Capitolo 19

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20:04
Varco la porta di casa accorgendomi di una stranezza: non c'è nessuno! O meglio, c'è solo Peter. È seduto sul divano, intento a fissare il nulla. Non si è nemmeno accorto del mio arrivo. Solitamente a quest'ora la casa è affollatissima, di norma siamo tutti pronti per cenare, a tavola o in cucina per trasportare le svariate piatanze. Ma ora no.

Sul bancone ci sono soltanto delle banconote.

Faccio un finto colpo di tosse per attirare la sua attenzione -Sono a casa!- mi dirigo verso di lui, che nell'immediato si riprende

-Ehi amore- mi lascia un bacio, accarezzandomi dolcemente la testa -Tutto bene? Aveva dimenticato qualcosa anche Chiara?-

Appoggio lo zaino sul lato del divano lì vicino -Tutto bene si... anche Chiara doveva passare da scuola. Te? Qui? Che succede? Dove sono tutti?- indico l'ambiente circostante

-Sono impeganti al momento, perciò nel frattempo noi possiamo ordinar...-

Storco il naso interrompendolo -A fare?-

-Questioni di lavoro.- sorride iniziando ad accompagnarmi verso la cucina -Qui ci sono i soldi che ci ha lasciato Tony per ordinare le pizze- sorride.

Capisco benissimo che vuole divagare, così pianto per bene i piedi a terra, bloccando anche il suo passo -Peter, cosa stanno facendo?-

Alza le mani -Ah non lo so- scuote il capo guardando il pavimento -Non saprei proprio. Sono in ferie, io-

-Ammetto di appartenere a quella branca di persone non brave a mentire- lo indico -Ma tu potresti portarne la bandiera-

-Sei simpatica stasera- mi spinge verso la cucina, poco più energicamente di prima -Allooooora- avanza oltre di me prendendo telefono e soldi -Io pensavo di ordinare una quattro stagioni...- inizia a cercare un numero

-Peter- afferro il suo braccio facendolo voltare verso di me -Peter non scherzo, dove sono gli altri? In missione? Hanno scoperto qualcosa? Guarda che se non me lo dici tu, mi costringi a scoprirlo da sola-

-...OH allora per te immagino una capricciosa!!!- trattiene una risatina

-Sarei io la simpatica, poi- sto cominciando a perdere la pazienza. Gli prendo il telefono dalle mani, riattaccando la chiamata alla pizzeria -Questo lo tengo io-

Lo vedo irrigidirsi improvvisamente -Se la metti così... io ti terrò qui- alza leggermente il mento guardandomi dall'alto -Intesi?-

-Intesi un corno, Parker- giro i tacchi incammiandomi verso il corridoio, forse so dove trovare il Team -F.R.I.D.A.Y. mi serve la posizione dei ragazzi-

-Chiedo scusa Signorina, ma è stata attivata la procedura di sicurezza dal Signor Stark- mi paralizzo sul posto, al centro della stanza.
Mi volto di scatto verso Peter.
È appoggiato al bancone della cucina con le braccia incrociate al petto ed un'espressione da vittorioso stampata sulle labbra.

Senza staccargli gli occhi di dosso, riprendo a parlare con l'assistente -Disattiva la procedura 17A-

-Accesso negato- mi risponde

-Rieffettua il login al server?!-

-Accesso negato-

Sbotto spalancando le braccia -NEGATO DA CHI?-

-Edward Anthony Stark-

Peter ride.
Lo fisso ancora più intensamente.
Mi fa pure il verso -Rieffettua il login- con linguaccia inclusa.
Ora come ora sfogherei tutta la mia rabbia sul suo corpicino. Volentieri proprio.

-Ok, li cercherò io- inizio a camminare verso il corridoio

-Devi solo provarci- solleva delicatamente la manica destra della sua felpa, fino al polso

More Complicated | Morgan StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora