Gli occhi di Hermione si fecero enormi.
Ah, se Harry e Ron lo avessero sentito!
Non sapeva descrivere cosa stava provando in quel momento.Era forse una delle cose più belle che Draco le avesse mai detto, e certamente non aveva grande varietà di scelta; e trovarselo davanti così, rammaricato di aver pronunciato quelle poche e semplici parole, ma vagamente lieto della pura felicità che si poteva leggere sul volto di Hermione, la rendeva orgogliosa di lui.
Si, lui era il suo orgoglio.
E quando si sporse in avanti e lo baciò, parve che non ci fosse stato mai momento più perfetto per farlo. Si beò della sua stretta e delle sue labbra, della morbidezza dei suoi capelli, sfiorati con dita quasi tremanti, del calore che il suo corpo freddo sembrava sprigionarle contro la propria volontà.E quando lei fu soddisfatta, tentò di far separare le loro labbra, ma Draco continuava a stringerla forte; e così passarono altri istanti di piena estasi, colmati di languide carezze e baci lascivi, ma presto sentirono la necessità di allontanarsi al fine di affievolire la tentazione da cui entrambi, inaspettatamente, si sentirono dominati.
Ed Hermione, molto più di Draco, riteneva che quello non fosse il momento più opportuno per lasciarsi totalmente andare.
Nonostante ciò, rimase stretta a lui quasi involontariamente. Era piacevole essere abbracciata da Draco, essere cinta dalle sue braccia fin troppo protettive; era in quei momenti che davvero poteva sentirsi a casa, dove nessuno le avrebbe fatto del male, e mai avrebbe osato farlo.« E' stato bello ciò che hai detto » sussurrò.
Sentì Draco chinarsi sulla sua nuca e rispondere sui suoi capelli.
« Sì, ma non farci troppo l'abitudine » rispose, prevedibilmente, e Hermione sorrise.
« Non c'è pericolo ».
Cadde il silenzio; Hermione non aveva alcuna intenzione di staccarsi da lui. Draco sembrava sorpreso da lei più di quanto lo fosse mai stato. In due giorni l'aveva vista come non gli si era mai mostrata: arrendevole e poi caparbia, interessata e poi indifferente, orgogliosa e poi umile.
C'era da ammettere che non lo aveva mai abbracciato in quel modo, né si era mostrata desiderosa di un contatto con lui come in quel momento.
Era dolce, pensò Draco.
Stucchevole, gli suggerì l'amarezza dentro di lui.
Forse troppo.« Non per rovinare un momento così sentimentale... »
Dal suo tono, però, era quanto mai evidente che intendesse proprio farlo.
« Ah, Malfoy. - Sibilò Hermione, guardandolo con dispetto. - Sei una completa disgrazia ».
« Così va meglio, grazie ».
« Dico sul serio. Sembri allergico a qualsiasi cosa sia anche solo lontanamente romantica, e soffri nel dimostrare del bene a qualcuno. Questo era un bel momento, e tu ovviamente l'hai rovinato. Fa niente, cercherò di rimuovere la parte in cui sei stato te stesso ».
Sogghignando, Draco le scoccò a fatica un bacio sulla guancia e si lasciò spingere via da Hermione, che però era divertita. In certe cose aveva sempre saputo accontentarsi, e sapeva bene qual'era il limite che Draco si era posto con lei. Non aveva alcuna intenzione di forzarlo a spingersi più in là.
« Credo che sia meglio cominciare l'allenamento » disse Hermione.
Draco annuì, e nonostante il bel momento appena trascorso, assunse un'aria molto pratica. I suoi occhi indagarono la stanza e sembrava perso in pensieri non attinenti alle sue parole. Probabilmente aveva bisogno di riordinare le idee.
STAI LEGGENDO
Vampires ~ Incubus & Succubus [ Dramione]
Fanfiction**La storia si svolge durante il settimo anno** « Ma quelli... non sono Draco Malfoy e Hermione Granger? » « Sì ». « Perché si tengono per mano? Insomma... non staranno insieme? » « Esatto. Da tanto tempo ormai ». « Da quando? » « Da quel giorno...