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Capitolo 2

Scesi dalla macchina, prendendo con me lo zaino. L'aria brucia a contatto con la mia pelle, ma allo stesso tempo mi lascia un senso di freschezza sulle guance, ormai rosse per l'agitazione.

Chiusi la porteria, rimanendo per qualche secondo ferma, a fissare attentamente la maniglia. Feci un lungo sopriro e mi incamminai verso i lughi e alti corridoi della scuola, penso proprio che mi perderó.

I cartelli non mi sono molto d'aiuto, non saprei quale strada prendere, non ho mai visto una scuola così grande con dei cartelli per potersi orientare, anche se per me, non servono a molto.

Mi sento osservata mentre cammino per i corridoi, mi sento persa, con voci che provengono da tutte le parti del mio corpo che mi insultano o mi giudicano. Sento sguardi scrutare il mio fisico, e credo che potrei esplodere.

Una tocco famigliare, mi prende per mano, portandomi in un piccolo spazio all'interno del lato sinistro del corridoio e sciogliendomi quel senso di vergogna e paura che mi si era formato all'interno del corpo.

Riconobbi subito quel tocco, quel sorriso e quella voce, ormai impressa nella mia mente dai tempi dell'infanzia. Quel tocco leggero, ma rassicurante, che mi danno le sue labbra ogni volta che toccano la mia guancia con gentilezza.

"Buongiorno"
"Ciao Niall"

Non ci penso due volte e gli avvolgo il piú velocemente possibile le braccia al suo collo, stringendolo in un forte abbraccio, mentre lui ricambia stringendomi per i fianchi. Mi è mancato, eccome se mi è mancato: il suo profumo, la sua pelle, la sua voce, tutto mi è mancato di lui e finalmente dopo un anno che non ci vediamo ho potuto riabbracciarlo e stringermelo a me fino a farlo scoppiare.

"Mi sei mancato tantissimo"
"Anche tu Kylie, finalmente possiamo rivederci ogni giorno e passare le giornate insieme come ai vecchi tempi"
"Già, sono così entusiasta al solo pensiero che staremo insieme ancora"
"Non ci staccheremo mai piú promesso, il mio orsacchiotto nessuno me lo porta via"
Gli stampo un bacio sulla guancia, per poi riprendere il discorso.
"Ma i tuoi amici?"
"Oh, loro te li presento dopo, ora andiamo a lezione"
"Seguirai il mio stesso corso?"
"Si, non ma non tutte solo le materie di letteratura, perchè essendo al secondo anno ho deciso di aggiungere qualche materia in più e togliere qualche ora da quelle dell'anno scorso"

Mi aiutó nella ricerca, della nostra aula per la continua lezione di stamani e devo dire che se non fosse stato per Niall, non avrei mai trovato l'aula.

Mi sedetti vicino a lui in un posto lontano dalla cattedra della professoressa, donna non molto alta, magrassima, biondo platino e con un grande sorriso stampato sulla faccia.

"Buongiorno ragazzi, io mi chiamo Mrs. Smit e saró la vostra insegnante di lettere in questo anno universitario. Saró come una vostra seconda mamma, potrete chiedermi qualunque cosa vorrete, io saró qua, a vostra disposizione, bene...iniziamo con le presentazioni..."

Una voce leggera, tranquilla e soave. Il movimento delle sue labbra mentre spiega il programma di quest'anno mi trasmettono serenità e voglia di andare avanti. Una voce mi distoglie dai miei pensieri.

"Ehi, ragazza, ehi, come ti chiami? Sei tra noi?"

Come sempre ero caduta in uno dei miei sogni ad occhi aperti e tutta la classe si mise a ridere, cosa che mi fa sprofondare dalla vergogna. In questo momento vorrei non essere qua, essere da mia madre a Los Angeles.

"Ragazzi, non è carino da parte vostra deridere una vostra compagna-mi sorrise-bene ora raccontaci un po di te, mi piaci"
"Ciao a tutti, mi chiamo Kylie e vengo da Los Angeles. Mi sono trasferita qui a Chicago per frequentare questa università, è sempre stato il mio sogno"

Sono riuscita a presentarmi e gli occhi di quella donna mi hanno trasmesso fiducia, possibilità che anche io possa farcela.

Alla fine della lezione, seguo Niall, il quale mi porterà a conoscere tutti i suoi amici, sono molto agitata, chissà cosa penseranno di me.
Mentre sto per uscire dall'aula, la professoressa mi chiamó.

"Kylie"
"Mi dica"
"Avvicinati"
"Ho fatto qualcosa che non va?"
"Oh nono, siediti pure...mi piaci"
"Davvero?"
"Si, il tuo modo di guardare le persone, come osservi ogni movimento e come dedichi il tuo tempo a pensare cosa le persone credano di te, mi affascina"
"Come fa a saperlo?"
"Vedi Kylie, sono insegnate da tanto tempo ormai, e conosco i tipi di caretteri da ragazzo giovane, il tuo mi ha colpito particolarmente, e credo che tutto questo è dovuto ad un passato difficile giusto?"
"Si"
"Bene, io sono qui per aiutarti, per qualsiasi motivo o bisogno, vieni pure a trovarmi, questo è il mio indizzo-mi porge un bigliettino-quando hai bisogno chiamami, essendo che ora tu non abbia non appoggio adulto con te in questo momento, penso che qualche mio consiglio in caso di aiuto possa andare bene"
"Ohw, grazie mille davvero"
"Ora dove vai?"
"Vado con Niall, mi deve far conosce i suoi amici, per cercare di integrarmi con il gruppo"
"Oh bene, Niall è una bellissima persona, sai, mi ha raccontato di te l'anno scorso, ecco perchè ci tengo a conoscerti bene, mi ha raccontato in un tema di te, di come sei e delle tue paure, hai un'amico molto speciale"
"Niall per me è come un fratello, ci conosciamo fin dai tempi dell'infanzia"
"Lo so, ora ti lascio andare...eh stai attenta"
"A chi?"
"Te ne accorgerai molto presto"

Rimasi confusa da queste ultime parole, cosa voleva dire la professoressa? Non lo so, ma se lo scopriró presto, ben venga.

"Ora tranquilla e vedrai che andrà tutto bene"
"Lo spero"

Ci avviciniamo ad un gruppo di ragazzi e ne riconosco uno che ho visto dalla foto sullo schermo del telefono di Niall.
Non credo di essere pronta, ma il sorriso che mi porge una ragazza mi rassicura. Anche se tutta diversa da me, credo che potremmo andare d'accordo.

"Ragazzi, dopo la lunga attesa, eccola, lei è Kylie" disse Niall
"Ciao Kylie, io sono Sally piacere"
"Piacere Sally"

Ecco chi è Sally, la ragazza di cui mi ha parlato Niall. Capelli rossi, molto eyeliner nero e rossetto rosso marcato e vestiti molto provocanti, ma molto simpatica e gentile.
Tutti mi hanno salutato e credo di aver fatto del mio meglio, tutti tranne uno.
Lui, capelli ricci, pieno di tatuaggi e con una forte autostima, non si è degnato nemmeno di darmi un saluto o un semplice cenno, è troppo impegnato a smanovrare il suo cellulare.

"Bonjour ragazzi!"

Una voce, molto forte da ragazza decisa mi appare alle spalle. Capelli sfumati biondi e rosa, magrissima, occhi pieni di trucco. Si avvicina al riccio, anche lei senza degnarmi di uno sguardo.

"Lei è Hope" mi sossurra Sally

Sta appiccicata al riccio, lasciandogli scie di baci sul collo; non che sia gelosa, ma almeno dirmi un semplice ciao.
Il riccio alza di scatto la testa, incrociando i miei occhi.

"Ciao Kylie"
"Ciao" la mia voce esce sforzata
"Piacere, Harry" porgendomi la mano
"Piacere"
"Beh ragazzi, noi andiamo, ci vediamo dopo" disse Harry, scendendo dal muretto dove fino a qualche secondo fa era seduto.

La biondina mi fulmina con lo sguardo, come se le tre parole che ho fatto con Harry le dassero fastidio, ma non lo conosco, non voglio niente da lui, è tutto suo, non è il mio tipo di ragazzo con cui vorrei mettermi insieme.
Se ne vanno via e la biondina rosina mi lancia uno sguardo come di vittoria. Ha completamente sbagliato persona...io non voglio niente da lui, come lui non vuole niente da me, puo mettersi l'anima in pace.

"Non te la prendere Kylie, sono fatti cosí, sopratutto Hope, che pensa di avere in possesso Harry, quando lui la usa soltando per avere un orgasmo, non ha ancora capito questo, ma lasciamola nella sua ignoranza, sa essere molto presuntuosa quando si parla di Harry, poi hanno tutti e due un carattere uguale e non si puo dire niente che se la prendono, bisogna averli amici e tutto va per il verso giusto" tutti quanti annuiscono
"Ma quindi non sono fidanzati?"
"Oh ahahhaha Harry fidanzato? Nono, sono solo amici di letto, niente di più, solo quello che ti ho appena detto" mi disse Sally.
"Ah okey"

Niall mi prese per mano, stringendola in modo rassicurante, regalandomi uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
"Ti sembrano simpatici Kylie? Se no li picchio tutti" disse Niall in modo ironico
"Mi state tutti simpatici ahhaha"
"Bene!" disse un ragazzo, se non sbaglio di nome Louis "benvenuta nella nostra compagnia piccola, ti divertirai"