«Chiudi gli occhi!» saltella emozionato Hoseok, prima che il viola esca dall'auto.
«Ragazzi, non ne sapevo proprio nulla» cantilena. «Non mi aspettavo proprio una festa a sorpresa» parla mentre cammina, ed io roteo gli occhi, sapendo che gliela fanno ogni anno.
«Puoi aprire tra tre...due...uno...» toglie la benda rosa. «Buon compleanno Jinnie!» grida, stringendoglisi al collo. Fotograferei la faccia di Seokjin in questo momento. Siamo in una specie di locale semplice, con qualche vetrata e qualche decorazione fatta da noi nel pomeriggio, siamo solo noi. Anche se è un posto piccolo, i nostri addobbi meritano tantissimo. In più abbiamo disposto in giro qualche tavolo ed uno striscione con il faccione del festeggiato stampato sopra. Insomma, ci siamo impegnati.
«Voi...cosa-» non scoppio a ridere per poco, si sta guardando attorno come sperso. 'L'importante è il pensiero' per lui è una mirazione lontana. «G-grazie ragazzi, ma che-» non va avanti. Io guardo altrove, per non deriderlo.
«Non ti piace?» domanda deluso il rosso, facendo il labbruccio.
«No Hobi tranquillo, chi ha deciso di fare qua il mio compleanno? Così saprò chi non frequentare d'ora in avanti» ridacchia nervosamente, noi ci guardiamo confusi e abbastanza delusi. «Davvero è tutto qua?» si ammoscia su di una sedia davanti al tavolino striminzito delle bibite. «Voi volete farla spegnere questa stella» abbassa il capo, riferendosi a se stesso. Siamo tutti vestiti eleganti, io con lo smoking di ieri, Hoseok con un completo intonato ai suoi capelli ed il biondo con il suo stile, al solito. I due amici si erano pure raccomandati con lui di mettersi la cosa più elegante che avesse nel suo armadio.
«Dai Jinnie, andiamo a fare una passeggiata e parliamo, sono sicuro che rinizierai a brillare» parla serio con lo sguardo rivolto verso il basso, l'altro rimane serio e triste, ma annuisce, alzandosi. Noi li seguiamo da dietro. Siamo vicini al fiume Han, ed è sera. Pure gli edifici sull'acqua sembrano essere spenti. Camminiamo in silenzio, finché non arriviamo ad una delle piccole isole costruite sul fiume, ed una canzone di Seokjin viene sparata a mille, allarmandolo. Rimane a bocca aperta, però, quando il palazzo enorme si accende, rilasciando luce colorata da ogni parte, e più di cento persone sbucano, gridando tutte «Buon compleanno Jin!» iniziamo ad applaudire, lui ancora a bocca aperta.
«Questa isoletta è stata costruita da poco, e non aveva ancora un nome» il viola si gira speranzoso verso di lui. «Proprio così, ti presentiamo la Seokjin Seom» aggiunge un 'ta-dà alla fine per rendere il tutto ancora più epico. Ovviamente noi eravamo al corrente di tutto, e quasi mi è dispiaciuto allestire un posto per poi festeggiare da un'altra parte, era un locale molto piccolo, ma comunque carino. «Di' qualcosa, Jinnie» lo esorta il rosso, spintonandolo di poco verso l'entrata.
«Sto forse sognando?»
«No, stai solo brillando come mai hai fatto» gli dice il rosso, con gli occhi lucidi. Devono volersi proprio bene, per farsi regali del genere. Quando il ragazzo alla mia destra mi ha raccontato il piano stentavo a crederci, un intero palazzo per lui, con il suo nome. Non è sicuramente una cosa da tutti i giorni, e devo ammettere che mi ha dimostrato ancora una volta quanto sia bella la loro amicizia. Io e Yoongi mai immagineremmo di fare questo tipo di cose, ma loro si vogliono bene e se lo dimostrano in modo diverso, più da alta società.
«Vi voglio bene, ragazzi» si stringe ad entrambi, ed io mi faccio un po' più in là per dare loro spazio. «Ma ora entriamo, che devo godermi la mia festa!» i due si guardano negli occhi e scuotono la testa, ormai conoscendolo. Tutti entrano, ed alla fine rimaniamo solo io ed il biondo fuori, io che ancora guardo l'imponente struttura. Poi controllo in tasca, e mi maledico.
«Tutto bene?» mi domanda, avvicinandosi di poco.
«Si, ma mi sono ricordato solo adesso di aver lasciato il telefono nell'altro locale» sbuffo.
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Nᴏɪ Sɪᴀᴍᴏ Aʀᴛᴇ | ᴋ.ᴛʜ ᴊ.ᴊᴋ
Fanfiction«Pronto?» Una voce calda e più bassa di quel che mi aspettassi, parla prima che io possa realizzare di aver accettato la chiamata e aver portato il telefono all'orecchio. «Signora Jeon. Vorrei chiederle se fosse possibile fare gli striscioni color o...