Vampires ~ Incubus & Succubus [ Dramione]

Capitolo 9

Video Del Capitolo: Draco + Hermione • Fall back in love eventually

 

Ero di nuovo al lago.

Non ero riuscita a farne a meno. Dovevo stare sola, dovevo riflettere, pensare.
Il sole tiepido del pomeriggio mi sfiorava con delicatezza, creando deboli ombre mentre investiva gli alberi nella radura dietro di me.

I miei capelli si muovevano appena ogni pochi istanti, cullati dal vento un po' fiacco che sospirava ad Hogwarts. Era stata una mattinata decisamente usuale.

Avevo evitato i miei migliori amici, mi ero fatta in quattro per risultare la prima della classe, e avevo tenuto tutti alla larga.

Draco, quel giorno, non lo avevo visto.

Ma le sue dannate parole continuavano a rimbombarmi nella mente rendendomi una sorta di paranoica.
E una domanda mi sfiorava la mente ogni pochi secondi.

Perché lui mi odiava?

Non avrei dovuto odiarlo io, per ciò che mi aveva fatto?

Mi aveva praticamente condannata, destinata ad un futuro che non avevo scelto. Ero io la vittima, vero?

Non ne ero più così sicura.

Tra me e lui era tutto così... strano. Quasi sovrannaturale.
Respirai. Mi era sempre piaciuto l'odore del lago, anche quando ero un'umana. Spesso, insieme a Harry e Ron, ero venuta su questa stessa sponda a fare i compiti...

Rimasi assorta per un attimo, rievocando malinconicamente quei ricordi, ma un altro profumo mi colpì... all'improvviso. Ed io tremai tutta.

Da quanto non mi nutrivo? Non ci avevo più pensato. E in quel momento ne sentii la necessità, il disperato bisogno... di sangue. O qualcosa di più.

Mi alzai di scatto, guardando gli alberi dietro di me.

Non sentivo i suoi passi, ma sapevo che c'era qualcuno. Assottigliai gli occhi, scrutando con attenzione in mezzo alla radura... e finalmente lo individuai.

Era uno studente, che non conoscevo... forse era del sesto o del settimo anno. Stava risalendo la collina, diretto verso il castello.

Mi precipitai dietro di lui, correndo senza neanche muovere un filo d'erba. La mia agilità era davvero straordinaria, quando c'era da cacciare. Mi sentivo una predatrice, come un abile gatto che studia la vittima prima di avventarsi con maestria su di essa.

Ma io non avrei avuto tempo per studiarla. No, avrei fatto in fretta... sferrando il colpo letale all'improvviso, più veloce e invisibile del vento stesso.

Non era ancora uscito sulla via principale... con un po' di fortuna lo avrei raggiunto.
E in pochi secondi mi trovai dietro di lui, che camminava lento senza essersi accorto di me. Era il momento...
Eccitata, mi avventai su di lui, atterrandolo. Ma non fui l'unica.

« Ehi, cazzo, levati di torno! »

« Vattene, c'ero prima io! » ribadii infuriata, scollandomi Draco di dosso mentre il ragazzo ci guardava sbigottiti.

« E tu dormi! » gli sibilò Draco, e con mia grande irritazione lo morse appena sul collo con uno scatto, facendolo accasciare a terra.

Ero a dir poco furibonda.