Capitolo 32

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23:00
Entriamo nel vivo della sparatoria.
Sam di tanto in tanto volta le spalle alle guardie, spiegando le ali metalliche per parare alcuni colpi di proiettile. Io invece, appena dietro di lui, libero il passaggio per farci guadagnare lentamente l'avanzata. Procediamo verso il centro della sala, obbligando i nemici a dividersi in due gruppi, ad occhio ne conterei una quindicina a destra e diciotto a sinistra. A differenza mia e di Sam però, ora loro sono completamente esposti, senza alcun riparo nei paraggi.
Con un'occhiata fugace intravedo anche lo scontro tra Steve e Sylvie, che si è spostato a lato della stessa sala creando un polverone sormontabile a quello già in corso da qualche minuto.
Proseguono i combattimenti e la musica me ne dà il ritmo giusto.
Grazie a degli ininterrotti spostamenti tra le macerie a terra, inizio a recuperare posizione. Opto per occuparmi del gruppo di destra, mentre Sam attacca le truppe rimanenti dall'alto, sorvolando con moti circolari sulle teste di tutti. La velocità con la quale devo monitorare ogni minimo movimento, ogni attacco, da qualsiasi direzione, è snervante. Non so più dove guardare, i nemici spuntano da tutte le parti. L'impugnatura della pistola si fa sempre più calda, i proiettili saltano in ogni dove e ad ogni sparo che effettuo, subisco un forte contraccolpo all'articolazione del polso. Sono spesso costretta, infatti, a compensare con il sostegno dell'altra mano, seppur la cosa mi limiti molto nella fluidità dei movimenti.

Tra i tre Avengers presenti, se così possiamo dire, sembrerei quella più presa. I miei compagni riescono sorprendentemente a trovare anche il tempo di scambiarsi qualche sguardo, tra un momento e l'altro. In tutta sincerità, non ho la più pallida idea di come ci riescano. Si lanciano in continuazione delle occhiate d'interesse, Sam in particolar modo, che attualmente sembra il più colpito
-Non se la cava male, la ragazzina eh!-

-Stark!- Steve mi si avvicina di qualche passo tra una ripresa e l'altra -Posso chiederti dove hai imparato ad armeggiare così?-

Sbuffo mezza risata -Conosceresti la risposta-

-Ah si?!- drizza la schiena -D'accordo allora- trovatosi un istante di tempo, mi lancia una seconda pisola -Hai due mani e due occhi, datti da fare-

-Dimentichi che di cognome non faccio Romanoff, Capitano!-

-La cosa non mi preoccupa affatto- sorride -Sai il fatto tuo anche tu...- lancia lo scudo verso di me, colpendo un uomo che si stava avvicinando alle mie spalle -Meno chiacchiere, resta concentrata-
Ma senti un po' questo!

Ora posso affermare con certezza di aver imparato, nella bellezza di quindici minuti, a sparare non solo con una, ma con ben due pistole in contemporanea! Incredibilmente adrenalinico, sebbene sia una delle cose più difficili che abbia mia fatto in vita.
Però non lo consiglio, ecco.
L'udito e i muscoli delle braccia hanno iniziato a risentirne già dopo pochissimi minuti.

-Ragazzi! Mi ricevete?- un'inaspettata interferenza di Natasha dai comandi generali del Compound -Ragazzi!!!-

Sam alle mie spalle -Forte e chiaro, Nat. Forte e chiaro- lui ed io continuiamo ad abbattere le guardie nemiche a suon di gomma antisommossa. Ne rimangono sempre meno, forse sei o sette.

Dei fruscii ci impediscono di sentire bene -Dovete...- un fischio fortissimo -...il prima possibile-

-Cosa?!- io e Steve in contemporanea -Natasha, non ti riceviamo-

-Siamo sotto attacco.-

-COSA?- questa volta gridiamo tutti e tre, distraendoci momentaneamente da ciò che eravamo intenti a fare

-L'HYDRA ci ha teso una trappola, la base è circondata da truppe ed elicotteri armati- uno scoppio in sottofondo -Lei è tra di loro, la variante di Loki è qui!-

More Complicated | Morgan StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora