Capitolo 23

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Pov Noemi

Torniamo a casa prima che faccia buio. Andrea e Derek vanno a prendere la cena al Mc.

“Era ora ci avete messo un eternità”

“Il Mc più vicino è a tre quarti d'ora da qui stupida”

“Be' io ho fame e ci avete messo tanto”

“Ok prima che vi scannate andiamo a mangiare” prendiamo le cose e andiamo a mangiare.

“Domani possiamo andare a mangiare in spiaggia” propone Elia

“Ti correggo domani si fa una giornata in spiaggia i cavalli hanno da mangiare e domani passiamo la giornata in spiaggia perché domani voglio surfare” rispondo io.

“Ok però le tavole dove sono?”

“Su in soffitta anzi dopo ricordiamoci di prenderle e metterle all'aria aperta”

“Derek tu sai surfare vero?”

“Onestamente no e non voglio imparare”

“Ok come vuoi tu” e la conversazione finisce li.

Parliamo d'altro dopo mangiato Niccolò, Elia ed io andiamo in soffitta a prendere le tavole e ne prendiamo una in più nel caso Derek vogli provare, mentre gli altri due sperperano e lavano i piatti.

“Ci guardiamo un po' la TV?” propone Niccolò e tutti acconsentiamo dopo cinque minuti che faccio zapping mi fermo su un canale e vedo che fanno Harry Potter e il calice di fuoco

“Ok ci guardiamo questo” e sento un no generale da parte dei miei cugini e quello che teoricamente è mio fratello mentre Dereck è dalla mia parte. Quando finisce sveglio tutti i ragazzi e saliamo in camere.

Mi sveglio di soprassalto tutta sudata e con le lacrime agli occhi.

Vado in bagno per rinfrescarmi e vedere se con un po' d'acqua mi calmo, ritorno in camera e  cerco di dormire dopo un po' non riesco a prendere sonno vado giù apro la porta e vado da Windstorm ho bisogno di lui non è la prima volta che faccio un incubo e vado sempre da lui per calmarmi oppure mangio.

“Hey ciao bello, come va?” a quella domanda sbuffa come per dire tutto bene tu? “Mica tanto ho fatto lo stesso incubo di cinque/sei giorni fa” a quelle parole si butta per terra come per dire stai un po' con me.

Mi sdraio vicino al suo muso e lui me lo mette sulla pancia e stiamo così finché entrambi non ci addormentiamo.

Mi sveglio con la luce del sole e corro dentro casa prima che i ragazzi si svegliano e si preoccupano inutilmente, faccio una doccia per togliermi l'odore da stalla mi vesto mettendomi semplicemente il costume e dei pantaloncini, scendo di sotto e preparo la colazione per tutti con cappuccino e pancake.

Sveglio i ragazzi con la musica a palla e sento imprecazioni e commenti poco carini su mio conto e dopo cinque minuti scendono tutti vestiti ma con gli occhi ancora assonati.

“Alla buon'ora ci avete messo un'eternità”

“Zitta se non vuoi essere cibo per pesci”

“Oggi siamo di malumore Elia?” a quelle parole mi fa il dito medio e io scoppio a ridere.

“Che ore sono?” tenta di cambiare discorso Andrea prima che io e Elia ci scanniamo.

“Le otto”

“Tu a che ora ti sei svegliata?”

“Alle sei, ho fatto con calma” dopo mangiato i ragazzi vanno di sopra a lavarsi e io vado a controllare i cavalli.

Succede tutto per una ragioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora