«Ti piace qua?» domanda ad un certo punto, mentre stiamo mangiando uno di fronte all'altro.
Annuisco. «Ma non montarti la testa, Kim» lo sfotto, sghignazzando. «È...decente» faccio un'espressione soddisfatta, ma lo vedo rimanere impassibile, con gli occhi fissi nei miei.
«Domani abbiamo tutto il pomeriggio da soli» ricomincia a mangiare, così faccio la stessa cosa.
«Hai detto anche tu che non rimarremo mai da soli qua» butto giù il boccone. «E poi dobbiamo andare ad organizzare la festa a cervello viola» sbuffo, al solo pensiero di stare tutta una serata con Seokjin al centro dell'attenzione.
«Possiamo andare più tardi, prima voglio portarti da una parte» distolgo lo sguardo.
«Hai già in mente dove?» annuisce e la conversazione muore. Poi ad un certo punto sento un contatto con il mio piede, e quasi spaventato alzo gli occhi. A spaventarmi ancora di più la sua espressione, totalmente piena di malizia.
«C-cosa fai?» degli inservienti ci passano vicino, così sussurro. Non mi da una risposta, ed inizia a salire. Perché diavolo mi sto...eccitando?
«Vuoi rimandare a domani?» so a cosa fa riferimento, ma sappiamo entrambi quale sarà la mia risposta.
«N-non credo di riuscire a resistere» sento la presenza nei pantaloni farsi più intensa, quasi dolorante, appena raggiunge quella parte dei jeans.
«Potrei aiutarti in qualche modo?» fa più pressione, facendomi stringere i pugni e sussultare di poco. Mi sento proprio un adolescente in piena età ormonale e la cosa mi da parecchio fastidio.
«Sei uno stronzo....» sussurro, abbassando la testa senza riuscire a fermarlo. Forse perché non lo voglio?
«Che adesso ti aiuterà» toglie il piede una volta per tutte, ed io finalmente torno a respirare. «Portandoti al piano di sopra» si alza velocemente e mi prende il polso, trascinandomi verso camera sua. Appena entriamo si appropria delle mie labbra, per poi chiudere subito dopo la porta e tornare da me. Mi spinge quasi con violenza sul divano davanti alla tv, e torniamo nella posizione di stamattina, lui sopra di me, mentre le nostre lingue si sfidano a chi farà prima impazzire l'altro.
Ed io, come ho già ribadito, non so quanto resisterò.
Gemo appena mi morde il labbro inferiore, e lo avvicino ancora di più a me, incollando i nostri petti ancora vestiti. «S-sembri avere fretta» le nostre labbra schioccano in un bacio, ed io ne approfitto per sfotterlo. «Kim Taehyung»
«Mi era mancato avere le mani su di te»mi guarda ancora una volta, ed io mi lecco le labbra, perché devo ammettere che ne sentivo la mancanza pure io. Cominciamo a sfiorarci le bocche, più vogliosi di prima.
«Andiamo s-sul letto» mormoro, dividendomi un attimo per riprendere il respiro. Fa come gli ho chiesto, portandomi praticamente lui e ributtandomi sul letto. Inizia a stuzzicarmi sotto passando la mano lentamente, quasi disperatamente sul tessuto, raggiungendo sempre di più l'inguine, mentre i baci si sono interrotti e adesso ci stiamo guardando negli occhi. «S-e il Jungkook di due mesi fa m-mi vedesse in questo momento» parlo a stento, per il piacere che sto provando ma che non voglio far trapelare, dato che non abbiamo ancora iniziato. «Mi m-manderebbe a fanculo»
«E quello di adesso?» sussurra con quella sua dannatissima voce bassa, infilando improvvisamente la mano nei jeans, e andando direttamente a contatto con la mia intimità.
Fremo.
«Manderebbe v-volentieri a fanculo te» lo sento ridere sotto la mia affermazione, e la cosa porta solo ad eccitarmi di più. Mi stamperei la sua risata in testa, non la sento spesso. «Siamo ancora vestiti» gli faccio notare, una volta che porta la mano fuori. Senza dire niente rimedia, togliendomi la felpa e facendo la stessa cosa con i suoi pantaloni. Una volta rimasti entrambi in boxer mi mette sdraiato, accompagnandomi con delle carezze sul petto, maliziose. Poi mi guarda da capo a piedi con il suo solito sguardo intenso e focoso, mandandomi il cervello più a puttane di prima. «Hai intenzione di scoparmi o vuoi guardarmi ancora per molto?» parlo divertito, accennando un sorriso e ricevendo subito una risposta, fatta di baci umidi sul collo, che prima che si possano trasformare in succhiotti fermo, facendo unire di nuovo le nostre labbra. Ad un certo punto mi abbraccia e porta entrambi a sedere, per poi farmi voltare, con le ginocchia e le mani al letto. Se vuole fare quello che penso so che farà male, ma sinceramente: non mi interessa.
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Nᴏɪ Sɪᴀᴍᴏ Aʀᴛᴇ | ᴋ.ᴛʜ ᴊ.ᴊᴋ
Fanfic«Pronto?» Una voce calda e più bassa di quel che mi aspettassi, parla prima che io possa realizzare di aver accettato la chiamata e aver portato il telefono all'orecchio. «Signora Jeon. Vorrei chiederle se fosse possibile fare gli striscioni color o...