Capitolo 1

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Il suono persistente della sveglia, mi rovina il meraviglioso sogno, in cui mi ero sommersa. Scendo dal letto, cercando di non calpestare tutte le mie borse, che ieri avevo lasciato sul pavimento della mia stanza; dovró incominciare a sistemare la stanza e tutta la casa, se voglio rivivere nell'ordine di come quando abitavo a Los Angeles.

I miei piedi, al contatto con il pavimento freddo, si irrigidiscono e diventano pesanti. Mi siedo sul letto, portandomi le ginocchia al mento e prendendo, come mio solito fare, il telefono dal comodino, per guardare se ho qualche messaggio.

Niente.

Forse Niall starà ancora dormedo, credo proprio di sì. Dopo tutto sono solo le 6:00 del mattino e la scuola inizia tra 2 ore; un'orario troppo presto per un ragazzo.

Mi mancherà Los Angeles, il posto in cui sono cresciuta. Chicago per me è ancora un posto sconosciuto: non so orientarmi e non conosco nessuno, se non il mio migliore amico, Niall.

Ma da oggi si cambia. Inizio una nuova vita al college, vivró da sola e mi dovró fare nuove amicizie, pur essendo io di carattere molto timida, soprattutto se mi ritrovo circondata da ragazzi carini.

Non so come faró dopo, quando Niall mi porterà a conoscere tutta la sua compagnia. Sono solo maschi e qualche ragazza, che da quello che mi ha detto, solo una è degna di avere amicizie e di essere apprezzata...se non ricordo male deve chiamarsi Sally.

Mi alzo, dirigendomi in cucina facendo scaldare un po di caffè per inziare la giornata in gran forma. La casa è vuota senza mia madre; ho vissuto sempre con lei fin da bambina, dopo che mio padre ci ha abbandonato, ma non voglio ripensare a quei tempi, ero ancora una bambina, ma avevo già capito di che pasta era fatto il mondo e come bisogna comportarsi per non farsi mettere i piedi in testa, anche se per colpa del mio carattere timido, sono sempre sembra agli occhi della gente una persona debole e fragile.

Scuoto la testa, sfregandomi leggermente gli occhi, portando i capelli all'indietro bloccandoli con una crocchia disordinata.

Mi alzo, andando a sistemare tutte le mie borse, per poi andare a scuola. Spalanco le finestre di tutta la casa, facendo entrare quella fresca arietta leggera di inizio settembre.

Spero di fare nuove amicizie, di trovarmi bene nel nuovo campus, ho e avevo amici a Los Angeles a cui tenevo particolarmente tanto, ma ora le nostre strade si sono divise se non quella con il mio migliore amico, Niall.

Lui è l'unica persona che veramente mi capisce, al di fuori dell'ambito materno; mi capisce, mi ascolta e mi protegge; siamo amici da sempre e lui è un pezzo importantissimo per me.
Ma, mi manca quella persona a cui daresti di tutto, quella persona per la quale il tuo cuore batte fortissimo, quella persona che riesce a farti avere le farfalle nello stomaco.

La sto cercando, spero di trovarla, la desidero, anche per poter lasciare respirare Niall, lui è sempre pieno dei miei racconti delle mie cazzate, e se anche fosse stanco di sentirmi parlare lo capisco perfettamente, non ha bisogno di dirmelo, mi stanco io con tutte le mie paranoie, figuriamoci lui.

Dopo aver sistemato tutta la stanza, è ora di preparsi.

Indosso le mie Clark, le quali non mi aiutano minimamente ad alzarmi di qualche centimetro, ma sono comode, un paio di leggins neri che abbracciano le mie, purtroppo, formose gambe e una maglietta larga non scollata.

Non sono grassa, ma nemmeno magrissima, sono leggermente formosa questo lo ammetto, ma vorrei tanto essere come quelle ragazze che ho visto fino ad ora: altissime, magrissime quasi schelettriche e bionde, anche se pure io sono bionda.

Mi sistemo i capelli, arricciandomi leggermente le punte tirando indietro due ciocche dietro la testa fermadole con due forcine. Un po di trucco, ma non esagerato e sono pronta per partire.

Appoggio sulla mia spalla la cartella bianca che ormai ho da quando andavo alle medie, ma mi ha sempre portato fortuna in questi anni scolastici.

Mi assicuro di aver tutto quello che mi serve.
Sono una ragazza a cui piace avere tutto sistemato per bene senza aver qualcosa fuori luogo e sopratutto adoro avere tutto l'occorrente anche se sono oggetti che non mi serviranno, ma in un bisogno improvviso, ho tutto quello che puó servire.

Chiudo la porta e mentre mi dirigo alla macchina invio un messaggio a Niall avvissandolo che sto per arrivare a scuola.

Mi tremano le mani mentre mi avvio verso la strada che mi condurrà davanti al college, ma allo stesso tempo sono contenta.

Mi meraviglio di me, perchè non sono mai stata una ragazza contenta di fare nuove amicizie, per il semplice motivo che sono molto timida e posso sembrare debole ed indifesa davanti alla gente; cosa mi capita sempre.

Entro nel parcheggio e quello che mi viene subito in mente è "inizia una nuova vita".

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