Capitolo 31

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Il caffè che tengo in mano ormai si sarà raffreddato, come sempre.
L'avventura di stamattima è stata alquanto molto imbarazzante, chissà cosa avranno pensato Niall e Zayn, ovviamente tra me ed Harry non c'è niente, spero con tutta me stassa che non pensassero a qualcosa di strano.

Sfoglio la pagina un'altra volta, evidenziando alcune parole per cercare di memorizzare la lezione, ma i miei pensieri vanno tutti a focalizzarsi su l'avventura di questa mattina con Harry: il modo in cui mi toccava, come mi baciava, come impugnava il mio corpo con le sue possenti mani, è qualcosa di indescrivibile.

Alzo lo sguardo per qualche minuto cercando di riportare i miei pensieri sullo studio, ma non riuscendoci, mi limito a chiudere il libro ed andare a fare una doccia.

Appena inserisco il piede dentro la cambina, il telefono inizia a squillare, vibrando sul comodino del bagno. Spengo l'acqua, avvolgendo il corpo in un asciugamano per poi dirigermi verso il telefono.

"Pronto?"
"Ciao..."
"Ciao, Harry...qualcosa non va?"
"Nono, volevo chiederti..."
"Si?"
"Potrei venire da te?"
"A far cosa?"
"Non so, ero in strada e volevo vederti"
"Ok va bene"
"Tra 15 minuti sono li"

Bene, non riesco a fare la doccia in 15 minuti, dato che mi piace stare sotto il getto d'acqua, quindi ripiego l'asciugamano per poi rivestirmi con dei vestiti puliti. Raccolgo i capelli in una crocchia, per poi dirigermi in soggiorno sistemando un po' di oggetti che avevo lasciato in giro.

Suona il campanello, apro e aspetto che Harry salga. Sono contenta che voglia vedermi; dato che mi piace, ho il cuore a mille e i brividi di freddo, sensazioni che non provavo da molto tempo.

"Permesso"
"Avanti"
"Ciao Kylie"
"Ciao Harry"
"Sicura che non ho disturbato?"
"Nono, avevo appena finito di studiare"
"Mh, ehm..."
"Vuoi sederti?"
"Si"

Mi piace come si muove, il modo in cui cammina e il movimento che fa con le braccia avanti e indietro.

"Cosa ti spinge qua da me?"
"Beh...volevo parlare per quello che è successo stamattina"
"Oh, va beh, non è successo niente con Niall e Zayn?"
"Nono"
"Quindi?"
"Quindi volevo sapere come mai non hai rifiutato"
"In teoria volevo sapere io come mai lo hai fatto"
"Beh, non lo so, sinceramente è stato spontaneo"
"Ah, beh io non mi sono fermata perchè mi piaceva, non fraintendere, ma era da tanto che non lo facevo" non diró mai che non l'ho mai fatto.
"Hai già fatto sesso?"
"Ohw ehm"
"Sei vergine?"
"Si"
"Ah"
"Perchè?"
"Così"

Vorrei tanto fargli qualche domanda sulla sua famiglia, sulla sua vita, ma non vorrei che magari se la prendesse e inizierebbe a urlarmi contro, dato che ha un carattere molto complicato.

"Visto che ci stiamo conoscendo, vorresti parlarmi un po' di te?"
"Nel senso della mia famiglia?"
"Si"
"Ok"
"Ok?"
"Si, dato che sono di buon umore posso raccontarti della mia famiglia, non lo racconto quasi mai, odio quando la gente si fa gli affari degli altri"

Ho pescato il giorno fortunato di Harry in questo modo non mi potrà aggredire e potremo avere una conversazione da persone normali.

"Allora, i miei vivono a Chicago, anche se abbiamo origini inglesi, ho una sorella maggiore di nome Gemma, la loro preferita, la ragazza modello che tutti i genitori imprenditori vorrebbero, brava a scuola, con ottimi amici e buone borse di studio, perfetta in ogni cosa che fa, ed è anche molto bella. È sempre stata gentile con me, anche se si è sempre reputata di un livello più alto al mio. Poi c'è mia mamma Anne, a lei importa tantissimo di me, dato che ogni giorno mi chiama e vuole sapere come sto, anche se siamo nella stessa città, ma non vado a casa mia dall'inzio della scuola, sto bene dove sto, in mezzo agli amici. Comunque ritornando al discorso di mia madre, lei mi ha sempre aiutato in tutto, ha cercato di farmi diventare un bravo ragazzo studioso e indirizzato sul marketing, ma la mia vera passione e la letteratura, l'essere libero e fare quello che voglio, non sono un Hippie che sia chiaro. Poi c'è mio padre, grande uomo d'affari, il Potente Grande Uomo Desmond Styles, uomo di grande successo con la sua azienda. Anche lui ha sempre voluto il meglio per me, ma ad un certo punto si è arreso, quando ha capito che io non volevo seguire le sue ombre da uomo potente dietro una scrivania, io saró si, un uomo potente, ma dietro un libro. In poche parole siamo un famiglia ricca la quale io odio perchè sono troppo protettori di me, ma comunque sempre meglio di non averne una"

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