Voldemort rimase assorto per un momento, dopodiché scosse il capo quasi con irritazione.
Quello era soltanto il passato.
Guardò Nagini, che giaceva ancora immobile nella cesta di legno sotto di sé.
Lei era il suo futuro.
« Mezzosangue, tocca a te ».
Hermione alzò gli occhi dal suo libro. Draco stava di fronte a lei, al di là del soppalco, con il suo solito viso inespressivo che non lasciava spazio a neanche il più effimero dei sentimenti. La ragazza appoggiò di nuovo il volume sul tavolo accanto, che aveva utilizzato al fine di distrarsi, e tornò poi a guardare il Vampiro senza rispondere.
« Torno al castello. - annunciò lui, le gambe appena distanziate tra di loro e le mani affondate nelle tasche dei pantaloni - Fai attenzione lungo la strada».
Hermione si accigliò per un attimo, alzandosi.
« Non mi aspetti? » disse caustica, ma lui si era già voltato con il viso appena inclinato per poterla guardare.
« No. Non credo che dopo avrai molta voglia di vedermi ».
Il suo tono era stato incolore, ma la ragazza riuscì a carpirvi una debole nota di sarcasmo. Spiazzata da quelle parole, lo vide lasciare la fortezza con una strana emozione che si agitava dentro al suo petto.
Se ne era andato.
Prese a camminare in direzione dello studio di Harmon con il cuore in gola, le gambe che facevano fatica a fare un passo dietro l'altro. Non c'era nessun altro con lei, adesso, eppure non riusciva a scollarsi di dosso la sensazione di essere in qualche modo spiata.
Non è vero, si disse con sicurezza. Sei soltanto nervosa.
Era incredibile che finalmente, dopo giorni trascorsi nel dubbio più atroce, avrebbe scoperto in cosa consistesse il Legame d'Anima, e ancora non le sembrava reale il fatto che la verità si facesse più vicina a ogni passo. Raggiunse la porta bluastra di Harmon sentendosi quindi emozionata, anche se il suo sguardo impassibile dimostrava tutt'altro. Deglutì prima di bussare, ed espirò proprio mentre la voce di Harmon la invitava a entrare dall'interno.
Hermione ruotò il pomello bronzeo della maniglia con mano quasi tremante, e richiuse la porta dietro le spalle con una espressione che trasudava quasi incertezza.
Ma una volta ritrovata in quella stanza, chiara e soleggiata contro le sue previsioni, con i forti raggi di luce che penetravano dalle finestre le cui tende erano state portate ai lati, si sentì improvvisamente più tranquilla. Harmon la guardava dalla sua scrivania con una certa intensità, e con un cenno lieve del capo le indicò la sedia di fronte a essa.
La Vampira vi prese posto con la gola completamente serrata. Aveva a disposizione tutte le risposte di cui aveva bisogno; sarebbe bastato soltanto chiedere, eppure le sembrava sciocco farlo. Harmon avrebbe saputo perfettamente come iniziare, quindi non ci sarebbe stato motivo di preoccuparsi.
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Vampires ~ Incubus & Succubus [ Dramione]
Fanfiction**La storia si svolge durante il settimo anno** « Ma quelli... non sono Draco Malfoy e Hermione Granger? » « Sì ». « Perché si tengono per mano? Insomma... non staranno insieme? » « Esatto. Da tanto tempo ormai ». « Da quando? » « Da quel giorno...