Capitolo 34

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Arrivo alla confraternita e già un mucchio di macchine sono accostate lungo la strada e un centinaio di persone sono sul giardino con un bicchiere in mano; da queste parti le feste iniziano davvero molto presto.

Il mio occhio si posiziona su un Mercedes bianco, Harry. Quindi c'è anche lui, beh, ma cosa mi aspettavo, che lui non ci fosse stato?
Alla fine sono loro i suoi amici quindi puó andare dove gli pare e piace.
Non capisco questa mia ansia del rivederlo, forse perchè mi ero illusa che tra noi stava per succedere qualcosa? Forse sarà anche per questo, ed ho paura che mi faccia fare qualche figuraccia davanti a tutti, ma non è necessario che accada, dato che che correró subito in camera di Liam.

Ovviamente c'è un piccolo problema: non so qual'è la sua camera.

Lo chiamo e non risponde, questo mi fa preoccupare ma se ha detto che dovevamo passare la serata insieme non credo che sia uno di quei ragazzi che danno buca, anche perchè è molto dolce come ragazzo e non è nemmeno un appuntamento è una serata tra amici, tra compiti e pizza.

Mi dirigo il più veloce possibile alla porta d'entrata senza incontrare nessuno sguardo, non sono ne truccata, ne vestita nel modo più adatto per una festa, ma quando lo sono? Non lo sono mai.

Entro in casa e delle mani cercano di rifilarmi un bicchiere, ma lo respingo e mi dirigo su per le scale.

Quella voce, quella maledetta voce.
Mi sta chiamando, ma faccio finta di niente e corro di sopra per cercare la camera di Liam.

"Oh ma ti vuoi fermare?" mi prende per un polso e mi gira.
"Oh scusa, non avevo sentito"
"Mh, come mai sei qui?"
"Stavo..." mi blocco, non gliene deve importare del motivo per cui mi trovo qui "niente, non sono affari tuoi"
"Scontrosa la ragazza" emette una risatina.
"Senti Harry, lasciami stare"
"Oh ma che cazzo hai?"
"Non ho niente e non mi sembra ne il luogo ne il momento per parlare"
"Invece possiamo"
"No, dato che sei scomparso per una settimana senza farti più sentire, pensavo che tra noi stesse nascendo qualcosa, invece mi sbagliavo, mi sono illusa, sono una stupida"
"Anche io lo pensavo, ma sei sparita tu per prima, te ne sei andata a Los Angeles"
"Te l'ho detto"
"Lo so"
"Ecco, quindi non scaricare la colpa su di me. Ormai è andata"
"No Kylie, non è andato niente da nessuna parte"
"Si Harry, non potremmo mai stare insieme, guardaci, abbiamo giá avuto un' incomprensione e siamo qua a discutere"
"Eh quindi?"
"Eh quindi niente"
"Beh, forse hai ragione tu, finiamola qui"

Quelle parole mi spezzano il cuore, ma non dovrebbero, sto dimenticando Harry no?
No, non lo stai dimenticando, ti stai piano piano innamorando sempre di più di quel ragazzo, mi sossurra una vocina nella testa e cerco di mandarla via.

"Vado giù da Hope, almeno lei, non mi rifiuta"

Hope

"Ma avevate litigato?"
"Si, colpa mia, ma ora tutto aposto"
"Ah, bene, beh ci vediamo in giro"
"Ciao"
"Ah, potresti dirmi quel'è la camera di Liam?"
"Il cuoco?"
"Si"
"Perché?"
"Perché sta sera dovevo passarla con lui, per questo che sono qua"
"Ah, comunque vai in fondo al corridoio giri a sinistra seconda porta"
"Ok grazie"

Nessun prego, ma un pugno sul muro e un Fanculo che faccio finta di non aver sentito.

Busso delicatamente alla porta Liam e poco dopo si apre.
Liam indossa una tuta grigia, con una canottiera bianca e dei buffi calzettoni bianchi. È bello come sempre.

"Ben arrivata"
"Grazie"
"Scusa se non ti ho risposto alla chiamata, ma ero andato in bagno"
"Oh non preoccuparti, sono riuscita ad arrivare in camera, pur avendo incontrato Harry"
"Harry?"
"Si, non lo conosci?"
"Si e no, l'ho sentito nominare, ma è da poco che sono qua e non ho ancora conosciuto quasi nessuno, se non Adam, Zayn e un po' Niall"
"Ah okey"
"La pizza arriverà tra poco, scendo io a prenderla...come mai hai detto che sei riuscita ad arrivare pur avendo incontrato Harry?"
"Oh, storia lunga, hai presente quando pensi di interessare ad una persona e poi quella sparisce, ritorna e via dicendo?-annuisce-ecco io mi sento in quello stato"
"Ah, ma ti piace Harry?"
"Non lo so, sono così confusa"
"Non preoccuparti, ora pensiamo a mangiare la pizza e guardare un po' di televisione"
"Dai ci sto"

Liam va da basso a prendere la pizza, dicendomi di chiure la porta a chiave prima che qualcuno mezzo ubriaco entra, lui entrerà con la chiave di scorta.

Ma certo che Harry mi piace, mi piace davvero tanto e non oso sapere quello che starà facendo con Hope e sopratutto quelle parole di prima mi fanno davvero male.
Hope aveva detto di aver chiuso, in un certo senso con Harry, invece no, eccola qua pronta all'attacco, sapevo di non potermi fidare di lei, fin dal primo giorno, quando mi ha fatto quegli sguardi assassini.

Scaccio via i pensieri quando sento la chiave girare nella serratura e Liam entro con due pizze che emanano un profumino delizioso.

Pure la pizza mi ricorda Harry, di quella sera che siamo usciti e siamo andati a quel ristorantino italiano e mi consiglió di mangiare la pizza margherita e quel leggero bacio che poi mi diede per avere la bocca sporca di gelato; sembra passata un'eternità da quel giorno.

Ci sediamo a gambe incrociate sul letto si Liam uno di fronte all'altro e spero che non mi scenda del sugo sul suo copriletto, anche se lui continua a dirmi che non importa se lo sporco, lo laverà e ne ha un altro dentro l'armadio.

Passiamo il tempo a parlare di quello che faremo dopo l'università e lui mi racconta che vuole lavorare nel mondo del commercio.
È bello parlare con lui, parla in modo veloce e sorride sempre, ha sempre un sorriso stampato sulla faccia il che rende la conversazione molto più semplice e divertente, non come Harry che ha sempre lo sguardo serio e per strapparli un sorriso non so cosa bisogna fare, forse bisogna procurarli un orgasmo? Non ne ho idea.

Sophia deve essere davvero fortunata ad avere un ragazzo così, anche se ora sono lontani.
Dopo un po' di silenzio decido di chiedere a Liam come va con la sua ragazza.

"Come va con Sophia?"
"Oh, ehm..."
"Cosa? Vi siete lasciati?"
"Si"
"Oddio, mi dispiace tanto"
"Non importa, non potevamo continuare così, eravamo così lontani e lei non riusciva a continuare una relazione così lontana. Io ci riuscivo, ma lei mi voleva vicino e dato che non è possibile abbiamo fatto la scelta giusta per tutti e due"
"Ah okey, tu come ti senti?"
"Bene, alla fine ci siamo lasciati non per un tradimento, ma perchè non potevamo avere una relazione a distanza e non sapevamo come comportarci, quindi alla fine so che ci amavamo, ma non ha funzionato e abbiamo mantenuto sempre un bel rapporto e la vita continua" mi accenna un sorriso.

Sono così sorpresa dal comportamento di Liam, di come vede sempre le cose e riesce sempre a trovare il lato positivo.

"Hai ragione...comunque la pizza era squisita"
"Meno male che ti è piaciuta"
"Guardiamo un film o studiamo?"
"Tu hai davvero voglia di studiare al sabato sera? In una confraternita dove ci sono al piano di sotto 100 ragazzi che si stanno divertendo?"
"Mh no, hai ragione, guardiamo un film"
"Mi sembra un'ottima idea, se era un caso di emergenza allora si che avrei studiato"
"Mi sembra giusto, che film ti va di vedere?"
"Oh, beh, ho qua con me un po' di dvd, scegli tu quello che vuoi vedere"

Optiamo per un film abbastanza romantico, in apparenza; anche a Liam piace quel genere di film e ne sono contenta.

Per tutto il film non faccio altro che sospirare e piangere, è davvero troppo triste, sopratutto quando la protagonista muore in un incidente.
Liam si prende gioco di me, prendendomi in giro sul fatto che piango troppo durante il film, ma cosa ci posso fare? Sono fatta così.

"Se tu deridi di me perchè piango per il film, io derido te per quando ti sei ingozzato con l'acqua" scoppio in una grande risata e Liam inizia a fare l'offeso, quindi mi affretto e gli vado vicino in senso di conforto.

"Povero, non piangere"
"Mi hai offeso"
"Sei buffo"
"Anche tu"

Vedo un pacchetto di sigarette sbucare fuori dalla sua cartelletta di pelle che porta ogni volta a lezione.

"Fumi?"
"Si"
"Da quanto?"
"Oh, da circa 5 anni"

I nostri occhi si incontrano e le sue labbra si scontrano con le mie in un semplice bacio dolce e lento. La sua lingua è calda e la sua barba ai lati della bocca mi punge sulla mia pelle.
Mi ricordo quando ho baciato Harry, con lui tutto è diverso, tutto è più caotico, ma la sua pelle, è liscia.

Mentre mi stringe sui fianchi sobbalziamo insieme per l'apertura della sua porta della stanza e una voce che strilla.

"Ma che diavolo?!!"

Merda, non abbiamo chiuso la porta a chiave.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 08, 2015 ⏰

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