Capitolo 37

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Hikari

Mi svegliai dolorante e senza luce, come se la mia anima fosse stata appena espulsa dal mio corpo. Tutto quello che potevo sentire erano gli echi del liquido che gocciolava sul pavimento lapidato. Aprii gli occhi lentamente e guardai l'ambiente circostante. È come se fossi in una grotta.

Dov'è Doyoung?
Perché sono qui?

Sono sola e mi accorsi di stare coi piedi sollevati e legati e le mani dietro la schiena. Il sapore metallico del sangue indugiava agli angoli delle mie labbra. Potei assaggiarlo.

Perché sanguinavo?

"Brucia bambolina!" Sentii un pazzo dire dall'altra parte della caverna. È la stessa vecchia voce dell'uomo che bruciò la mia casa. La sua voce mi fece venire i brividi lungo la schiena, e quando iniziò a ridere sentii che stavo per svenire. Una figura distorta di una persona, o no, emerse dall'oscurità con il collo incrinato e gli occhi che mi fissavano come i predatori fissano la loro preda. C'era un sorriso sinistro stampato sul viso con denti aguzzi e storti che sporgono dalle gengive. Fece un passo verso di me e io sussultai, spaventata.

"Vieni qui, bambolina," Disse la figura, con una densa saliva che gli colava dalla bocca. Ridacchiò. "Bambolina."

"Stai lontano!" Gridai.

"Brucia ... brucia ... brucia .." cantava mentre faceva lenti passi schernitori verso di me. Improvvisamente il suo corpo venne avvolto dalle fiamme e lo sentii scoppiettare. La figura aggrottò la fronte e fu ancora più orribile quando tacque. Dopo pochi secondi, strillò mentre correva verso di me. Ansimando mi dimenavo, facevo del mio meglio per liberarmi da queste corde strette legate intorno a me. E quando pensai che il mostro in fiamme stesse per prendermi, improvvisamente scomparí.

Vagai i miei occhi dappertutto, esaminando l'area. Sentii una mano afferrare il mio piede. Gridai e guardai in basso, vidi una piccola forma simile ad un feto. È raggomitolato e respira ma sembra stia per morire. Cambió poi forma, diventando il corpo morto del CIO, e dopo, divenne mio padre.

Poi la creatura si trasformò nella ragazza che odiavobdi più.
Doyeon mi sorrise, in modo falso. Quando aprí la bocca, gradualmente crebbe e diversi denti affilati sono emersero da ogni angolo della sua bocca. Sembrava che mi avrebbe inghiottito da un momento all'altro.

Mi sedetti, respirando affannosamente mentre mi tiravo le coperte fino al petto. Sono nella stanza di Doyoung, la nostra stanza, grazie a Dio. È stato solo un incubo. Voltai la testa e mi aspettavo di vedere Doyoung ancora addormentato, ma non era accanto a me.
È già mattina. Quindi non ho nulla di cui aver paura. Stavo per chiedermi perché Jihoon non fosse accanto a me quando mi sono ricordato che ieri mi ha detto che incontrerà suo padre questa mattina. Spero vada bene.

Andai in bagno, mi lavai i denti e la faccia. E quando mi stavo asciugando la faccia, ho sentii dei bambini ridere. Le mie sopracciglia inarcarono e presi velocemente una delle vesti da casa di Doyoung e corsi giù per le scale. Quando aprí la porta d'ingresso, un oggetto bianco mi è quasi volato addosso, lo schivai ed atterrò sui gradini di pietra, rompendosi. Era un uovo. Dio, cosa stanno facendo questi bambini?

Guardai l'area e trovai molte uova per terra. Dovevo ripulirlo prima che Doyoung tornasse a casa.

"Ehi, state lontano!" Urlai ai bambini, anche se non potevo vederli a causa degli alti cancelli neri. "State lontani da casa!" Poi sentii altre risate prima che il picchiettio dei loro piedi si attenuasse.

Sospirai per lo stress quando rientrai in casa. Senrii il mio telefono vibrare così lo guardai, aspettandomi che fosse di Doyoung. Ma era un messaggio da un contatto sconosciuto.

Rude Boy - Kim DoyoungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora