Capitolo 31

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Poi è successo tutto velocemente, in una millesima frazione di secondo mi sono ritrovata a terra. La nube verde creata dalla donna, prima mi colpisce facendomi sbattere contro la parete a qualche metro dalle mie spalle, poi mi scaraventa brutalmente a terra. Non sono riuscita a realizzare quanto accaduto, fino al momento in cui il dolore dovuto della caduta, ha iniziato a farsi sentire più acutamente. Ho incassato un colpo alla testa tanto forte da non permettermi stabilità nei movimenti. Fatico a rialzarmi, l'equilibrio mi viene meno.
La prima cosa che intravedo riaprendo gli occhi, è Strucker farsi spazio vicino a lei.

Si avvicina entraendo una pistola, sbocca la sicura e la punta contro di me -È un peccato, Stark. Iniziavo a reputarti un minimo tollerabile- preme il grilletto.
Il rumore che gli consegue, però, non corrisponde affatto a quello di un colpo di arma da fuoco, sembrerebbe invece la rottura di una finestra. Il suono di un vetro frantumato e di una vibrazione che taglia l'aria. Nel preciso istante in cui la figura metallica transita davanti ai miei occhi, intercetta i proiettili respingendoli indietro. Poi l'oggetto sbatte sul muro all'estrema destra e torna indietro, nelle mani di chi precedentemente l'aveva lanciato.
Steve.

I due, colti in un momento di sorpresa per il suo arrivo, mi permettono di recuperare, rialzarmi e contrattaccare. Con un calcio colpisco la pistola, allontanandola dalle mani di Strucker, mentre Steve è occupato e parare i colpi luminosi di Sylvie con lo scudo. L'arma vola fino all'inizio del corridoio, al fianco della porta blindata. Strucker tenta subito di riappropriarsene, concedendomi però il tempo necessario per far materializzare il propulsore sulla mano. Giunto vicino all'ingresso e, ripreso il controllo della sua posizione, si volta nuovamente verso di me, sferrando dei proiettili che per merito del pezzo di armatura, riesco a bloccare istantaneamente.

Dal piano inferiore si alzano delle grida, la sala deve sicuramente aver udito i colpi dei proiettili. Strucker si ferma un istante per ascoltarli, illuminato in volto da un pensiero e da un compiacimento a momenti inquietante. Gira la testa nella mia direzione, guardandomi negli occhi con un ghigno sulle labbra.

Scuoto leggermente la testa -No, non lo farai.-

Ride -Non io, perlomeno- estrae dalla tasca un comunicatore -A tutte le unità...- mi sorride -Aprite il fuoco.-

-NO!!!- concentro tutte le mia forze, la mia rabbia. Con mezzo salto in aria, arrivo a sferrargli un potentissimo calcio dritto al petto. Cade ad un paio di metri di distanza e, a causa del contraccolpo, si stende a terra faticando a respirare.

-Morgan!- Steve sembrerebbe in difficoltà -Sam è al piano di sotto, vai ad aiutarlo!- viene sollevato da terra e fatto sbattere contro una colonna. Si alza subito dopo, anche se un po' stordito -Vai! Ci penso io qui!-

Riprendono lo scontro, Steve combatte corpo a corpo o per mezzo dello scudo, mentre Sylvie scaglia potenti colpi di luminescenza verde, o attacca con una specie di spada. Com'è possibile che sia brava al punto tale da metterlo in difficoltà?! Avrà sicuramente un punto debole, ma conoscendola appena, non saprei formulare un'ipotesi sufficientemente valida. Se solo fossimo in grado di comparare i suoi poteri in un qualche modo, il tutto sarebbe molto più semplice e gestibile. Steve è di nuovo a terra, vicino allo scudo. Questa volta i suoi movimenti sono rallentati parecchio.

Inconsciamente, a causa della tensione in accumulo, devo aver fatto caricare il propulsore a pugno chiuso, fino al surriscaldamento del dispositivo. Quando, a causa dell'intensificazione del rumore, mi accorgo effettivamente di cosa stessi facendo, decido di intromettermi tra i due, posizionandomi faccia a faccia contro di lei. Prendo le difese di Steve, ancora a terra dietro di me, che cerca di riprendersi. Torno con lo sguardo su Sylvie, stringendo i denti
-Giù le mani-
La colpisco prima con un pugno in piena faccia, poi finalmente riesco a rilasciare il caricamento del propulsore, colpendola dritta alla pancia. Finisce sul fondo opposto della sala.

More Complicated | Morgan StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora