Pov Noemi
Dopo due ore a ridere e a bere quattro bottiglie di vino sono abbastanza brilla per andare a ballare con Jessica.
Mentre ballo ho come la sensazione di essere osservata, mi giro per capire se è solo la mia immaginazione o no.
Trovo Derek a fissarmi. Fantastico pure qui lo devo vedere, non mi basta a casa e a scuola. Ovviamente mi ritrovo a fissare quei suoi occhi verdi prateria non sono né tristi né arrabbiati come pensavo, semplicemente rassegnati
Qualcuno mi mette le mani sui fianchi, mi giro per tirargli un pugno ma vedo che è Andrew.
"Balla, così lo farai ingelosire, non sa che ci conosciamo, ora ridi." Mi urla all'orecchio per sovrastare la musica. Io lo guardo confusa. Un secondo dopo ci arrivo e faccio quello che mi ha detto.
Mi ha rovinato la vita e io lo ripago con la stessa moneta. Balliamo in maniera sensuale. I nostri corpo sono divisi da i semplici strati di tessuto molto sottile.
Io lo so. Lui lo sa. Derek lo sa.
Mi fa girare ora siamo schiena contro torace, mi mette la mano sul collo e mi sussurra all'orecchio.
"Ha stretto i pugni, ora lo facciamo incazzare ci stai?" Lo so che non dovrei farlo, non dovrei giocare a un gioco così pericoloso , con così tanta leggerezza. Non è razionalità questa è pura vendetta.
"Ci sto" Andrew mi fa girare in modo che io e lui siamo di profilo e Derek possa vedere tutto quello che stiamo per fare. Stiamo giocando con il fuoco e so che prima o poi mi brucerò ma non mi importa, ogni tanto per sentirsi vivi bisogna bruciarsi.
Mi sposta una ciocca di capelli, mi passa una mano sulla guancia e successivamente il pollice sulle labbra mi guarda le labbra e poi i miei occhi che erano sulle sue di labbra.
Si abbassa e mi bacia. Un bacio lento e passionale. Ma non mi dà quella scarica di serotonina che mi fanno provare i baci di Derek.
Se da fuori può sembrare un bacio che ti fa venire le farfalle nello stomaco, e che ti fa tremare le gambe, io non sento niente, mi sembra di star baciando uno specchio, in termini di emozioni.
Mi mette le mani sulla mie schiena nuda non mi danno nemmeno un po' di brividi come farebbero le mani di Derek anche se indossassi la felpa più pesante del mondo. Aggancio le mie mani dietro la schiena e gioco con i suoi capelli.
Ci stacchiamo, ha le labbra rosse a causa del bacio.
"È rosso di gelosia, lo stanno trattenendo due amici" mi urla all'orecchio. Solo ora mi rendo conto di cosa ho fatto. Una cazzata come al solito. Complimenti Noemi, perché non ragioni prima di fare qualcosa di così stupido.
"Andrew devo andare a prendere un po' d'aria" lui fa sì con la testa.
Esco dalla discoteca. Finalmente esco dalla ressa di gente, alcool, fumo e musica alta. Prendo dei respiri profondi.
Ho voglia di una pasticca in questo momento. Era da tanto che non pensavo alla droga per fortuna. Non dico che ero guarita, dalla dipendenza non si può mai guarire, si può solo sperare di star meglio, ma non puoi guarire.
La voglia di farsi è sempre lì silente come una tigre acquattata che aspetta il momento giusto per affondare gli artigli sulla preda.
Sono pulita da nove mesi e da due mesi non pensavo più alla droga. Ma in questo momento è l'unico pensiero che ho in mente. Dio siamo in una discoteca di sicuro ci sarà un po' di PMA oppure un po' MDA più comunemente chiamate ecstasy.
Mi alzo e faccio il giro dell'edificio. Sono sul retro. Bingo. Lo sapevo che le cose sono rimaste invariate. Mi avvicino allo spacciatore e quest'ultimo mi guarda come se fossi una fottuta bambola da scopare. Alzo gli occhi al cielo. Patetico.
STAI LEGGENDO
Succede tutto per una ragione
Novela JuvenilNoemi una ragazza italo-americana di 17 anni. Vive con i suoi cugini e suo fratello nel ranch di famiglia. Con un passato difficile alle spalle finalmente trova qualcosa per cui lottare e mettersi di nuovo in gioco, nonostante tutto. Una storia di c...