Capitolo 29

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Pov Alessandro

Mi sveglio con Elia che urla i nostro nomi per tutta la casa e ora che vuole questo, si che come risveglio è più traumatico di quello dell'esercito be' che mi aspettavo.

"Zitto coglione sono le nove lasciami dormire" questo è Niccolò il dormiglione della famiglia mi erano mancati molto.

“Che c'è?” chiede nostro padre.

“Noemi, non è tornata a casa sta notte ho chiamato sia Derek che Jessica e non sanno dove sia. Che facciamo?” come Noemi non è tornata a casa, la mia mente da soldato si mette subito in moto sono stato addestrato per delle missioni di salvataggio quindi so esattamente come fare.

"Ok famiglia tutti giù in cucina" urlo appena arriviamo in cucina sento mia madre dire

"Una mandria di manzi avrebbe fatto meno rumore"

“Si va be' dobbiamo aspettare ventiquattr'ore per denunciare la scomparsa quindi nel frattempo la cerchiamo noi” spiego.

Io insieme a Noemi siamo gli unici che sanno come gestire situazione del genere, gli altri della famiglia vanno subito nel panico, non hanno il sangue freddo come c'è l'abbiamo noi a meno che non siamo a lavoro allora quello è un altro discorso.

Inizio subito a impartire ordini a destra e a sinistra devo tenerli calmi.

“Papà prendi una mappa della zona. Mamma prendi sei radio. Ci dividiamo in tre gruppi da due, mamma con Niccolò, papà con Andrea e io con Elia. Niccolò tu e mamma dovete fare la zone che va dalla campagna alla città. Andrea tu e papà dovete fare la zona da qua al fiume. Elio ed io facciamo la zona del bosco, Andrea chiama il ragazzo di ieri e dilli di venire qua immediatamente, se nel caso Noemi tornasse  a casa ci deve avvisare subito. Andremo con i cavalli, prendete imbrago, corda, Kit del pronto soccorso, coperte. La temperatura è scesa sta notte potrebbe essere in ipotermia, e qualcosa di caldo. Niccolò tu avvisa l'ospedale dilli che Noemi è scomparsa e potrebbe essere in ipotermia che si tengano pronti spiegali anche che non sappiamo dove sia. Mamma Elia prendete due magliette di Noemi noi useremo i cani perché abbiamo un'area più vasta da controllare ogni mezz'ora dovete dire se avete trovato qualcosa sono stato chiaro?” finisco e vedo che non si muovono, perchè non si muovono.

“Dai su forza ogni minuto conta” sello tutti i cavalli e partiamo ho lasciato un foglio per il ragazzo di ieri con scritto cosa deve fare la stiamo cercando da ormai tre ore e mezza ma di lei nessuna traccia dove può essere.

“Secondo te la troviamo?”

“Ovvio” sono le uniche  parole che ci siamo detti io ed Elia per tutte le durata delle ricerche dopo altre due ore di ricerche vane vedo un piccolo segno che potrebbe essere lei.

“Elia guarda questo è sangue” merda è ferita di sicuro o la testa o l'addome non possono essere braccia o gambe perchè se no ci sarebbero dei segni di sangue anche sulle piante qui vicine

“Secondo te è di Noemi?”

“Probabile”

“Ma”

“Shhh! Questo è Rex” corriamo per cinque minuti e la scena che mi trovo davanti e da far raggelare il sangue.

Mi trovo Rex che abbia contro un cavallo nero impazzito e dietro di lui una persona. Quella persona è Noemi non da segni di vita non riesco neanche a vedere se respira vedo solo una pozza più scura intorno alla sua testa magari è fango, si fango mischiato a sangue purtroppo si nota che è bianca come un cadavere.

“Questo è Windstorm”

“Perfetto, avvisa gli altri che l'abbiamo trovata e che abbiamo un enorme problema con un cavallo imbizzarrito io intanto telefono all'ospedale” dopo aver mandato le coordinate all'ospedale, prendo una corda e cerco di legare il cavallo da qualche parte dato che non ci fa avvicinare a Noemi. Dopo cinque minuti abbondanti riesco a legarlo all'albero e corro subito da Noemi sento il battito c'è ma è debolissimo.

Merda anche il respiro e debole, in più è congelata, prendo le coperte e cerco di scaldarla il più possibile, le faccio bere il the caldo sperando che si riprenda anche solo un po' non dico che si risveglia ma purtroppo con il temporale e la notte la temperatura è scesa e di tanto le faccio bere tutti e due i thermos di the, per fortuna arriva l'elisoccorso.

“Cosa abbiamo qua?”

“Femmina diciassette anni, commozione celebrare, avanzato stato di ipotermia, somministrato due litri di the caldo, polso e respiro debole, non si sa da quanto è svenuta, è scappata ieri pomeriggio l'abbiamo trovata venti minuti fa, è allergica al paracetamolo”

“Ma questa è Noemi”

“Si la conosce?”

“E in ospedale da noi un giorno sì e l'altro pure, purtroppo non può salire con noi"

“Si li so tranquilla” prendono Noemi e la portano nell'elisoccorso.

“Elia ora torniamo a casa ci cambiamo e poi andiamo in ospedale” prendiamo il cavallo non mi ricordo come si chiama ci mettiamo un sacco a tornare a casa con il cavallo che scalcia si imbizzarrisce sembra impazzito mi chiedo come faccia Noemi a cavalcarlo.

Finalmente dopo due ore e mezza siamo a casa gli altri sono già tutti in ospedale. Sistemiamo i cavalli, mettiamo Windstorm nel recinto di isolamento dato che per il box è troppo agitato, ci facciamo una doccia e poi corriamo in ospedale.

Appena arriviamo cerchiamo subito i ragazzi, li troviamo sono distrutti sono le cinque siamo in piedi dalle sette nessuno di noi ha mangiato per cercare Noemi e ora non si sa se è in sala operatoria, se si è ripresa dall'ipotermia non si sa niente di niente.

Niccolò e distrutto e rannicchiato con le spalle al muro e la testa fra le braccia sembra che dorma.

Andrea sta facendo avanti e indietro per la sala d'aspetto, Elia si è seduto è sta piangendo è lui quello più legato a Noemi.

Papà sta abbracciando la mamma che sembra non smetta di piangere, il ragazzo di ieri è seduto su una sieda a guardare fisso come un cane da guardia la porta da cui escono i medici per dare le notizie ai famigliari e io vado a prendere qualcosa da mangiare, io in situazioni come questa mi viene una fame da lupi.

Succede tutto per una ragioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora