Capitolo 11

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La strada percorsa per andare a casa mia sembra più lunga del solito. Il viaggio è rimasto silenzioso: Niall è fermo al volante, concentrato sulla strada, io invece ho lo sguardo fisso fuori dal finestrino, con la testa appoggiata pesantemene sul sedile della macchina, mentre osservo la vita movimentata di certe persone e il cader delle foglie d'autunno. Le ore piccole si fanno sentire.

Tra di noi c'è solo il rumore del motore della macchina di Niall, aumentando quando schiaccia l'accelleratore, è un romore leggero ma rauco, non è male, perchè le macchine che emettono troppo rumore mi da fastidio.

Mentre siamo fermi ad un semaforo mi soffermo a guardare i piccoli bambini che giocano allegri e spensierati al parcogiochi; quanto vorrei essere come loro, o meglio, aver passato un'infazia allegra e spensierata. Non che ero triste, ma sapevo perfettamente com'era fatto il mondo e di cosa avevo davanti, infatti è proprio così, proprio come me lo aspettavo, anzi, forse un po' meglio.

Ci fermiamo davanti ad una pasticceria, chiama "Original Ferrara Inc.", abbastanza carina a vederla da di fuori.

"Ci fermiamo qua a far colazione...ho una fame"
"Anche io se devo dirla tutta, andiamo a fare colazione"
"Questa, è la caffetteria più buona di Chicago secondo me. Ora conosci anche una pasticceria, piano piano ti farò scoprire tutto"
"Se piace a te, vuol dire che è davvero buona. Sei un Buongustaio"
"Eh lo so...mangiare è la mia passione"
"Ma non fanno il caffè"
"Lo so, prendiamo solo qualche brioche o pasticcino per far colazione"

Appena entriamo un profumo di dolci appena sfornati mi invase le narici, mangerei tutti quanto si vede dalla vetrina: si passa da tutti i tipi di pasticcini, fino a delle squisite brioche.

Una signora anziane esce da una porta tutta bianca, venendo davanti a noi per servirci.

"Ciao Maria"
"Ciao Niall, come va?"
"Alla grande, lei è la mia amica Kylie, quella di cui ti parlavo"
"Oh, finalmente sei riuscito a portarmela, piace io sono Maria"
"Piacere Kylie"

La signora ha un forte accento italiano, ecco da dove arrivano tutte queste prelibatezze, ed ecco perchè piace a Niall.

"Mi dai 3 brioche da portar via"
"Che gusto?"
"Per me, 2 alla crema...tu Kylie cosa vuoi?"
"C'è alla crema di latte?"
"Ovvio...ed una alla crema di latte"
"Ecco a voi"
"Grazie mille, tieni i soldi...ci vediamo Maria, salutami Ernesto"
"Sarà fatto, ciao ragazzi"

Usciamo dalla pasticceria e ci dirigiamo subito in macchina. Niall scarta la prima brioche e ne prende subito un grosso boccone. Anche io scarto la mia alla crema di latte. È veramente buona, si sente perfettamente il gusto del latte e il dolce della brioche. Era da tanto che non ne mangiavo una così buona. È diventata la mia pasticceria preferita.

"Ti piace?"mi chiese Niall
"È semplicemente ottima, cosa vuoi fare?"
"Ora andiamo a prendere qualcosa da magiare al McDonald qui vicino, e poi andiamo a casa tua, ricordi che dovevo venire da te?"
"Sisi, ora ricordo, ma già a prendere il pranzo andiamo?"
"È quasi mezzogiorno, ci siamo svegliati alle nove"
"Non me ne sono accorta, comunque sì, andiamo a prendere il pranzo"

Mise in moto la macchina e si mise sulla strada per andare al McDonald. Questo sò anche io dove si trova per il sempice motivo che ci sono venuta qualche giorno fa con Sally.

"Cosa vorresti per pranzo?"
"Quello che vuoi te"
"Libera scelta?"
"Si"

Ci fermiamo al McDrive a prendere il cibo, ho vergogna scendere dalla macchina ed andare dentro il ristorante , dato che al suo interno sicuramente ci saranno ragazzini ed il mio abbigliamento è leggermente provocante, non vorrei avere occhi di ragazzi fissi su di me.

[...]

Arrivati a casa, Niall parcheggia la sua auto nel parcheggio di casa difianco alla mia. Scendo dalla macchina tirandomi giú il vestito per coprire il piú possibile le mie coscie.

Cammino il piú velocemente possibile aprendo la porta di entrata del condominio.

"Perchè cammini veloce?"
"Non vorrei mai che qualcuno mi vedesse e andasse a dire a mia madre quando verrà a trovarmi di come ero vestita una mattina di sabato, quando io dovrei essere chiusa in casa a studiare"
"Dopo studierai, hai il massimo dei voti in tutte le materie, di cosa ti preoccupi?"
"Di mia madre"
"È sempre stata invadende, ma ora deve lasciarti un po in pace, sei grande e matura"
"Lo so, ma è fatta così, non vuole che soffrisca ancora"
"Lo so, si vede ancora con il suo compagno?"
"Sisi"

Entriamo in casa e mi dirigo subito in bagno, mentre Niall apre le finestre ed apparecchia la tavola.

Mi tolgo il vestito con le calze e le scarpe, cambiandomi in una tuta comoda larga e raccogliendo i capelli in una crocchia.

Vado in cucina e Niall è già seduto al tavolo mentre sfoglia una delle mie riviste.

"Ti dai alla moda?"dico sedendomi
"No, curiosavo"

Mentre prendo in mano il mio panino decido di parlare con Niall, di quello che faceva un tempo, per capire perchè faceva così, cosa gli ha causato inziare a drogarsi. Voglio fare un discorso fra amici, non voglio litigarci, anche perchè non lo abbiamo mai fatto.

"Ti posso parlare?"
"Dimmi Kylie"
"Ho parlato con la prof."
"Ah, sei andata alla fine?"
"Si"
"Quando?"
"Una settimana fa"
"Cosa ti ha detto?"
"Ha risposto ad alcune mie domande e mi ha detto una cosa"
"Cosa?"
"Una cosa che facevi, ma poi hai smesso"
"Uhm"

Abbassó la testa, forse ha proprio capito di cosa gli devo parlare e forse si sente un po' in colpa per non avermene parlato.

"Hai capito di cosa ti sto per parlare?"
"Eh si"
"Perchè ti drogavi?"
Perchè soffrivo ed ho trovato un rimedio con la droga"
Vuoi parlarmene?"
"Si...inizió tutto quando quando sono arrivato qua, ovvero 1 anno emmezzo fa. In quel periodo soffrivo molto, sia perchè non mi ero trovato bene nella compagnia e pensavo che mi potessero emarginare, poi anche per un'altra cosa"

"Cosa?"

"Sentivo la tua mancanza, ogni giorno non potevo smettere di pensare a te, eri sempre nei miei pensieri. Io ti volevo qua con me, per fortuna sei arrivata se no non saprei cosa avrei fatto. Tu non puoi capire quanto è stato difficile; per la prima volta ho sentito il bisogno di una persone che sia accanto a me che non mi tradisca, mi sentivo solo e stavo male. Allo stesso modo stava Harry, non si trovava bene con la compagnia per il suo carattere meschino e scontroso, quindi ci siamo accordati di cercare qualcosa di piacevole che ci facesse dimenticare la nostalgia di casa...ed abbiamo trovato quella soluzione. Ma ora abbiamo smesso, abbiamo capito che non ne uscivamo piú se continuavamo e quando la compagnia ha capito quello che stavamo facendo ci ha accolto ci ha apprezzato dicendoci che erano solamente delle nostre impressioni se pensavamo che loro non ci volevano: loro erano felici di averci tra il loro gruppo. Poi piano piano ci siamo conosciuti tutti e abbiamo capito com'è fatto Harry quindi per noi ora i suoi sbalzi d'umore sono una cosa normale. Poi ha incontrato Hope, e la sua vita é cambiata, è piú sereno, perchè lui ama avere orgasmi, beh quello penso che lo hai capito. Questo è tutto"

Non posso non piangere dopo quello che mi ha detto, lui soffriva per me, la colpa è solatanto mia.

"Kylie non piangere"
Non riesco, è colpa mia se ti drogavi"
Non è vero-mi asciuga una lacrima con la mano-non è colpa tua okey? Tu sei perfetta. Ho capito che senza di te non posso vivere, ed ho fatto una cagata, tu non centri okey?"
"Okey"
"Vieni qua"

E ci strinsimo in un forte abbraccio.

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