special 1.

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hanahaki disease: unrequited love.
(y/n)'a pov

Se mi avessero mai chiesto se credessi nell'amore avrei risposto negativamente.
O meglio, avrei semplicemente detto che non avendolo mai provato non posso sapere se sia vero per me oppure no.

È difficile farmi provare emozioni forti, siccome i miei genitori mi hanno cresciuto apatico e insensibile.
Loro dicono che le persone non mostrano le emozioni e fingono la loro felicità.
E io sono cresciuto con questa convinzione, con l'idea che non potessi permettere di piangere o di ridere.

Non ho mai avuto troppi amici, il giusto indispensabile per non sentirmi solo, ma secondo mia madre e mio padre gli amici erano solo una distrazione e che io dovevo impegnarmi nella scuola.
Non mi hanno mai fatto avere una vita facile, possiamo dire.

Mi hanno iscritto in una scuola superiore privata, chiamata UA, la scuola migliore in tutto lo stato.
E si aspettino che superi ogni semestre con il massimo dei voti, cosa che fino al quarto mese di scuola sono riuscito a fare.

Da poco ho scoperto una nuova emozione, un'emozione strana e mai provata fino ad ora: l'amore.
O almeno, quello che credo sia amore.

Nella mia classe siamo venti alunni, e uno di questi mi ha colpito particolarmente: biondo cenere, occhi rosso cremisi, un perenne broncio arrabbiato al posto delle labbra.
È abbastanza alto, un corpo scolpito ma senza esagerare e dei capelli che ricordano delle esplosioni.
È bellissimo, e lo penso dal primo secondo che ho posato i miei occhi su di lui.

Però lui è antipatico, scontroso, perennemente incazzato e brutalmente sincero: se c'è un modo per ferirti, lo troverà e lo userà contro di te a suo piacimento.

Io non gli vado molto a genio, mi tratta spesso male e quando non lo fa mi tratta come se fossi un bambolotto di pezza che si può stuzzicare come si pare.
Io non gli do corda e anzi faccio finta che non esista nemmeno, ma sembra farlo arrabbiare vedere che non reagisco alle sue provocazioni.

Eppure, nonostante il carattere discutibile e il rapporto che c'è tra di noi, credo di essere ceduto a quello strano sentimento che ti fa sentire le gambe molli e le farfalle nello stomaco.

Non che io abbia nessuno dei "sintomi" di questo sentimento, però sento il cuore battermi forte nel petto quando stiamo parlando, e se lo vedo particolarmente bello sento le guance arrossarsi.

In realtà ho capito di essere innamorato di lui da un altro sintomo, uno più realistico e estremamente doloroso: quando tossisco vomito sangue e petali.

La malattia si chiama "Hanahaki" e consiste in questa radice che si impianta nei polmoni di una persona innamorata di qualcuno che però non ricambia e continua a crescere finché non viene ricambiato il sentimento.
Se il sentimento non fosse ricambiato vi è una procedura medica che può rimuovere chirurgicamente le radici e salvare il malato, ma rimuovendo i fiori verranno anche estirpati i sentimenti che il malato prova e in futuro non potrà mai più amare.
Se non ci si cura si muore.

Ho iniziato a vomitare questi petali da circa tre settimane, e ho letto che la malattia può durare dalle due settimane ai tre mesi, quindi ogni giorno può essere il mio ultimo giorno, ma ho paura a fare qualcosa: non voglio operarmi, voglio poter ancora amare nella vita qualcuno che non sia Bakugou, ma al tempo stesso non posso chiede al biondo se mi ama, siccome è fidanzato da due mesi con un nostro compagno, Kirishima.

trust me.|bakugou x ftm!readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora