𝔠𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 𝔰𝔢𝔡𝔦𝔠𝔦🔴

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Torno in stanza cercando di non svegliare nessuno ma a quanto pare sono la regina della goffaggine perché appena apro la porta Pansy sussulta.
- Eleonor dove cazzo eri?
- Ehm io...ero...ero al lago.
- Non dirmi cazzate perché al lago ci stavo io.
- Pansy io...
- Non provare ad inventarti alcun tipo di scusa.
Non so se raccontare a Pansy della storia di Malfoy, ho paura che mi giudichi e poi meno persone lo sanno e meglio è.
Però mi dispiace mentirle, è la mia più cara amica.
- Eleonor! Allora?
- Ehm vedi...l'altro giorno non ero al lago, io ero nella stanza delle necessità a suonare il pianoforte. Ci vado ogni notte da più di un mese. Mentre suonavo è venuto Malfoy e non so cosa mi stesse dicendo il mio cervello ma abbiamo fatto sesso e lui minaccia di dire tutto a Theó se non scopo con lui per una settimana.
Tralascio la parte in cui provo piacere nel farmi fottere da Malfoy.
Lei mi guarda ma non parla.
- Pansy io...mi dispiace...lo so che ho sbagliato e..
- Eleonor non giustificarti, tranquilla io non ti giudicherò. Mi dispiace per quello che stai passando, Malfoy ti sta rendendo la vita un inferno. Continuare però a dargli quello che vuole aumenterà solo il suo desiderio, devi raccontare tutto a Theodore.
- Ma io non voglio perderlo...
Cerco di parlare ma i singhiozzi prendono il sopravvento, mi sento uno schifo perché Pansy ha ragione. Quest'ultima si avvicina e mi abbraccia.
- hey calma, Theó capirà che è stato solo un attimo di debolezza, stai tranquilla. Ora che dici se andiamo a dormire?
Annuisco e mi preparo per la notte.

Inutile dire che non ho chiuso occhio. Il pensiero di dover raccontare tutto a Theó mi mette molta ansia. Sono tentata dal  rimanere in stanza e non incontrare nessuno per il resto della giornata ma mi alzo comunque perché sono una Riddle cazzo, non devo mollare. Non posso dare a Malfoy il permesso di distruggermi e fare quello che vuole con me.

Così vivo la giornata, cercando di far credere a tutti quanti io sia forte e che nessuno possa distruggermi.

Inizio a crederci anche io finché non arriva il momento di uscire con Theó. Eravamo rimasti per vederci alle quattro nel cortile e smaterializzarci insieme in qualche posto a me sconosciuto ma penso che gli chiederò di fare prima due passi per la scuola.

Mi vesto in modo comodo e mi avvio verso il cortile. Due mani mi coprono la faccia.
- Indovina di chi sono?
- Theó! Mi hai fatto prendere un colpo!
Lui leva le mani e le porta sui fianchi girandomi verso di lui e dandomi un lungo bacio.
- Sei pronta?
- Ehm prima...prima vorrei parlarti.
- El che è successo?
- Non qui, andiamo in un posto più appartato.
- Devo preoccuparmi?
Non gli rispondo e lo conduco in un posto lontano dalle persone.
- Allora?   Mi chiede.
- Ehm devo confessarti una cosa...
- El che succede?
- Ehm...sai...non sono stata del tutto onesta con te...
- Eleonor parla, senza fare giri di parole.
Lo guardo negli occhi e parto dal principio.
- Quando io e te ci siamo baciati, Malfoy ha fatto pressioni fisiche e psicologiche su di me per capire cosa avessimo fatto. Da allora io per liberare la mente e per sfogarmi vado nella sala delle necessità a suonare il pianoforte. L'altra sera sono stata interrotta da qualcuno, si da il caso che quello fosse proprio Malfoy, il quale mi seguiva nella stanza da più di un mese e poi...ehm...
Abbasso lo sguardo, non riesco a dirgli quello che è successo, me ne vergogno troppo.
- El guardami e parla.
Le lacrime mi pizzicano gli occhi.
- Theó mi dispiace tanto! Io non volevo! È stato un solo momento di debolezza!
- Avete scopato?
Annuisco.
- Quante volte?
- Ehm...
- Quante volte Eleonor?!   Sta alzando il tono di voce.
- Dopo che l'abbiamo fatto quella sera mi ha minacciato di dirti tutto se non fossi stata il suo "giocattolo del sesso"...
- Da te non me lo sarei aspettato.
- Theó mi dispiace!
Cerco un po' di compassione nei suoi occhi ma tutto quello che vedo è disprezzo. È come se in un solo momento il suo sguardo fosse passato da innamorato a disprezzo.
- Di qualcosa ti prego.   Dico piangendo.
- Non ho nulla da dirti se non tra noi è finita.
- Mi stai lasciando?
- Si.
- T-ti p-prego Theó.     Ormai i singhiozzi hanno preso il sopravvento.
- Mi dispiace.    Dice freddo e se ne va.
Mi accascio a terra e inizio a piangere.

Piango per quelle che sembrano ore prima di tornare in dormitorio. Appena apro la porta della mia stanza mi fiondo tra le braccia di Pansy.
- Che succede?
- M-mi ha l-lasciata.
- Mi dispiace, è tutta colpa mia, sono stata io a dirti di parlargli.
- No. Dirglielo è stato giusto e la colpa non è tua ma mia che ho lasciato che Draco si impossessasse di me.
- Mi dispiace tanto.
- Ho bisogno di stare da sola, a cena non verrò.
- No, non puoi fare così. Non puoi lasciare che due ragazzi ti distruggano.Te lo ripeto sempre e continuerò a farlo. Ora andiamo.

Dopo essere stata praticamente trascinata in sala grande incontro gli sguardi preoccupati di Astoria, Daphne e Millicent.
- Che è successo?
- Io e Theó...abbiamo rotto.
- Perché?
- Le cose non vanno sempre bene.
Chiudo il discorso con una risposta piuttosto vaga ma non mi va di parlarne.

Ceno controvoglia ed esco dalla sala grande, ho bisogno di dormire perciò me ne vado subito e  nonostante Pansy avesse insistito per accompagnarmi ora sono sola a vagare per i corridoi di Hogwarts.

Arrivata alla mia camera, non ho nemmeno il tempo di girare la maniglia che vengo sbattuta contro il muro.
- dove credi di andare principessa?
Vi ho già detto che detesto quando mi chiama così? No? Be' lo detesto.
- Non chiamarmi principessa.
- Non hai risposto alla mia domanda principessa.   Ho l'impressione che abbia sottolineato la parola "principessa" per darmi fastidio.
- Vado in camera mia.
- Noi abbiamo un accordo non ricordi?
Oh si che lo ricordo brutto figlio di puttana.
- Si ma quell'accordo è svanito nel nulla.
- Vuoi per caso che racconti tutto a Theó?
- Per tua informazione non stiamo più insieme.
- Meglio così sarai del tutto mia.
- Punto uno io non sono tua e non lo sarò mai. Punto due ti ho già detto che il nostro accordo è saltato quindi non farò sesso con te.
- Quindi vuoi dirmi che non reagisci quando ti tocco?
- Esatto.
- Bene.
Mi passa una mano sulla clavicola e mi sale la pelle d'oca.
- Come immaginavo.
- Non farò sesso con te Malfoy.
- ah no?
- no.
- va bene.
Inizia a toccarmi l'interno coscia e a risalirlo fino ad arrivare alle mie mutande.
- M-malfoy è s-sbagliato.
- Dimmi di fermarmi e io lo farò.
- B-basta.
- Un po' più convinta?
- F-ferm..
Non riesco a dirgli di fermarsi. È come se fossi schiava del suo tocco. Non fraintendetemi io lo odio con tutta me stessa ma il suo tocco ha qualcosa di diverso, qualcosa che nemmeno Theó mi dava.

Oh fanculo ho bisogno di distrarmi.

In un secondo le mia labbra si posano sulle sue.
Lui mi solleva da terra e mi fa allacciare le gambe ai suoi fianchi e mi sbatte al muro. Smette di baciarmi per piegarmi la testa di lato e impossessarsi del mio collo. Lo succhia, lo bacia, lo morde e lo tira senza nessuna pietà.
Il mio corpo è un misto di sentimenti contrastanti: momenti odio e piacere si alternano senza permettermi di fermare questa cosa. So che me ne pentirò appena avremo finito ma ora il mio corpo ha bisogno di quel tocco e del suo cazzo dentro di me.

Tiene una mano stretta sul mio culo e con l'altra mi butta via l'intimo.
Compie movimenti circolari sul mio clitoride prima di infilarmi l'indice dentro.
Entra ed esce lentamente finché non aggiunge anche il medio mentre con il pollice continua la tortura del mio clitoride.
- Ti voglio dentro di me.   Ansimo.
- mmmh chiedimelo in modo gentile.
- Scopami per favore.
- Ti accontento.
Si abbassa la cintura e in men che non si dica si infila dentro di me. Entra ed esce regolarmente.
- Più forte.    Lo supplico.
Aumenta le spinte e io sto per raggiungere il culmine.
Dai suoi gemiti non che anche lui è vicino all'orgasmo perché perde il controllo.
- Vieni per me cazzo.
Ubbidisco e mi lascio andare.

Ci guardiamo negli occhi per un paio di minuti, tempo durante il quale io realizzo di essere stata scopata in un corridoio.
Dopo aver realizzato il tutto, prendo i miei vestiti e scappo in camera mia chiudendo la porta a chiave.

Vorrei piangere ma questa giornata è stata talmente stressante che non ho nemmeno la forza di farlo.

Spazio autrice
Innanzitutto grazie per le 5k visualizzazioni❤️
Scusate se non ho scritto per parecchio tempo ma da quando le scuole hanno riaperto esco spesso alle tre e non ho molto tempo libero.
Se vi va lasciate un voto è un commento e magari seguitemi :).

yours //Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora