Hikari
Quando sentii i cancelli aprirsi dall'esterno corsi alla finestra e vidi Doyoung parcheggiare la sua Lamborghini. Con un sorriso, andai rapidamente alla porta e la aprii, poi sono rimasta sulla soglia e ho aspettato che uscisse. Si avvicinò a me con un grande cipiglio sul viso. Mi ha rese preoccupata.
"Ehi," lo salutai e gli presi il viso a coppa mentre posavo un leggero bacio sulle sue labbra.
"Ehi," mi salutò di rimando con un piccolo sorriso e appoggiò le mani sulla mia vita.
"Stai bene?" Gli chiesi con tono affettuoso. Distolse lo sguardo e si staccò da me. Entrò direttamente in casa e io rimasi li in piedi, chiedendomi perché lo avesse fatto. Entrai seguendo i suoi passi.
"Allora? Come è andata?"
"Baby, per favore non parliamone per un secondo disse ed è entrò nel suo camerino. Capii che dovevano aver parlato di qualcosa ... o forse hanno solo litigato. Dopo aver preso alcuni vestiti dal suo camerini si diresse verso la camera da letto, ed eccomi qui, ancora a seguirlo. Chiuse la porta una volta che fummo dentro e lo guardai passeggiare per la stanza mentre si toglieva rudemente la cravatta. Qualcosa non andava in lui e non me lo diceva. Devo fare qualcosa. Mi avvicinai a lui e gli sorrisi mentre lo aiutai a togliersi la cravatta. La buttai sul letto e iniziai a sbottonare la sua polo lunga fino al gomito. "Cosa c'è che non va, piccolo? Dimmi."
Sembrava sbalordito sentendosi chiamare per la prima volta così. Un piccolo sorrisetto si incise sulle sue labbra mentre mi spostava alcune ciocche di capelli dietro l'orecchio.
"I tuou occhi e dalla tua voce mi ipnotizzano" disse con voce sognante mentre mi fissava con i suoi occhi incappucciati.
"Sei banale, signore." Risi.
"No, sono solo dolce," riformulò, baciandomi il naso in seguito. Mi sentivo dell'umore giusto per divertirmi un po' con lui. Inoltre, non sospetterà che io sia incinta in questo modo. Dopo essersi tolto la maglietta, lo spinsi sul letto con un sorriso giocoso. Sembrava che gli piacciasse il modo lo stessi zucciando, quindi continuai. Mi alzai sopra di lui e iniziai a togliergli la cintura, avendo costantemente i miei polsi che toccavano il suo rigonfiamento. Lo sentik crescere e diventare duro. Mi chiani e lo piantai baci sul petto ben definito, fino agli addominali. Poi mi allontanai e tracciai il mio dito su di loro. Gli sbottonai i pantaloni e lui mi sorrise compiaciuto, significa che sto facendo un buon lavoro.
"Sei selvaggia oggi, tesoro," disse divertito Doyoung.
"Bene," mi fermai per togliergli le mutande usando i denti. Poi le lanciai a Dio prima di guardarlo in modo seducente. "Ti farò spifferare tutto quello che mi stai nascondendo, tesoro."
Gli presi la cintura e gli legai velocemente le mani sulla testiera del letto. Ridacchiò,
"vuoi davvero prendere il controllo?" Mi da sempre piacere, mi fa sempre impazzire per il modo in cui si muove e mi tocca. Voglio essere io a farlo per per lui ora. Voglio accontentarlo, fargli gemere il mio nome. Voglio essere quella dominante. Mi alzai ed iniziai a spogliarmi di fronte a lui. Doyoung si morse il labbro inferiore mentre mi guardava togliermi il reggiseno e le mutandine. Tirò la cintura, come se volesse toccarmi. La sua erezione crebbe ancora di più, con mia grande felicità.
Afferrai l'asta della sua lunghezza mantenendo il contatto visivo con lui. Un grugnito sfuggì dalle sue labbra quando iniziai a passargli la lingua sopra, leccando ogni parte che potei, finché non raggiunsi la punta. Feci roteare la lingua prima di portarlo tutto nella bocca, e poi lo succhiai con violenza.
"Ohh!" Gemette, chiudendo gli occhi. Volevo ottenere di più da lui, quindi continuai quello che stavo facendo, succhiando e muovendo la testa su e giù per la sua lunghezza. Grugniti e piccoli gemiti uscivano costantemente dalle sue labbra, supplicandomi di non fermarmi. Lo sentii contrarsi dentro la bocca e chiuso gli occhi prendendolo più a fondo finché la sua punta raggiunse la mia gola. Ed è lì che finalmente venne, il suo liquido caldo mi ha riempí la bocca la gola.
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Rude Boy - Kim Doyoung
General Fiction𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑙𝑖𝑛𝑔𝑢𝑎 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑠𝑡𝑢𝑧𝑧𝑖𝑐𝑎𝑟𝑡𝑖 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑚𝑒𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑚𝑖𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒 - Hikari Nakano, nata in Giappone e traferitasi in Corea, era sempre stata una ragazza dura con se s...