𝔠𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 𝔳𝔢𝔫𝔱𝔦𝔫𝔬𝔳𝔢

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Ho deciso che scriverò chi è che parla tra i personaggi perché ci sono scene che ne hanno bisogno.

Eleonor's pov
Vengo svegliata dalla solita mano che bussa insistentemente sulla mia porta, ormai è un'abitudine. Come al solito, sapendo che non mi alzerò, la porta si aprirà magicamente e Draco inizierà a urlare che devo svegliarmi.

"Svegliati, sono le dieci e devi allenarti"

Che vi avevo detto?

"Dammi dieci minuti e sono giù a fare colazione"

"Te ne do cinque e muoviti"
Esce e sbatte la porta.

Perfetto, siamo ritornati al biondo stronzo ed insopportabile. Detesto la sua bipolarità, mi confonde.
Forse il problema sono io? Io lo spingo a comportarsi così?

Continuo a tartassarmi la testa di inutili domande e mi calmo solo alla vista del suo anello sul mio dito.

Indosso velocemente una tuta, mi sistemo e vado a fare colazione.

Indovinate chi incontro?
Cormac.

"Buongiorno"
Lo saluto.

"Buongiorno, dormito bene?"

"Si grazie"

Cerco di finire il più velocemente possibile la mia colazione per evitare Cormac, che cerca disperatamente di intraprendere una conversazione, ed esco dalla sala pranzo per cercare Draco.

Ovviamente mi sta già aspettando in salone.

Appena mi vede si reca verso i sotterranei senza dire nulla.
Immagino che dovrò seguirlo.

Apre la porta della solita stanza ed entrando noto una sedia al centro.

"Siediti"
Ordina severo.

"Non avrai intenzione di fare come i gemelli Carrows con le sedie, vero?"
Chiedo preoccupata, sarebbe capace di tutto.

"Siediti"
Ripete.

Decido che è meglio non replicare e fare come dice quindi mi siedo sulla sedia ad aspettare il peggio.

"Oggi parleremo di Occlumanzia, sai cos'è, giusto?"

"Si, è un'arte che consiste nello svuotare la mente per evitare che essa venga letta"

"Perfetto. Io entrerò nella tua mente, scaverò molto a fondo nei tuoi ricordi e tu dovrai cercare di impedirmelo svuotando la mente. Non è affatto facile e potresti urlare, ti avviso"

Potrei essere leggermente spaventata, non lo voglio nella mia mente.

"Bene iniziamo, ricordati di non pensare a nulla."

Ci siamo.

"Legilimens"

Percepisco la presenza di Draco nella mia testa, sta andando a toccare i ricordi di quando ero piccola. Mi passano per la mente tutti i dispetti che ci facevamo, la spuntava sempre lui; avevo si e no cinque anni e stavo correndo in giardino, Draco mi fece lo sgambetto facendomi cadere così mi alzai e iniziai a rincorrerlo ma lo persi di vista nella casetta con i prodotti da giardino e mi ci chiuse dentro per ore. Raccontò il tutto come se fosse stata colpa mia e mi guadagnai tre ore nei sotterranei.

Ci odiavamo già da piccoli.

Il ricordo cambia, avevo dodici anni e stavo per sgattaiolare fuori dalla finestra di notte per provare ad uscire dal manor. Ero quasi arrivata al cancello quando Draco mi lanciò un incantesimo immobilizzante e mi trascinò nell'ufficio di mio padre con un ghigno soddisfatto. Subì due ore di crucio direttamente da mio padre per la prima volta. Da lì ogni punizione era la stessa cosa.

yours //Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora