Capitolo 44

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Pov Noemi

È il giorno del compleanno di Alex. Quando Niccolò mi ha riportato a casa non ha detto a nessuno di quello che è  veramente successo, ce la siamo sbrigata solo noi due.

Con Alessandro ho sistemato e anche con Elia abbiamo fatto pace ora manca solo Derek. In questi cinque giorni ho fatto casa-scuola, scuola-Derek-casa ovviamente a casa di Derek ci andavo per chiedergli scusa e per spiegargli ma la prima volta mi ha sbattuto la porta in faccia, e le altre volte fingeva di non esserci oppure mi apriva sua mamma mortificandosi per il comportamento del figlio. Me lo sono meritata, non devo comportarmi come una bambina ogni volta che mi arrabbio, ho diciassette anni non sette.

Oggi ci sono un paio di colleghi di Ale, il sergente con il suo ragazzo, Niccolò ha invitato una dottoressa che secondo me si stanno frequentando, si chiama Natasha. C'è Derek con Melissa e basta in totale siamo quindici perché al dolce si aggiungerà anche Jessica.

Io e mia zia stiamo cucinando la pasta per tutti invece gli altri stanno preparando o la tavola o la carne. Oggi per fortuna è bello e c'è il sole quindi ci siamo messi nella selleria l'abbiamo lavata e tolto tutte le selle per questo ci sta un bel tavolo. Entra Derek in cucina e come ormai capita da una settimana mi ignora.

“Miranda dove sono i piatti?”

“Sul tavolo in sala da pranzo”

“Derek ti posso parlare?” lui se ne va in sala da pranzo senza dire niente

“Che cos'è successo?” mi chiede mia zia appena esce dalla cucina il mio ragazzo credo.

“Ho fatto una cazzata ecco cosa?”

“Mi dici cosa hai fatto?”

“Preferirei di no”

“Sai Noemi un consiglio spassionato, tu sei testarda lui è testardo, ma di una cosa sono certa non lo sai neanche tu e non la sa neanche lui ma vi amate come Louis ama Harry, Damon ama Elena oppure come Magnus ama Alec un amore così fa paura, ti consuma ma troverà sempre un modo per stare uniti, e togliti quel sorrisetto dalla faccia ma tu e Jess mi avete contagiato con la vostra mania delle serie tv”

“No, io in realtà stavo pensando che hai usato come primo esempio Harry e Louis e sono veramente orgogliosa di te”

“Tu mi hai contagiata stammi lontana” scoppiamo a ridere, è bello avere un rapporto sano con mia zia, lo stesso che vorrei avere con mia madre.

Quando la pasta è pronta la serviamo in tavola iniziamo a mangiare prima la pasta e poi passiamo alla carne stiamo fino alle due a tavola, ho parlato con il sergente e il suo ragazzo, mi sono divertita molto ovviamente non sono mancate sguardi con Derek sia da parte mia ma anche da parte sua.

“Noemi vieni ad aiutarmi con la torta” mi chiede Alex.

“Certo” lui prende la torta e io prendo lo spumante, i nonni ci hanno mandato un paio di bottiglie dall'Italia. Verso lo spumante a tutti.

“Fermo” urlo

“Cosa c'è Noemi?”

“Alex discorso, discorso” inizio e gli altri mi seguono

“Ok va bene va bene però ora basta” ci ammutoliamo tutti e ascoltiamo il discorso

“Innanzitutto vorrei ringraziare quella disgraziata di Noemi che sa quanto detesto essere al centro dell'attenzione, poi vorrei dire che si compio ventotto anni ma come età di responsabilità ne avrò sempre diciassette" c'è una piccola risata generale

"Ovviamente si scherza, forse, eccomi qui un altro anno che mi sopportate e sinceramente non so come fate dato che a volte non mi sopporto  nemmeno io.. ma ci sono due persone che vorrei ringraziare. La prima è mia mamma che lo so quanto ti pesa avere un figlio soldato, soprattutto ora che andrò in luogo di guerra, e mi dispiace perché so che quando sono in missione preghi sempre lo zio che torni vivo, non te l'ho mai detto ma ti voglio bene e spero che un giorno avrai un piccolo Alessandro che ti giri per casa e ti faccia dannare come io ho fatto con te. Con la tua pazienza santa mi hai cresciuto e fatto diventare l'uomo che sono ora quindi grazie di esistere." a quelle parole mia zia si alza e va ad abbracciare suo figlio.

Succede tutto per una ragioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora