Capitolo 28

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"Che cazzo ci faci con lei"  Gli chiese Doyoung, cercando di rimanere calmo. 

"Doyoung io- pensavo che voi due vi foste lasciati e --- eravamo così presi", ragionò Taeyong, lo guardai ed iniziai a respirare affannosamente.  Quella era la scelta sbagliata di parole. Farà solo arrabbiare di più Doyoung. 

E come mi aspettavo, si avvicinò a Taeyong e gli tenne il colletto della camicia prima di prenderlo a pugni in faccia. Mi bloccai per la paura. 

"Mi fidavo di te, cazzo," mormorò Doyoung disse facendo cadere Taeyong a terra. 

"Come osi toccare la mia ragazza!" Taeyong tossì e si tenne il petto "Mi dispiace ..."
Le mascelle di Jihoon erano serrate e giuro che potei vedere le sue vene che gli uscivano sul collo. Il suo viso era rosso dalla rabbia e capii subito che dovevo intervenire. 

"Doyoung!"  Lo chiamai mentre mi alzavo. "Basta!"

Mi guardò ed immediatamente lo vidi calmarsi, vedevo il rimpianto nei suoi occhi. Volevo abbracciarlo, mi mancava, lo amo ancora, ma non dovrei.

Mi precipitai fuori di casa, non sapendo cosa dire loro o cosa fare. Volevo allontanarmi da tutti in quel momentono. Sbattei la porta e sono corsa giù per la veranda, dirigendomi verso la strada sotto la pioggia battente. Fuori c'era l'Audi di Doyoung, la stessa che ha usato quando siamo andati sul suo yacht.  Accidenti, tutti questi ricordi mi fanno venire voglia di tornare dentro.

Sentii la mia porta d'ingresso aprirsi e chiudersi e Doyoung chiamò il mio nome. "Hikari!"  Mi allontanai da casa mia, dovunque i miei piedi mi avrebbero portato. Sentii i suoi passi avvicinarsi così mi sono fermai e mi voltai verso di lui. Anche lui smise di camminare e mi fissò ansimando, la sua pelle, i suoi capelli e i suoi vestiti erano tutti bagnati dalla pioggia. 

"Cosa vuoi adesso, eh?" Chiesi. "Ti lascio andare. Puoi stare con Doyeon ora che sei libero, perché mi tormenti ancora?!"

Mi abbracciò forte che non potei muovermi, e in realtà, neanche volevo farlo.  Mi abbracciò come se non volesse lasciarmi andare, come se quella fosse stata l'ultima volta che mi abbracciava.

"Per favore, non andartene più," sussurrò, con la voce che si spezzava. "Non voglio vederti lontana da me." 

"Doyoung... stai piangendo?" Chiesi. 

"Ci sono molte cose che non sai e hai bisogno di sentire le cose che non ho detto", Disse, ignorando la mia domanda. Si allontanò da me e mi tenne saldamente le braccia, poi mi ha guardò negli occhi. Il suo naso e i suoi occhi erano rossi e gonfi e le sue labbra tremano.Stava piangendo. 

"Se ... se pensi che non ti ama per niente, allora ti sbagli," disse, ma io scossi la testa. 

"Doyoung, ho sentito tutto, come potrei sbagliarmi?"

"Non l'hai fatto. Non sai tutto."

"Odiavo come litigavi con me quando ci siamo incontrati per la prima volta" Ridacchiò e si guardò i piedi. "Odiavo il fatto che tu non avessi paura di me. Ma ... questo è ciò che mi ha fatto interessare a te. E da quella notte che abbiamo condiviso insieme a casa mia --"

"Già me l'hai detto." Lo interruppi.

"Lo so. E prima di quella notte, Isyul mi mandò un messaggio per accompagnarti a casa in modo che potessimo passare un po 'di tempo insieme ... voleva che ci incontrassimo perché voleva che Taeyong la notasse ma a parte questo, Hikari, le chiesi prima se poteva aiutarmi con te. Doyeon non mi è mai piaciuta. Riesce solo a convincermi a fare cazzate con lei."

Allora ... l'amore di Doyoung per me era genuino? 

"Quello era il nostro piano, farti amare da me e convincere Taeyong ad amarla. E poi Doyeon ha deciso di tormentarti tutto il tempo" Distolsi lo sguardo.

"Isyul voleva che ... ci lasciassimo, in modo che Doyeon si fermi. Ero furioso con lei quando me  l'ha detto perché ... voglio stare con te."  La sua voce si spezzò di nuovo. "Ma lei mi ha battuto... deve aver cambiato il codice di accesso al mio laptop, ecco perché lo sapeva." 

"Lei cosa?" Chiesi incredula.

"Non lo so... onestamente non so Hikari." Scosse la testa.  Mi allontanai dalla sua presa sulle mie braccia e cercai di allontanarmi, ma lui mi prese il polso. 

"Per favore, torna da me ..." Sussurrò.  "Non voglio dormire stanotte sapendo che non sei più mia." 

"Doyoung, non voglio più questo!" Urlai. Vidi Taeyong allontanarsi da casa mia con il suo ombrello, di fronte a noi.  Sbuffai.  "Non voglio farmi male di nuovo"

"Come posso affidarti di nuovo il mio cuore?" Chiesi impotente. Perché non importa quanto lo rivoglia indietro, non voglio che il mio cuore si spezzi ancora una volta. 

"Dammi una possibilità" Risposi. 

"Hai avuto la possibilità ma l'hai sprecata!" Sputai fuori. 

"Allora dammi una seconda possibilità," Pregò attirandomi ancora una volta.  "Per favore."  Lo fissai e volevo dire di no.  Ma prima che potessi dire qualcosa mi prese il viso e mi baciò sotto la pioggia.  Non era sensuale. Era dolce e pieno di tristezza. Iniziai a piangere non appena le nostre labbra si scontrono e non potei fare a meno di baciarlo di nuovo. E so che baciarlo di nuovo significa accettarlo nella mia vita ancora una volta.

Si allontanò Ti amo". 

"Io ti amo di più" Risposi, attirandolo ancora una volta nel bacio. Mi ha portò dentro la sua macchina e iniziò a guidare chissà dove. È così buio a quest'ora e non riuscì a capire dove stessimo andando. Tutto quello che so è che parcheggiò parcheggiò la macchina sul ciglio della strada vicino alla ringhiera di un ponte quando il temporale si è placò.

Mi spinse sul sedile posteriore mentre lui si mise sopra di me. Da lì capii cosa stesse succedendo nella sua mente. Mi tolse la camicia da notte iniziò a trascinare baci dalla mia mascella al collo e poi giù fino alla clavicola.

"Doyoung?" Chiamai il suo nome.  "Puoi promettermi un cosa?"  Si allontanò da me e mi guardò negli occhi con tanto amore. 

"Sì, tesoro?" Dio ... perché sono così innamorata lui. Sospirai. "Puoi promettermi che ... d'ora in poi, sarò l'unica ragazza che potrà fare queste cose con te?"

Mi baciò la fronte ed annuí dolcemente. "Te lo prometto" Sorrisi e sentii le lacrime rigarmi il viso, con i pollici me le asciugò. "Non piangere, amore mio"

Ci spogliammo l'uno l'altro. Mi legò le mani alla maniglia usando la cintura e mi scopò in quella posizione più e più volte. 

"Oh, Doyoung! "  Mi fece gemere e urlare il suo nome mentre mi scopava senza pietà. Era una delle cose che amo di lui. Il suo essere rude. Colpí la parte più profonda di me più volte e questo mi fece inarcare la schiena e alzare gli occhi al cielo. Continuavo a vedere le stelle mentre continuava a colpire il mio punto G.  Mi sembrava di essere al settimo cielo.  A parte il rumore della pioggia, i suoni di schiaffi sulla pelle e respiri pesanti, gemiti e urla riempirono la sua macchina. 

"Lascia che ti tocchi ..." dissi con voce ansimante. "Voglio toccarti, Doyoung." Mi sciolse velocemente i polsi e quando mi liberai dai miei vincoli feci subito scorrere le mani sulla sua schiena e sui suoi capelli.

Senti di star per arrivare al culmine ogni secondo che passava e so che anche lui era vicino. Non appena ebbi l'orgasmo si tirò fuori. Il suo liquido caldo era sulle mie cosce e gocciolava giù per le mie gambe. Ancora una volta non eravamo preparati e non avevamo protezione. Almeno l'ha tirato fuori. Chiusi gli occhi e ho riposai la schiena poiché mi sento affaticato dal sesso violento che abbiamo fatto. Mi  piantò un bacio dolce sulla fronte. 

"Ti amo tanto."

Rude Boy - Kim DoyoungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora