Capitolo 14

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La lezione si sta facendo altrettando noiosa. Oggi sono svogliata, il cervello non è collegato. Tutto questo è dovuto per le ore piccole di notte. Tutto il mio corpo, ieri sera, era basato sull'incontro che dovró fare venerdì.

Non so cosa indossare, non so cosa pensare di tutto questo. Mi sento confusa. Ovviamente mi sembra opportuno dirglielo a Niall ma non so qualcosa mi blocca.

Il professore sta spiegando un nuovo argomeno. Non ho capito di cosa si tratta e ormai riprendere il filo è troppo difficile. Mi immedesimo nella parte della brava studentessa, interessata alla lezione di biologia, osservatrice del provessore mentre parla e nello stare incollata con lo sguardo alla lavagna.

Forse dovró prendere appunti, per quel poco di lezione che manca.

Ormai l'orologio segna le 13:45 e tra 15 minuti le lezioni saranno finite e potró andarmene a casa per finire di studiare letteratura e di incimentarmi nel capire alla perfezione l'argomento oggi svolto dal professore di biologia.

Mi vibra il telefono, quindi sono costretta a guardare lo schermo dallo spiraglio della tasca per non farmi beccare dal professore, riesco solamente a vedere il nome scritto sullo schermo della persona che mi ha inviato il messaggio perchè il professore se ne accorse e mi riprese.

Immersa nella vergona, pongo le mie scusa al professore e continuo ad essere attenta per quel poco di lezione che manca.

Appena esco dall'aula, sfilo il telefono fuori dalla tasca dei jeans, coperta dalla maglia blu, leggendo cosa dice il messaggio di Niall.

*vieni per le 2:30 davanti la tua auto*

Io starei già andando ma dato che devo aspettare mi dirigo verso il bar della scuola per prendermi un frappè da portare via. Incontro Sally la quale mi inviata a sedersi con lei, mentre è inpegnata nello studio della letteratura. Ha un nuovo colore di unghie, verdi. Sono finte e su di lei stanno benissimo.

"Non riesco a capire come tradurre in prosa questa frase"
"Ti devo aiutare?"
"Non ce n'è bisogno. Mi limiteró a dire al professore che ho scordato di farlo"
"Mhh...ok"
"Non mi nascondi niente?"
"Cosa?"
"Sicura?"
"Cosa dovrei nasconderti?"
"Adam, venerdí, cena...non ti dice niente?"
"Come fai a saperlo?"
"Me lo ho detto lui, tranquilla. Perchè è un segreto?"
"Nono, ma non vorrei...niente..."
"Cosa? Dimmelo"
"Non vorrei che Niall lo venisse a sapere, si preoccuperebbe magari"
"Chi? Niall di Adam?"
"Eh si"
"Ma no Kylie. Sono buoni amici. Non ti preoccupare"
"Sicura?"
"Ma si, scusa...cosa dovrebbe dire Niall? Okey, siete buoni amici e tutto ma la vita è tua, decidi tu le relazioni da intraprendere, lui ti puo dare semplicemente dei consigli, niente di più"
"Proprio per questo"
"Cosa?"
"Magari si arrabbia perchè non gli ho chiesto il parere"
"Fosse chissà che cosa. So che ti fai paranoie. Ma stai tranquilla. Cosa ti dirà di così tragico?"
"Eh bho, non lo so. Perchè magari si droga e robe del genere"
"Eh beh? Anche Niall si drogava in passato."
"Lo so"
"Quindi? Cosa vuoi che ti dica? Ti fai troppi problemi inutili, veramente. Io ti aiuterei anche, anzi lo faccio per toglierti tutte queste paranoie ma devi cercare di togliertele anche te. Perchè non è assolutamente un problema questo. È una cena, non una proposta di matrimonio"
"Hai ragione"

Continuo a sorseggiare il mio frappè, ormai finito.

Sally ha ragione, che problema mi sto facendo? Se voglio uscire con una persona, esco.

Ripensandoci. È stato Niall ha dire che devo svagarmi. Quindi non sarà assolutamente un problema. Forse niente di quello che faccio lo è, ma lo trasformo io in un problema.

"Ora vado che mi sta aspettando"
"Niall?"
"Si"
"Allora ci vediamo, ciao Kylie"
"Ciao Sally"
"Se vuoi dopo passa da me, che ti do qualche consiglio"
"Lo faró"

Mi incammino verso il parcheggio velocemente a testa bassa. I capelli svolazzano all'indietro per quella leggere arietta di pomeriggio.

Vedo Hope con un gruppo di ragazzi fermi in un angolo. Sempre la solita troia. Non capisco come si faccia a venire a scuola vestita in quel modo. Un po di rispetto per i professori ci vuole no? Sono curiosa di sapere cosa stia facendo. Sembra discutere con nervosismo, bho non lo so.

Mentre arrivo al percheggio, dimentico lo scalino e cado per terra rovesciando tutto il frappè.

Degli stivali color marrocino chiaro in camoscio si avvicinano a me e l'unica cosa che riesco a percepire, è la forza di due braccia che mi sollevano da terra. Una scarica elettrica passa per tutta la mia colonna vertebrale facendomi rabbrividire.

"Tutto aposto?"
"Si grazie"
"Ti sei fatta male?"
"Nono, sto bene grazie Harry"
"Ma non hai visto il gradino?"
"Ero soprapensiero e non mi sono resa conto dello scalino"
"Mh"

Sposta il suo sguardo, fissando attentamente un gruppo di ragazzine di primo anno ridere come delle ochette.
Si mise a ridere, portando una mano nei capelli e tirandoseli indietro.

"Eri anche tu così?"
"Beh, diciamo di sì"
"Ecco perchè sei così"
"Come?!"
"No niente"

La voce di Niall compare alla mia destra e lo vedo che si sta dirigendo verso di me.

"Kylie! Ma che cazz?"
"La tua amica è incampata nello scalino" questa frase esce fuori dalle sua labbra come una risata. Sembra divertito. Beh, chi non lo sarebbe.

"Hai pure un ginocchio che ti sanguina"

In effetti la caduta mi ha procurato una bella sbucciatura sul ginocchio sinistro e mi ha rotto il pantalone.

"Ora Niall ti sistema, ciao Niall. La prossima volta, sii più attenta"

Mi lascia con un'occhiolino e un leggero pizzigotto vicino alle labbra.

"Riesci a camminare?"
"Si, brucia leggermente peró"
"Allora vieni"

Mi prese in braccio a mo di principessa e mi trasportó fino alla mia macchina.

"Cosa dovevi dirmi?"
"Di mio niente. Ti ho detto alle 2:30 di ritrovarci qui perchè esco alle 2:30 oggi. Eh poi...che è sta storia di Adam?"
"Ah...ehm...lui"
"Si lo so, ti ha invitato per una pizza"
"Lo sapevo sei arrabbiato"
"Arrabbiato? No anzi sono leggermente felice per te che ha un appuntamento anche se peró sono geloso. Ti porto e ti prendo io. Non mi fido molto di Adam?"
"Perchè?"
"Perchè ne combina sempre di nuove, e tu non sarai la sua prossima preda"
"In che senso?"
"Gli piace divertirsi"
"C'è in quel senso? A letto?"
"Eh si a chi vuoi che non piaccia, poi con una come te"
"Ah, ehm...beh..."
"Vai, per qualsiasi problema chiamami"

Amo questo suo lato protettivo. Posso contare su qualcuno, in ogni momento.

"Certo. Sally mi deve dare dei consigli"
"Chi? Sally? Che non riesce a far durare una relazione due settimane?"
"Eh si"
"Questa è bella, comunque ricordati che se hai bisogno, chiamami"

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