Capitolo 4

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Dopo quattro ore di studio, credo che il mio cervello sia abbastanza pieno di informazioni. È già la seconda settimana che frequento questa scuola e devo dire che mi trovo abbastanza bene.

Per ora non mi sono ancora integrata del tutto nel gruppo, anche se loro mi invitano da tutte le parti in cui trascorrono il loro pomeriggio o il tempo libero. Sally è una ragazza molto gentile, mi ha detto di contare pure su di lei se ho bisogno di aiuto.

L'unico che si fa vedere poche volte con noi è Harry. Nelle ultime due settimane le uniche parole che ci siamo detti saranno stati i soliti "ciao" accompagnati da dei miseri sorrisi.

Ovviamente non poteva mancare la gatta morta di Hope. Naturalmente con lei non ci ho scambiato molte parole, solo due o tre ma niente di più. Non avevo ne tempo, ne voglia di passare del tempo con lei a sentire i suoi discorsi su quando fosse bello Harry, di quanto sia bravo a letto.

Sally ascolta, ma non sembra interessata quando parla; lei, da quello che ho capito, ha occhi solo per Louis, ma sembra che lui per ora voglia stare da solo, non intraprendere una relazione che magari poi non è in grado di reggerla e di farla durare nel tempo.

Fisso il soffito per qualche istante, provocandomi vuoto e senso di debolezza nei confronti di chi abbia davanti. Ancora nella testa, dopo 14 giorni, se non di più, continuano a girarmi le parole della professoressa "stai attenta". Forse dovrei andare da lei e chiederle spiegazioni, ma non mi sembra il momento adatto per disturbala e chiederle informazioni sul perchè mi ha detto quelle parole.

Sta sera daranno una festa, ma non ho intenzione di andarci. Non sono una che va alle feste, che si diverte e si ubriaca. Non mi sono mai ubriacata e non sono mai andata a letto con nessuno. Mia madre mi ha sempre tenuto all'oscurità dalla vita serale, ma non me ne pento. Se mi unisco a quei gruppi farei brutte figure davanti a tutti per la mia ignoranza sugli alcolici e queste cose qua.

La compagnia di Niall è una di quelle a cui piace divertirsi, svagarsi, ma hanno un grande rispetto per le altre persone, soprattutto per una come me, così semplice e così debole. Un'altro gruppo mi avrebbe emarginato dicendomi che non sarei all'altezza di stare con loro, che sono troppo diversa da quello che loro fanno.

Ma comunque siano le cose, io non andró a quella festa, non ho nemmeno un vestito da mettere adeguato. Io sono venuta qua per studiare, per crearmi un futuro prosperoso, spero che niente e nessuno me lo rovina, o meglio, non mi rovini di più di quanto già sono.

Mi sono fatta un patto, che devo rispettare ed è molto importante: non mi devo innamorare di nessuno.

Mi sono sempre innamorata di ragazzi a cui di me non importava niente e alla fine quella che ci rimetteva era io.

Ho dato il mio primo bacio ad un ragazzo che non ricordo più la faccia. Era stata l'unica festa a cui sono andata costretta da Niall, ed è successo un casino. Ecco perchè dopo questo fatto, mia madre non mi lasció andare più in nessuna festa, potevo solo uscire con le amiche e amici ma mi proibì le feste.

Ed io sono entrata un po in questa mentalità "le feste portano solo a problemi" , "ti rovinano" , "c'è sempre gente maleducata e violenta" , "possono succedere cose che ti posso far entrare in giri che non te ne esci più". Le parole di mia madre si ripetono nella mia testa come un ronziono fastidioso di una mosca che continua a girare nel vuoto alla ricerca di una via di uscita.

Vorrei tanto essere come le altre ragazze: amare le feste, il divertimento esagerato, farsi ragazzi all'infinito. Ma io non sono così, non sono come loro e non lo saró mai.

Mi alzo, cercando di non strisciare sul pavimento la sedia, per non creare quei rumori odiosi e fastidiosi che si creano quando qualcosa di duro sfrega su una superficie anch'essa dura , come le ughie sulla lavagna.

Cammino piano, dirigendomi in bagno. Tolgo piano la camicia a scacchi che indossavo, lasciandola cadere sul pavimento. Alzo i piedi per uscire dal essa, per poi metterla nel cesto dei vestiti sporchi. Accendo l'acqua della doccia, togliendomi l'intimo e raccogliendo i capelli in un mollettone.

Controllo per un'ultima volta il telefono prima di aprire la porta della doccia ed entrarci dentro.

Il mio corpo fa un leggero salto al contatto con l'acqua calda, ma allo stesso tempo si rilassa, sciogliendo i muscoli che fino a qualche secondo fa erano tesi. Presi il mio docciaschiuma alla pesca, ed inizia a massaggiarmi il corpo.

La doccia è la parte che preferisco della giornata, penso a quello che ho fatto in quel giorno e mi distolgo per 10 minuti da tutti i problemi, lasciandoli da parte.

Spengo l'acqua e appena esco dalla doccia mi avvolgo il corpo in un'asciugamano rosa.

Guardo il mio telefono e vedo che ho una chiamata persa da Niall. Sblocco lo schermo, richiamandolo per vedere cosa abbia da dirmi.

"Pronto?"
"Ehi Niall, mi hai chiamato?"
"Si Kylie, ti devo dire una cosa"
"Cosa?"
"Sto per venire a prenderti preparati per le 10:00"
"Per andare dove scusa?"
"Alla festa a casa di Louis"
"No, io non vengo, ho già programmato la serata"
"Si e con cosa?"
"Oh, beh, un film e poi non so"
"Kylie...tu vieni alla festa, ormai ho deciso, ti passo a prendere tra un'ora con il pick-up"
"Da quando hai un pick-up?"
"Non è mio, è di un mio amico"
"Okey...comunque non vengo"
"Mi dispiace, ormai ho deciso, tu vieni alla festa"
"Ma..."
"Niente ma, preparati a dopo"

Chiudo la chiamata, tirando un sospiro. Non ho voglia di andare alla festa, non sono pronta e non me la sento. Come mi vestiró? Mi inventeró qualche cosa.

Apro l'armadio e tiro fuori il mio classico intimo rosa chiaro, una semplice maglietta azzurrina, dei jeans e mi rinfilo le Clark. Mi sistemo i capelli in una crocchia e tiro i ciuffi di capelli che mi cadono in faccia dietro le orecchie. Metto un po di ombretto per dare profondità ai miei occhi verdi, un po di eyeliner e il rossetto rosa chiaro.

Sono le 9:50 e tra poco Niall sarà qua a casa mia.

Controllo per almeno 2 volte se la casa è tutta chiusa per poi scendere da basso ad aspettarlo sull'uscio della porta.

Mentre sono in ascensore mi pento per quello che sto per fare, non vado a feste da anni ed ho paura che piangeró, perchè di sicuro le altre ragazze avranno dei vestitini sexy, mentre io indosso un cassico top corto e dei jeans, almeno le scarpe hanno dei brillanti.

Mi fermo sull'uscio della porta ad aspettare Niall che arrivi. L'aria tira ed è molto fredda quindi mi limito a chiudermi nella giacca che mi sono messa.

Dei fari compaiono all'entrata del parcheggio ed un pick-up venire dalla mia parte. Sono entusiasta nel vedere Niall, ma allo stesso tempo preoccupata.

Mentre si ferma davanti a me, Niall mi lancia un saluto ed i miei occhi si fermano sul viso sorridente di un'altro ragazzo.

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