Capitolo 10

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-Divertente- le sorrido -Sei piuttosto arrogante, Sharon, ma non hai tutti i torti-

Scruta ogni angolo della mia faccia, con aria confusa.

-So benissimo di non aver nulla a che fare con questo ambiente e tantomeno con lo S.H.I.E.L.D... So anche di avere sedici anni ed un banale repertorio di esperienze, in confronto alle tue e a quelle di tutti coloro che stanno sopra di me. Proprio questo non mi permetterei mai di imporre ciò che penso.
Ma ti dirò di più, fai bene a dubitare di me! Dubita! Molti lo fanno già e ti confido che io per prima, mi metto spesso in discussione. Solo una cosa, però, ti chiedo: lasciami la possibilità di dimostrare che so cosa faccio e che non ho paura di rimboccarmi le maniche. Perchè l'unico motivo che mi spinge ad essere qui con te, oggi, è la necessità che sento di mettere a disposizione le mie risorse per uno scopo comune.
Sono poche, pochissime le cose di cui sono certa nella mia vita, Sharon, ma una di queste è che se davvero combattiamo per lo stesso ideale e per il raggiungimento dello stesso obbiettivo, allora vale la pena giocarsi il tutto per tutto.
Ecco cosa ci faccio qui.-

Qualche secondo di silenzio trascorre prima che io possa ricevere un riscontro, Sharon mi continua a fissare e Fury si sta tranquillamente preparando un altro scotch.
Ad un certo punto lui si risiede e sorseggia la sua bevanda. Guarda dritto verso Sharon, nel preciso istante nel quale lei lo ricambia -Te l'ho detto, Carter, parla poco lei-

Nat sorride persa nel vuoto -Ha familiarizzato con l'ambiente...- poi mi guarda soddisfatta

-Niente male, mi hai convinto- riprende Sharon dal nulla -Volevo semplicemente la conferma di ciò che si dice in giro su di te. Sembra vero.- fa una pausa, camminando attorno a me più e più volte -Ora capisco perchè piaci così tanto a Steve...- sorride -Sei identica a Peggy...-

Che? Cosa?
Sono scioccata, parecchio scioccata.
Io? Ma che...? Cosa?

-Non stupirti, è vero! Hai il suo stesso carisma. Non posso di certo negarlo, ne sono più che sicura! E poi, Steve me ne ha sempre parlato... di te...-

Non so spiegarmi il motivo esatto, ma sento di iniziare a sorridere come un'ebete. Letteralmente. Non riesco a rimanere seria. Penso di aver cambiato anche colorito. Non mi capitava da molto tempo.

Sharon sembra notarlo -Ahh bene, a quanto pare la cosa vale per tutte e tre, eh?! Il bene del mondo non è l'unico interesse che ci accomuna, sotto sotto.-

Scuoto la testa per riprendermi da questo stato di trans e tornare concentrata sulla missione -Hammer ci aspetta- cerco di non perdere le staffe -Data la vostra esperienza sul campo, direi che voi due avete il via libera di agire come meglio preferite nel prendergli informazioni. Io non avrei la minima idea di come fare- guardo sia Nat e Sharon, che Fury -Giusto?-

Lui si alza facendoci strada -Seguitemi, vi mostro dove potrete prendere le vostre attrezzature, d'ora in poi- apre l'ascensore D con il suo tesserino -L'ingresso è riservato agli agenti di livello nove e dieci, la Romanoff già lo sa, ma è meglio rinfrescare la memoria a tutte-

Noto che questo, a differenza dell'altro ascensore, presenta qualche tasto in più nel quadrante. Fury preme sul tasto "A" e con mia grande sorpresa, capisco che non è riferito ad un piano specifico, bensì ad una sezione dedicata al progetto"Avengers".
La cabina rimane infatti immobile, dandoci accesso però, ad un lato del piano "47" che altrimenti non sarebbe visibile.
Si aprono quindi le porte metalliche del lato opposto, rispetto a quelle che solitamente vengono utilizzate per entrate ed uscite dal mezzo.

Davanti agli occhi abbiamo un salone immenso, con qualsiasi tipo di arma ed attrezzatura mai vista prima d'ora, tantochè mi sorge spontaneo domandarmi il come una stanza simile possa passare inosservata agli occhi degli altri Agenti.

More Complicated | Morgan StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora