Capitolo 2

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Quella fu la settimana più dolorosa di tutta la mia vita. La maledizione Cruciatus sarebbe stata preferibile, di gran lunga.
E la cosa più strana è che non riesco a ricordare altro, se non... dolore. Dolore, e basta. Sentivo le pieghe delle lenzuola sotto di me, tra le mie dita diventate indolenti a tutto quanto, e le mie urla che riempivano la stanza.
Non mi chiesi perché nessuno fosse venuto ancora a salvarmi, o perché fossi ancora lì. Non avevo semplicemente la forza per farlo, non ero cosciente. Non capivo niente.
Non sentivo altri rumori oltre ai miei, altre voci oltre alla mia. Solo una.
A volte pensavo che Draco era lì. Mi sembrava di sentirlo dirmi di stare calma, ma non ne sono sicura, forse sognavo. O mi convincevo di stare sognando.
Mi sentivo infuocare dentro, come se stessi bruciando viva. Come se la mia pelle si stesse bruciando, e consumando in una lenta agonia che non avrebbe mai avuto fine. Desiderai la morte, per la prima volta, perché io non avevo fatto niente per meritarmi quella sofferenza... ma sapevo di non poter uccidermi. Come avrei potuto farlo, straziata dal dolore?

E il settimo giorno finì tutto, lentamente, com'era cominciato.
Lì, ancora distesa su quel letto, non mi accorsi di stare riprendendo il senno. Il silenzio intorno a me poteva essere solo la prova che alla fine ero morta, che finalmente avevo trovato pace. Ma poi cominciai a muovermi, e capii che non era così.
Ero viva. Aprii gli occhi, trepidante, avendo paura a scoprire cosa avrei visto.
Non ero più sommersa dall'oscurità. Le torce sui muri della camera erano accese, facendo brillare al loro interno lo stesso fuoco verde che avevo già visto. E io riuscii a guardarmi le dita.
Erano... bianche. Erano lunghe e affusolate, di certo non le mie mani. Perché erano cambiate, perché erano così spettrali?
Divorata da una strana sensazione, mi alzai di scatto, così veloce da sorprendere persino me stessa, e corsi al primo specchio a parete che vidi.
Mi ci misi davanti, fissandomi... e i miei occhi sgranarono.
Non c'ero. Nello specchio non c'era niente.
Mi venne voglia di piangere, ma in qualche modo scoprii di non riuscirci. Continuai a guardare, immobile, sperando che prima o poi fossi apparsa, ma lo specchio continuava a riflettere tutto... tranne me.
Cosa mi era successo? Non... non esistevo più?
Diedi le spalle allo specchio, notando la porta dietro di me. Mi ci lanciai, cercando di aprirla... ma era chiusa a chiave dall'esterno.
Distrutta, non sapendo cosa pensare, mi ridistesi sul letto... aspettando qualcosa, qualunque cosa, che mi avesse veramente salvata.

Draco scese fino al suo dormitorio, con la borsa dei libri che sbatacchiava a suo fianco.
Chissà se alla fine la Mezzosangue si era svegliata. Quello era l'ultimo giorno, lui lo sapeva bene... e presto avrebbe dovuto darsi da fare anche per lei.
Scese le scale, pensieroso, arrivando davanti alla sua camera, e attese un momento.
Da dentro non provenivano rumori. Bene, a quanto pare aveva smesso di urlare... forse si era davvero svegliata.
E, estraendo la bacchetta ed entrando, scoprì che era così.
Hermione Granger giaceva sul letto, raggomitolata su se stessa, ancora nuda. Lo stava fissando già da prima che fosse entrato.

« Che cosa mi hai fatto? » disse Hermione.
La sua voce era in qualche modo carica d'odio, e Draco ghignò appena, lasciando la borsa sul letto.

« Te l'ho detto Granger, mi sono lasciato trasportare. Ma ora puoi tornartene dai tuoi amichetti, qui dentro non ci fai più niente ».

Hermione spalancò di nuovo gli occhi, e con un'improvvisa agilità, gli arrivò davanti minacciosa. Draco, che se lo era aspettato, rimase immobile a guardarla.

« Ti sei lasciato trasportare?- ringhiò lei, in un tono che trasudava disprezzo da tutti i pori- Cosa mi hai fatto? Dimmi ogni cosa, voglio sapere cosa diavolo sono diventata, e se non mi rispondi... »

« Calma, Granger- fece lui stufo- mandi un brutto odore quando ti arrabbi ».

« Vai al diavolo! » gli urlò lei a un dito dalla faccia, per poi voltarsi indietro e sentire gli occhi bruciare.

Vampires ~ Incubus & Succubus [ Dramione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora