Capitolo 41

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Mentre uscii dall'ascensore, osservai ciò che mi circondava. I dipendenti aveva arredato bene l'edificio. Le finestre e le pareti erano decorate con ghirlande, con stelle dorate attaccate su di esse.  Al centro della stanza c'era un grande albero di Natale, con doni, grandi e piccoli, avvolti in carte da regalo verdi e rosse.  Sull'albero erqno appesi gli ornamenti di diversi colori e dimensioni. C'erano anche calze e altre decorazioni intonacate alle pareti. C'erano persino vischi vicino ad alcune porte, anche diverse ghirlande appese e fili di luce.

Potevi sicuramente sentire l'atmosfera del Natalizia qui e dalle persone in questa stanza.  Tutti nell'edificio avevano dei sorrisi sui volti. Tra una settimana non ci sarà lavoro. Immagino di passarla tutta con Doyoung.  mi chiedo dove andremo.  È incredibile quanto velocemente il tempo voli.

Infilai le mani nella tasca del mio cappotto beige quando uscii fuori dall'edificio, faceva così freddo fuori. Sospirai mentre guardavo la neve cadere delicatamente e iniziai a camminare verso il negozio di fronte al nostro edificio.  Starbucks.  Mi chiedo ancora perché Mark non lavori più qui. Ma quando sono entrai questo pensiero scomparve dalla mia testa perché venni assalita dagli odori che c'erano nell'aria. Dopo aver effettuato l'ordine, stavo cercando un tavolo vuoto ma i miei occhi intravidero due posti con Isyul seduta su una sedia,  sorrideva mentre scriveva a qualcuno a telefono. 

Sembra così innocente e brillante come sempre.  Dubito davvero che sia stata lei a mandarmi quei messaggi inquietanti. Non è da lei a fare quel tipo di cose. Alzò gli occhi e mi sorprese a fissarla, ma fu troppo tardi quando distolsi lo sguardo.

"Hikari!" Chiamò il mio nome, e potei vederla agitare la mano.  Non merita il mio tempo e la mia attenzione se è davvero lei a mandare quei messaggi.

Mi allontanai da lei e andai al tavolo dove era seduto un giovane. Wow, i suoi abiti si adattano davvero all'atmosfera natalizia.  In qualche modo trasmette un'energia strana ma positiva.

"Mi scusi, signore?" Chiesi il suo nome.  Mi guardò e rise. "Ah, non c'è bisogno che mi chiami signore, noona. Lee Haechan"  

Mi ha riconosciuto come sua noona così velocemente?  "Oh." Gli sorrisi. 

"Bene, Haechan, posso sedermi qui mentre aspetto il mio caffè?" 

"Certo," Disse così mi sedetti mentre lo ringraziavo. 

"Puoi anche bere il caffè con me se vuoi." Mi fece l'occhiolino, sempre con quel sorriso a trentadue denti. Tutti i ragazzi di questi tempi sono così Anche con persone più grandi di loro? 

"Mi dispiace, sono fidanzata"

"Oh va bene, perdonami se ci sto provando con te, noona," si scusò. Lanciai un'occhiata ad Isyul e vidi l'espressione confusa sul suo viso. Si aspettava che mi sedessi con lei.  Ben presto, la signora al bancone chiamò il mio nome potei finalmente uscire dal caffè.  Prima che potessi attraversare la strada, sentii la porta aprirsi e richiudersi.

Scommetto che è Isyul. E come avevo predetto, era lei e mi mese una mano sulla spalla, e mi voltai verso di lei. Le schiaffegai la mano e la guardai male, anche se non sono davvero arrabbiata con lei, solo un po 'irritata. 

"Che diavolo ti prende?" Mi chiese alzando la voce. "Perché mi stai evitando?" 

"Smettila di comportarti come se fossi innocente, Isyul. So cosa hai fatto," dissi. 

"Oh, cosa ho fatto adesso?"  Chiese in modo sarcastico e si appoggiò le mani sui fianchi.  "Sono diventata l'amante di Doyoung? Sono diventata amica di Go Doyeon? Ho diffuso voci su di te?"

"Penso che tu sappia da sol quello che hai fatto. Non devi più nasconderlo," le dissi. 

"Non ho niente da nascondere, Hikari," ribatté lei. "Ma credo che tu sì invece." 

Rimasi senza parole per quello che aveva detto. Ha ragione; le sto nascondendo qualcosa. Qualcosa che è successo molto tempo fa, qualcosa che cerco così duramente di seppellire nel passato.

"Pensi che non sappia del tuo piccolo sporco segreto? " Ridacchiò amaramente. " Mi fido molto delle mie intuizioni, Hikari. Perché i miei sentimenti viscerali sono sempre giusti."

Merda.Cosa dico? Come faceva a saperlo? Ma ... stiamo pensando alla stessa cosa, però? E se non non fosse così? Non voglio pensarci troppo, ma ho la sensazione che quello di cui sta parlando sia ... la notte in cui io e Taeyong ci siamo baciati.

"Sei facile da leggere, Hikari. Sei la persona più vicina che ho" La sua voce iniziò a spezzarsi. "E mi fidavo di te. Ho dovuto sopportare quel dolore per mesi!"

Adesso la gente cominciava a guardarci. Anche quel Lee Haechan. Wow ... che casino siamo. 

"Non l'ho mai detto perché tutti dicono che sono troppo emotiva, mi fido troppo del mio istinto, e non volevo accettare che tu l'avessi fatto, quindi ho preferito pensare che la mia intuizione fosse sbagliata. Non ti ho mai detto che lo so  perché stavo aspettando che me lo dicessi tu stessa" Gridò. "Non ti ho mai parlato dopo che hai scoperto il mio piano perché non ero solo colpevole, Hikari, ero arrabbiata con te per aver cercato usare Taeyong per coprire il tuo dolore!" 

Il mio corpo si congelò e mi resi conto di quanto fossi egoista prima, approfittando di qualcuno per beneficiare la mia mente.

"E ora hai anche il coraggil di arrabbiarti e dirmi che sono io a nascondere qualcosa?"

Questo significa che non è Isyul a mandarmi quei messaggi? Dovrei fidarmi del mio istinto?

"E credi che non sappia neanche che tu sia incinta?" Mi chiese con un sorriso triste, alzando le ciglia. "E non me l'hai neanche detto"

...Perché non gliel'ho detto? Abbassai lo sgaurdo e mi guardai i piedi per l'umiliazione, avrei potuto farlo prima ma ho preferito mentire, mi merito di essere trattata così.

"Sei una pessima amica, Hikari" Aggiunse poi voltandosi di spalle, andando via.

"Isyul, aspetta!" Chiamai il suo nome e cercai di afferargli il braccio ma ormai si era allontanata da me.

Doyoung

"C-come è possibile?"  Il signor Go balbettava incredulo mentre fissava la presentazione che avevo fatto per mio padre e per lui. Vidi lo shock su entrambi i volti mentre mostravo un altro modo per non far cadere la compagnia, ma rialzarsi. Il matrimonio non è l'unica risposta. 

"A-appa!" Doyeon si lamentò e scosse le braccia di suo padre, cercando di fargli fare qualcosa. 

"D-Doyoung, non credi che sia impossibile?" Mi chiese il signor Go. 

"Penso che questo non sia impossibile, amico mio," rifletté il padre, ridacchiando mentre fissava divertito la lavagna. "È abbastanza probabile che accada!"  Il signor Go rimase in silenzio per alcuni secondi prima di alzarsi e aggiustarsi la tuta, poi lanciò a me e mio padre sguardi aspri. Vorrei poter fare una foto alla sua faccia in questo momento, è così divertente.

"Non venite di corsa da me se mai avrete bisogno di nuovo di aiuto", il signor Go disse a me e mio padre, poi ha afferrò il braccio di Doyeon. "Avanti, tesoro, andiamo a casa." 

"Ma-appa!"  Doyeon si lamentò ma suo padre si limitò a scuotere la testa. Poi si voltò verso di me e mi rivolse un sorriso inquietante. "Tornerò per te, Doyoung! Sarai mio!" 

Quando Doyeon e suo padre erano finalmente andati.  La tensione in me si allentò e sospirai in sollievo, lasciandomi cadere sulla sedia con un piccolo sorriso che si insinua fino alle labbra. 

"Figlio," mi chiamò mio padre così mi rivolsi verso lui. Mi sorrise. "Sono orgoglioso di te, davvero orgoglioso di te."  Lo fissai, non sapendo cosa dire. Non mi aveva mai detto niente del genere prima.

"Una volta ero uno stupido adolescente, un marito cattivo e violento e un uomo d'affari avido e ingiusto" Disse fissandomi negli occhi.  "Sono contento che tu non sia diventato come me, Doyoung."

Distolsi lo sguardo da lui e pensai che forse si stesse pentendo realmente delle cose che ha fatto in passato. Ridacchiai piano. 

"Sei un brav'uomo, figliolo," disse, prendendo la sua mano nella mia e stringendola forte. 

"Rimani un brav'uomo finché non sarai invecchiato."

Rude Boy - Kim DoyoungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora