Capitolo 17

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La situazione al Monopoly sta sfuggendo di mano, era iniziata anche tranquillamente, credevo fosse un'idea come un'altra per trascorrere del tempo insieme, per divertirci tutti... ma evidentemente credevo male. Ora è in corso un litigio tra Clint e Tony. Solito.

-RIDAMMI I MIEI VENTI DOLLARI, BASTARDO!- urla mio padre

-Certo che no! A quanto mi risulta sei in prigione per i prossimi due turni, Stark!- gli fa una pernacchia

-NON SCHERZO! Guarda che difficilmente chiamo qualcuno allo stesso modo di Rogers!!!-

Clint prosegue rispondendogli piuttosto pacatamente -Non mi interessa un bel nulla- alza la pedina di Ironman di mio padre, spostandola in prigione.

-Quello sarebbe il TUO posto, LADROOOO!-

-Ehi, sentite, perchè non ci diamo tutti una bella calmata!- Nat allontana le loro mani dal tabellone -Vi ricordo che è solo un gioco-

-Frega nulla, voglio vincere!- insiste Tony alzandosi -Non mi tiro mai indietro davanti ad una sfida onesta- raccoglie i dadi in modo aggressivo -Il problema è che il qui presente Robin Hood NON GIOCA ONESTO!- mischia i due cubetti nelle mani

Clint si avvicina a lui con aria infastidita -Come mi hai chiamato, uomo di latta?!-

-Lei vi ha chiesto di mantenere la calma- contesta Wanda supportando il precedente intervento di Natasha -Abbiamo ospiti speciali...- inclina la testa indicando rigidamente il divano -Meglio non sovraccaricare l'atmosfera di stress, grazie- spalanca gli occhi -Vorrei arrivarci, ai miei venti!-

Tutti ci voltiamo quindi verso il sofà, dove c'è Bruce impegnato a mantenere la calma -Ecco perchè ho scelto di non giocare! Scusatemi-

-MA non si preoccupi, Dottor Banner!- afferma Chiara in evidente ansia -Non ci offendiamo se decide di rimanere lì-

Anche Ned si aggrega -Si esatto, rimanga pure lì tranquillo a non fare nulla- gli fa cenno con le mani di stare tranquillo

-Guardate che non sono messo così male!- contesta lui sistemandosi gli occhiali sul naso

-SEEEEE- esclama Tony acutamente -In realtà la mia passione è vederlo diventare verde..!-

-Hai finito con quei dadi, Tony?!- Sam sembra essersi innervosito -Li scuoti da mezz'ora. Mi dà ai nervi quel rumore!-

-Ho quasi fatto- continua ancora per poco, giusto per proseguire ad infastidirlo, poi li lancia con gran classe. Si sporge sul tavolo per controllarne l'esito -AHHHHH- muove la sua pedina fuori dalla prigione -CHI RIDE ADESSO?- si sbottona la giacca con una mano -Tieni bimbo ragno- gli passa i due cubetti -Vediamo se riuscite a fare di meglio! Modestamente non mi ferma nessuno-

Il tutto è molto divertente.

Chiara ogni tanto, per placare gli animi accesi, se ne esce con -EHI BEI FUSTI, IL SOLE STA CALANDOOOOOHHH!-

Mia mamma ha perso la pazienza, rinunciando al gioco già dal primo turno.

Bucky, da troppo calmo che ci sembrava in un primo momento, si è infuriato lanciando la sua pedina contro il muro. Sosteneva che l'avessero modellato male -Non potete dire che sono così basso rispetto a Sam, dai! Guardatemi- confrontando costantemente la sua statuina con quella di Falcon.

Steve al momento è ancora alla casella numero "3", il più indietro, e sta commentando sottovoce la situazione assieme a me -Non credevo potesse diventare così pericoloso questo gioco ludico!-

-Non mi stupisco più di nulla- alzo le spalle stravaccandomi contro lo schienale della sedia.

Abbiamo impiegato ben tre ore per terminare la partita. TRE ORE del nostro preziosissimo tempo!

More Complicated | Morgan StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora