14. If you ever try to die again

230 18 15
                                    

Cal's pov

-Jo, guariscilo- urlai alla ragazza.

Non era mai capitato che stesse ferma in una situazione del genere, eppure ora si trovava davanti a me ed esitava.

Perchè esitava?

-Jo, che stai facendo?- chiese Ty, che stava ancora sostenendo tutto il mio peso.

Si stava affaticando ed ero sicura di esser diventata troppo pesante da tenere, ma non me lo avrebbe mai detto. Ty era troppo orgoglioso e aveva una voglia implacabile di aiutare le persone. La maggiorparte dei Prometheus era così, ma chiunque sarebbe stato d'accordo nel dire che lui fosse il più altruista di tutti.

-Io...non ho abbastanza forze per curare entrambi- disse Jo, rivelando una voce spaventata e insicura.

-Mio dio, Jo! Cura Hunter- gridai esasperata.

Non c'era nulla da pensare, Hunter aveva la priorità. Lui stava decisamente peggio di me e anche se non lo fosse stato, avrei comunque dato la priorità a lui. Era diventato molto importante per me nonostante il breve tempo passato insieme. Hunter era quel tipo di amico con cui si legava senza alcun apparente motivo. Non sapevo spiegarmi quel legame. In ogni caso, ero stata io a trascinarli tutti lì, quindi questo era il minimo che potessi fare.

-Ma tu morirai!- esclamò di rimando, le lacrime agli occhi. Non ci poteva essere cosa peggiore per un medico che avere quella consapevolezza di non poter salvare un suo paziente in letto di morte.

-Non m'importa, cura Hunter- insistei con tono minaccioso. Beh...l'intenzione era quella, ma mentre dissi la frase continuai a tremare, perciò le parole sembrarono distorte.

Jo mi squadrò da capo a piedi. Immagino che stesse controllando se avessi avuto un minimo di chance, almeno fino a quando avrebbe avuto abbastanza forza per curarmi. La sua faccia non mi disse niente di buono.

-Deceivers- mormorò alzando gli occhi al cielo, quindi si accovacciò accanto a Hunter. Gli posò una mano sul fianco ed il ragazzo sussultò.

Il suo corpo smise di tremare e la schiuma dalla ferita si arrestò sotto la luce verde-acqua dell'incantesimo di Jo. Hunter ritornò al suo colorito naturale, che era già molto chiaro di per sè, e si rialzò lentamente.

Jo invece, si sforzò di non mostrare dolore, ma io l'avevo vista la smorfia sul suo viso quando aveva curato il ragazzo. Non sapevo come fosse essere una maga della guarigione, ma non credevo fosse facile come voleva far sembrare.

Non avrei permesso a Jo di curare anche me e di conseguenza indebolirla. Avevo promesso a Ryk di proteggerla e per ora non l'avevo fatto.

Scusa Jo.

-Grazie- disse Hunter, riacquistando l'equilibrio e la forza. Mi cercò con lo sguardo e in quel momento avrei voluto avere il potere di Ryurik. Non volevo che mi vedesse così. -Cazzo-.

Lo sapevo che mi stava guardando come se volesse strozzarmi, ma in quel momento la cosa che più mi preoccupava, erano le chiazze viola che vedevo davanti agli occhi.

-Perchè non hai curato lei?- chiese il mio migliore amico, avvicinandosi a me e Ty. Mi prese sottobraccio e liberò il mezzosangue dal mio peso, che sosteneva da troppo tempo ormai. Non sapevo perchè, ma trovai la sua presa molto rassicurante.

-Jo non poteva curarci entrambi- dissi debolmente. Appoggiai la mia testa sulla sua spalla, inaspettatamente comoda.

-Non doveva curare me!- urlò, facendomi sobbalzare spaventata. -Scusa-

-Non fa niente, ma non potevo vederti morire- risposi seria.

-Dannazione Calipso, per una volta potresti pensare a te stessa?-

The deceivers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora