Capitolo 28

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Il caffè che tengo in mano ormai da un sacco di tempo si sarà anche raffeddato, ma devo assolutamente ripassare la lezione di oggi e dato che ho trovato una panchina libera su cui sedermi è già un buon inizio.

Ho studiato a lungo in questo fine settimana, con costanza ed impegno, non ho quasi sentito nessuno dei miei amici a parte Niall e Sally. Dopo quella lettera, Harry non si è fatto piú vedere ne sentire, forse è proprio quello che dobbiamo fare, mantenere le distanze, ed io accetto volentieri questa scelta, perchè in questo modo possiamo gestire meglio la situazione. Non so perchè, ma io, se sono lontana dalla situazione che devo risolvere, mi trovo piú facilitata, perchè trovo il tempo e il modo per ragionare su quello che devo fare e quello che è meglio fare.

Scaccio via subito questi pensieri inutili, che sono soltanto distrazione al mio studio. Devo concentrarmi sulla letteratura se voglio prendere il massimo dei voti nell'interrogazione di oggi. Inizio a sfogliare il libro, sorseggiando piano il caffè ormai freddo ed inizio a leggere piano e con attenzione ogni paragrafo e ripeterlo nella mia mente.

Oggi, visto che ho gran parte delle lezioni con la prof. Smit, le chiedo un momento libero per parlarle, visto che mi un paio di mesi fa mi disse che posso contare sul suo aiuto, visto che non ho un appoggio adulto al mio fianco in questo tempo.

Dovró anche decidere in quale weekend possa andare a casa mia, tanto per rivedere un po mia madre e passare del tempo con lei, raccontarle quello che ho passato e quello che ho imparato.

La campanella delle 9 suona, quindi risistemo i libri all'interno dello zaino e mi dirigo verso l'aula di letteratura.

Appena entro nell'aula vado a sedermi nel nostro solito posto, nostro perchè qui di solito ci sediamo io e Niall. La classe è quasi vuota e Niall non è ancora arrivato; deve prendere la scuola sul serio se vuole realizzare i suoi sogni.

"Vedo che oggi metà del corso è rimasto a letto per paura di essere interrogato, va beh, faremo noi lezione e interrogheró qualcuno di voi"
"Buongiorno prof"
"Oh buongiorno Niall, sei in ritardo"
"Lo so, scusi, faró in modo che non di ripeta piú"

È tutto sudato, qualcosa mi dice che ha corso il piú velocemente possibile per arrivare puntuale alla lezione anche se con scarsi risultati.

"Ciao Niall"
"Ciao Orsacchiotto"
"Dove sei stato?"
"Non mi è suonata la sveglia, non puoi immaginare che corsa ho fatto, per arrivare adesso"
"Immagino"
"Come fai sempre ad essere puntuale?"
"Punto due sveglie: una alle 5:00 l'altra alle 5:30 così sono sicura che almeno una delle due suonerà e poi lo sai che sono una mattiniera"
"Già lo so, ma non è presto alle 5:30?"
"No, io mi trovo bene"
"Kylie! Niall! Silenzio! Se non volete essere subito interrogati"

Smettemmo di parlare e rimasimo attenti all'interrogazione della prof. Smit con una nostra compagna, la quale sa tutto alla perfezione.

[...]

A fine lezione rimisi tutto all'interno dello zaino per poi stringermi in un abbraccio con Niall.

"Cosa fai ora?"
"Mi fermo a parlare un attimo con la prof. e vedere se oggi o un altro giorno ha tempo di ospitarmi a casa sua"
"Ok...allora ci sentiamo sta sera"
"D'accordo...ah...sai dov'è Harry?"
"Mh no...non l'ho visto, sarà rimasto a letto come al solito"

Mi diressi verso la cattedra dove la prof Smith sta scrivendo e riordinando fogli.

"Scusi prof"
"Oh, ciao Kylie...dimmi"
"Le volevo chiedere, se era disponibile oggi o domani o un altro giorno, le vorrei parlare"
"Oh...va benissimo anche oggi"
"Perfetto allora vengo a casa sua dopo scuola"
"Perfetto...pensavo te ne eri dimenticata"
"No prof. soltanto che in questo periodo ho passato momenti difficili"
"Dopo me ne parlerai?"
"Certo"
"Allora ci vediamo"
"Grazie per la disponibilità"

--

Il percorso nell'arrivare a casa della professoressa sembra piú corto del solito. Ho preso dei biscotti, alla pasticceria dove sono andata un po' di tempo fa' con Niall, mi è sembrato carino prendere qualcosa da portare a casa della prof. visto che è stata così gentile nell'invitarmi un'altra volta.

Da un po' di tempo utilizzo le toms e non le toglierei per nulla al mondo. Ora arriva la stagione invernale, non tengono molto caldo, ma per ora posso tranquillamente tenerle ai piedi, quando sarà arrivato dicembre ne compreró altre: dovrebbero farle anche per l'inverno.

Arrivata all'interno della casa della prof. mi fa accomodare in salotto come la scorsa volta.

"Allora, di cosa vuoi parlare?"
"Di una serie di fattori che sono accaduti ultimamente"
"Ti ascolto"
"Allora: ho detto ad Harry che provo dei sentimenti per lui e anche lui ha detto che ne prova per me. Non so perchè mi piace, forse il suo modo di fare o forse tutto è dovuto a quel bacio. Comunque per ora non voglio andare avanti, aprire una relazione con qualcuno che a malapena conosco, dobbiamo conoscerci più approfonditamente, non sono abbituata a intraprendere strade nuove, soprattutto con una persona che a malapena conosco, capisce? Peró, mi sembra strano che proprio Harry, ad uno come Harry, piaccio. Si sarà fatto un miglione di ragazze in questo mondo, ed ora viene e mi dice che prova dei sentimenti per me, non posso crederci, io a dirla tutta non ci credo, peró il problema è che io gli ho espresso i miei veri sentimenti, i miei sono veri, i suoi non so"
"Vedi Kylie, io Harry lo conosco da molto tempo, ed anche io trovo strano che tu paccia ad Harry. Non perchè sei brutta non mi fraintendere, anzi, sei una bellissima ragazza, sia esteriormente che interiormente, ma non so se Harry ha detto la verità fino in fondo, vedi, a lui sono sempre piaciute ragazze molto ma molto estroverse, tutte le volte che lo vedevo andare in giro, mai una volta che fosse con una ragazza semplice e raffinata, ma comunque quelli sono i suoi gusti. Quindi...l'unico consiglio che ti posso dare e penso proprio che è anche quello che pensi te, è di andare a chiedergli se veramente prova qualcosa per te perché tu ci creda senza dubbi"
"Ma si arrabbierà? Perchè è uno che si arrabbia facilmente"
"Puó darsi, magari non fa niente, o come magari puó non parlarti più"
"Mh...comunque penso che la cosa giusta da fare sia andare a parlargli"

Non vorrei mai che si arrabbiasse con me, perchè comunque sarebbe un'altra delle mie ricadute nella demoralitá.

"Eh questo bacio, come sarebbe stato?"
"Due volte ci siamo baciati: una volta io ed una volta lui"
"Prima lui o tu?"
"Io, alla festa di Hallowen, ma è stato casuale io non lo volevo fare veramente"
"Ma è capitato"
"Si"
"Forse è rimasto affascinato da quel momento e forse veramente prova qualcosa per te"
"Speriamo"

Sorseggio il te, finendolo, per poi appoggiare la tazzina di ceramica sul tavolino.

"Volevo andare a trovare mia madre"
"Oh quado?"
"Un weekend, così posso passare un po di tempo con lei e riposarmi"
"Potresti passare le vacanze di Natale con i tuoi genitori"
"Oh, solo con mia madre, mio padre..."
"Ah, scusa, comunque mi sembra un'ottima idea e vai al piú presto. Non ti dimenticare di chiederle qualche consiglio, in fondo la mamma è sempre la mamma ed i consigli che ti posso dare io sono da professoressa vissuta, magari tua madre riesce a darti qualcosa in piú visto che ti conosce meglio di chiunque altro"
"Vero, la mia santa mamma"
"Avete un bel rapporto?"
"Si, la mia migliore amica è lei"

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