chapter 10.

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bakugou's pov

È passata più di una giornata e mezzo da quando (y/n) ha avuto la crisi e nessuno mi permette di avvicinarmi a lui.
E per nessuno intendo occhi da procione, che non si è ancora scollata da quando lo hanno portato da Recovery Girl.

Non che io mi voglia avvicinare a (y/n) per fare chissà quale cattiva cosa, vorrei seriamente scusarmi siccome mi rendo conto che è colpa mia ciò che è successo, ma se non mi permettono di scusarmi come posso smettere di tormentarmi la sera sapendo che è già la seconda persona che ho quasi portato alla morte?

"dai Bakubro vieni, ti preparo il pranzo. Non hai fame?" mi chiede Kirishima mentre fisso il mio quaderno senza scriverci niente dentro.

Annuisco semplicemente e lui si alza, così mi alzo anch'io e ci avviamo verso la cucina, dove c'è un gruppetto di persone della nostra classe che si bisbigliano qualcosa tra di loro.
So già di cosa stanno parlando: da quando è successo quello che è successo tutti mi parlano alle spalle.
Divertente no?

La cosa davvero divertente però è che (y/n) ha deciso di non dire a nessuno il motivo per cui abbiamo litigato, quindi vuol dire che non ha nemmeno fatto coming out con nessuno, quindi di conseguenza sono loro quelli che lo stanno facendo stare peggio.
Ma il mostro sono io.

Quando mi avvicino al fornello con Kirishima tutti smettono improvvisamente mi mormorare e mi viene da ridere per quanto siano ingenui a pensare che non sappia di cosa parlano.
Il rosso si mette a prepare qualcosa da mangiare, sinceramente non ho voglia di preoccuparmi di cosa stia facendo siccome non ho fame, ma non mi piace stare da solo quando una classe intera mi odia a morte.

"senti Bakugou, se non mangi nemmeno oggi ti farò mangiare con la forza chiaro? Sono già tre giorni che salti pasti." dice Kirishima dopo qualche secondo che mi sono seduto al bancone.

"mangio stasera, adesso non ho fame.. i pettegolezzi mi chiudono lo stomaco sai?" dico facendo una risatina priva di divertimento.

"basta che almeno oggi fai un pasto serio, odio vederti stare così." dice abbassando la voce, poi si gira e continua a prepararsi il pranzo.

Tempo cinque minuti e sento un sospiro provenire da tutti quelli che prima stavano sparlando di me così mi giro verso l'ingresso della cucina e vedo (y/n) in tutta la sua bellezza, con al suo fianco Mina che gli racconta qualcosa.

Quando anche lui sente i sospiri dei nostri compagni si gira verso di me e per qualche secondo ci fissiamo intensamente negli occhi, poi non reggo più e scendo dalla sedia su cui ero seduto e mi avvicino a (y/n), lo prendo per mano e lo porto in corridoio, lontano dagli sguardi di tutti e soprattutto lontano da Mina.

Appena sono sicuro che nessuno ci possa vedere o sentire gli lascio la mano e mi allontano di qualche centimetro da lui, per lasciargli il suo spazio ma senza permettergli di scappare ancora da me.

"senti, non sei obbligato a rispondermi o anche solo guardarmi, se ti faccio schifo lo capisco, anch'io mi faccio schifo per quello che ho fatto.. appunto per questo volevo scusarmi. Non intendevo davvero quello che ho detto, ho solo pensato alla cosa più cattiva che potessi dire e l'ho sparata fuori senza nemmeno pensare alle conseguenze. Non penso davvero che tu finga di essere chi non sei, anzi.. sono il primo a supportarti, ma non ci ho più visto quando hai tirato in mezzo il mio ego perché è quello per cui tutti mi giudicano e non volevo che anche tu mi vedessi come mi vedono gli altri. Mi dispiace. Spero davvero di potermi fare perdonare, fa schifo non poter scherzare con te e sentirmi insultare come prima cosa al mattino. Scusami, mi dispiace davvero tanto." dico a voce abbastanza bassa ma facendomi comunque sentire.

trust me.|bakugou x ftm!readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora