Capitolo 9

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Non appena uscí fuori dalla casa del mio capo e mi chiusi la porta alle spalle, mi voltai ammirando dall'esterno la villa in cui viveva. Feci una smorfia pensando al fatto che volesse che abortissi nel caso in cui fossi rimasta incinta.

Avrei voluto scoppiare per tutta la rabbia che sentivo in corpo, ma feci dei respiri profondi cercando di controllarmi. I ragazzi si comporteranno sempre da ragazzi, devo ricordarlo.

All'improvviso un clacson suonò ed il rumore mi fece spaventare poiché non ero sulla strada, ma stavo camminavo sul marciapiede.

Mi voltai e vidi una berlina bianca lucida con un grosso muso e un bel sedere. Questi tipi di auto mi piacciono davvero tanto. Vidi il logo rotondo in metallo sul davanti con un intaglio a forma di uccello nel mezzo, questa è probabilmente Mazda.

Il finestrino del sedile del passeggero si abbassò e vidi un ragazzo familiare con gli occhiali al posto del guidatore , mi sorrise.

"Salta su, signorina Nakano" mi disse Taeyong allegramente.

"Grazie a Dio," mormorai tra me e me mentre aprii la porta ed entrai. Non volevo camminare fino a casa mia, quindi sono grata del fatto che Lee Taeyong sia qui.

Appena salita, allacciai la cintura di sicurezza e l'auto iniziò a muoversi a velocità normale.

Non posso fare a meno di notare la sua macchina profumata di lime. Ha un odore così succoso e rinfrescante.

"Aspetta," dissi, e lui si voltò verso di me. "Sapevi che fossi qui?" Ridacchiò e annuì. "Sì, Doyoung mi ha chiesto di accompagnarti a casa."

Aggrottai le sopracciglia "Lui cosa?"

"Oh" mormormò Taeyong tra sé e sé, tenendo gli occhi sulla strada. "Non avrei dovuto dirtelo."

Lo fissai per un paio di secondi ma non disse altro così decisidi lasciar perdere l'argomento, fissai la strada deserta mentre usciva dalla zona sorvegliata.

"Come mai le guardie ti hanno lasciato passare?" Chiesi.

"Vengo spesso a casa di Doyoung. Sono abituati a vedere me e la mia macchina tutti i giorni" Rispose con un sorriso. Annuí sentendo la schiena che mi faceva ancora male.

"Oh, come mai eri a casa sua di mattina presto?" Mi chiese Taeyong e mi voltai lentamente verso il finestrino, sforzandomi di non fargli vedere l'espressione sorpresa sul mio viso.

"Io, uh .." balbettai, pensando a una buona ragione. Prima che potessi dire altro, parlò di nuovo. "Oh, come sei tornata a casa ieri sera, signorina Nakano? Non ti abbiamo più vista ieri."

Uccidetemi ora. Sono così fregata. Taeyong è così curioso e sveglio, se ne accorgerebbe subito se stessi mentendo, devo pensare ad una buona scusa.

"Ho deciso di non bere per vedere quanto si ubriacasse Doyeon" Dissi mentendo, tenendo li sgaurdo fisso fuori al finestrino. "E poi sono tornata a casa."

"Okay signorina Nakano" Ripose. Spero non sospetti nulla.

"Oh, chiamami pure per nome"

"Okay, Hikari" Sorrise picchiettando le dita sul volante.

"Ma perché eri a casa di Doyoung?" mi chiese nuovamente. "Lui non ha voluto dirmi il motivo"

Giocai con l'orlo della gonna che indossavo ieri al bar pensando a una bella bugia.

Sono una persona onesta e schietta, mento raramente quindi non so cosa dirgli in questo momento. "Noi ... abbiamo dovuto sistemare alcuni documenti che ..." mi trascinai, inghiottendo rapidamente il nodo che si era formato nella mia gola. "Che siamo riusciti a finire ... venerdì scorso."

"Oh," fu tutto quello che disse con gli occhi ancora fissi sulla strada. Non ho idea se fosse un buon o un cattivo "oh" .

"Sì, Doyoung tende spesso a procrastinare, molto." Ridacchiò e io tirai un sospiro di sollievo.

"Sii paziente con lui. In ogni caso, abbiamo solo ventun'anni." Lo so. Ma le ragazze maturano più velocemente dei ragazzi.

Avere me della loro stessa età ma molto più responsabile dice solo che le ragazze meritano di stare con uomini più grandi. I ragazzi della nostra età non sono abbastanza maturi.

"Perché sei persino suo amico?" Chiesi.

"Credimi, non è così male come pensi." Sorrise nervosamente buttandomi qualche occhiata.

"Davvero?" Chiesi sarcasticamente.

"Te lo prometto" rise. "Era uno stupido quando ci siamo conosciuti e lo è tutt'ora, ha un lato molto dolce, ma c'è bisogno di tempo e di fiducia prima che te lo mostra"

Quindi mi sta dicendo che conoscendolo meglio, mi mostrerà un altro lato di lui? Questa cosa mi incuriosisce molto.

"Hikari, dove abiti?" Mi chiese Taeyong.

Dissi a Taeyong dove abitassi. Mentre guidava ha iniziato ad aprire una conversazione su di lui, Johnny, Mark e Doyoung. Mi ha raccontato dei momenti felici e divertenti che hanno condiviso insieme, e mentre ascoltavo, riflettevo nella mia testa che forse Kim Doyoung potrebbe non essere così male come ho pensavo.

Non avrei mai immaginato che questo figlio di un uomo ricco, maleducato, perverso e dal cuore di pietra avrebbe fatto scherzi e avrebbe preso in giro i suoi amici eridendo forte come se non ci fosse un domani. Non vorrei credere a quello che dice Taeyong, ma racconta quelle storie in maniera davvero coinvolgente.

"Ehi, Hikari?" Taeyong mi chiese dopo diversi secondi di silenzio. Voltai il capo verso di lui e mi ha guardò.

"Hai un fidanzato?" Mi chiese, e ho notai le sue orecchie arrossire. "Solo per sapere"

"No." Sorrisi lievemente. È davvero carino quando i ragazzi arrossiscono.

"Oh ok." Ridacchiò. Wow, sembra davvero felice, per così poco.

Non appena siamo arrivammo casa mia, la indicai "Proprio qui".

"La tua casa sembra davvero carina." Sorrise mentre fissava il mio bungalo e io sorrisi sapendo che la mia casa è davvero bella.

Cambiò la marcia per parcheggiare e inizai a slacciare la cintura di sicurezza. E prima che potessi aprire la porta, Taeyong richiamò il mio nome.

"Ehi, ehm, ti va di pranzare insieme? Lunedì?" Mi chiese timidamente. "Io-se non vuoi, va bene."

È già sabato e voglio passare questo giorno a svolgere le mie faccende. Domenica sono totalmente libera, non ho altro da fare che dormire e non fare niente. E lunedì, non credo che mi prenderò una pausa. C'è ancora molto da fare. Ma forse se domani faccio alcune di queste cose, il mio carico di lunedì diminuirà e sarò disponibile.

"Ci penserò." Risposi semplicemente prima di fargli un piccolo sorriso. "Grazie per il passaggio."

Scesi dalla sua macchina e lo guardai mentre mi salutava per poi allontanarsi.

Ho già fatto sesso con il mio capo, quindi uscire con il mio collega non sarà un grosso problema ora. Sono abituata a vivere secondo le mie regole eppure guardami adesso, infrangerle una per una.

Rude Boy - Kim DoyoungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora