazza che aveva deciso di stare dalla parte di Tox, era morta trafitta da una lancia.

Ryk se l'era cavata per poco. Nonostante Jo avesse curato il grande taglio che gli attraversava l'intero petto, aveva constato che gli sarebbe rimasto il segno.

Lui riteneva che fosse giusto così. Disse che non si usciva da una guerra senza cicatrici.

Si era dimostrato un ragazzo tosto e forte di carattere.

Un Deceiver era morto. Non lo conoscevo personalmente e non faceva parte dei Prometheus. Ci eravamo impegnati a dargli una degna sepoltura.

Quanto agli altri...
Tornai indietro al giorno in cui il nostro mondo è cambiato completamente.

Dopo aver sconfitto Tox, io e Mia eravamo andate a cercare i nostri amici. Li trovammo tutti radunati attorno a Mad e Kaori.

La ragazza dai capelli rosa piangeva ininterrottamente e Hunter, accanto a lei, era ancora più distrutto.

Tutto d'un tratto realizzai.

Kaori era morta.

Niente scherzi, niente illusioni.

La mia migliore amica era morta.

Izzy era chiaramente devastata. Vederla così rendeva la scena dieci volte peggiore.

Iniziai ad urlare e dire parole senza senso. Non potevo accettare che fosse veramente morta. Non lei.

Dovevo morire io al posto suo. Se qualcuno avesse avuto un potere in grado di esaudire il mio desiderio, mi sarei sacrificata senza alcuna esistazione.

Fu Luke a raggiungermi e a prendermi in braccio. E anche quando i rimasugli della sua maglietta si riempirono delle mie lacrime, lui continuò a sussurrarmi che sarebbe andato tutto bene.

-Non è vero. Luke, dimmi che non è vero- lo supplicai con la gola serrata.

La parte peggiore è che mi sembrava di vivere un deja vu. Avevo questa terribile sensazione e non riuscivo a scacciarmela dalla testa.

Luke continuò a stringermi, come se avesse paura che lasciandomi sarei potuta non tornare più.

Il padre di Kaori allora la prese in braccio, l'espressione di puro dolore. Aveva compiuto una scelta difficile quando aveva permesso di mandare sua figlia in accademia. Glielo leggevo negli occhi il suo senso di colpa.

Non sapevo cosa fosse successo dopo.

Sprofondai in quel mare di caos e dolore senza alcuna idea di come nuotare verso la superficie.

Nel frattempo Ryk si avvicinò a Mia, che stava ancora versando lacrime silenziose. Non era triste solo per via di Tox, ma anche per Kaori. Per quanto le due non andassero particolarmente d'accordo, avevano convissuto insieme per molto tempo.

-Devo parlarti- disse con fare urgente alla sorella di Luke.

Lei si girò e lo guardò confusa. Probabilmente si stava chiedendo cosa ci fosse di tanto importante da dirle in quel momento.