Capitolo 30

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Pov Derek

Sono passati ormai cinque giorni da quando Noemi è in coma, mi hanno spiegato che quando l'hanno trovata era in ipotermia per quanto il calore di Windstorm abbia aiutato a non farla morire congelata (quella notte aveva diluviato come se non bastasse) aveva comunque le labbra blu. Ha dovuto fare tre operazioni perché era troppo debole per farne una e stare in sala operatoria per più di dieci ore, ne ha subita una al cervello nella parte delle attività motorie quindi non so se rimarrà paralizzata a vita oppure no, e due le più lunghe nella parte dell'addome ha avuto una bella emorragia interna e i medici si sorprendo che non sia morta dissanguata.

Tutta la famiglia è fissata specialmente Massimo sì da l'ha colpa per quello che è successo a Noemi. Io ed Elia andiamo via dall'ospedale solo per andare a scuola e poi torniamo subito qua. Non mi lavo da cinque giorni ormai e faccio schifo infatti ora mi hanno letteralmente cacciato dal ospedale per farmi una doccia .

Ora sono qui sotto il getto della acqua calda che penso a come la mia vita sia cambiata in meno di un mese ho conosciuto una persona fantastica che ha portato un po' di sole nella mia vita ed è vero io non so cosa abbia passato ma so che non so merita nulla di quello che le sta succedendo. Sento il cellulare che squilla corro subito fuori non mi interessa se mia mamma mi vedere nudo o no a proposito è lei che ha sfamato tutti quando durante questo cinque giorni Massimo e sua moglie sono distrutto come ho già fatto.

Devo capire se a chiamarmi è Elia o qualcun altro. Guardo il display numero sconosciuto ci potrebbe essere a quest'ora. (mezzanotte e mezza)

Inizio chiamata

"Pronto chi parla"

"Ciao Elia sono Ale sto chiamando dall'ospedale" come dall'ospedale non ce l'ha fatta se no non mi chiamerebbe

"Cos'è successo"

"Si è svegliata e ha chiesto di te, non posso dire che è stata la prima persona che ha chiesto perché la prima non è stata neanche una persona ma Windstorm ma posso dire che sei il secondo del quale ha chiesto delle notizie"

"Arrivo"

Fine chiamata

Odio di è svegliata non ci posso credere dopo cinque giorni posso vedere i suoi bellissimi occhi marroni.

Dopo neanche quindici  minuti sono in ospedale parcheggio la moto e corro dentro mi fermo davanti alla porta della stanza e aspetto non so neanch'io il perché ma aspetto, dopo cinque minuti la porta si apre e esce Elia.

"Ora puoi entrare, non si deve stampare troppo" faccio segno di sì con la testa ed entro è girata quindi non mi ha visto.

"Finalmente la signorina si è svegliata"

"Derek" allarga le braccia come se volesse che l'abbracciassi non mi faccio ripetere due volte mi ci butto a capo fitto.

"Pensavo di non rivedrò mai più"

"Mi lusinga pensare che hai così poca fiducia di me Derek, cosa mi è successo Elia ha continuato a piangere"

"Quando te ne sei andata non so sono preoccupanti più di tanto"

"Ne lo immaginavo, non è la prima volta che succede"

"Mi lasci finire"

"Ok scusa"

"Stavi dicendo la mattina non ti hanno trovato e hanno iniziato a cercarti, non hanno chiamato la polizia perché non erano passate ventiquattro ore, ti hanno trovato Alessandro ed Elia sei arrivata qua in condizioni critiche hai subito un intervento alla testa e due all'addome e sei stata in coma per cinque giorni, mi sono spaventato a morte non farlo mai più, mi raccomando"

"Vieni qui" mentre lo dice sì fa più in là nel letto, io non me lo faccio ripetere due volte e mi ci stendo. Subito dopo inizia a toccarmi i capelli, se questo è un sogno non svegliatemi per favore.

"Hai ancora i capelli bagnati lo sai?"

"Sono andato a casa per farmi una doccia e cambiarmi"

"Windstorm come sta?"

"Lo abbiamo messo in un box da solo è agitatissimo da quando non ci sei" mi giro perché non riesco a non guardarla negli occhi, siamo a pochi centimetri di distanza vorrei annullare le distanze con un bacio ma siamo solo amici, rovinerei tutto come sempre.

No Noemi per favore non morderti il labbro inferiore non potrei dare conto alle mie azioni mentre penso questo Noemi si avvicina e mi bacia un bacio lento, passionale voluto da entrambi  dopo un po' ci stacchiamo si sente che c'è imbarazzo per toglierci da questa situazione chiedo

"Io me ne vado faccio entra qualcun altro?"

"No rimani per favore sai dirmi che ore sono?"

"Ok sono le dieci del venti settembre" iniziamo a parlare del più e del meno e siamo io che gli faccio i grattini sulla coscia e lei che gioca con i miei capelli dato che sono con la testa sul suo petto.

"A ecco i piccioncini su sveglia il sole è già alto in cielo e voi che fate dormite su su" oddio com'è sta luce no vi prego spegnetela

"Ma che… cosa…. chi è stato… perché?"

"Per rispondere a tutte le tue domande Noemi sono Mark sono venuto a svegliarvi un'ora fa ma dormivate e vi ho lasciato dormire sono le dieci il perché è che devo fare delle visite e prima che tu me lo chieda fra una settimana te ne puoi andare sono stato esaustivo?"

"Si Mark ma come facevi a sapere che volevo queste informazioni?"

"Seriamente Noemi"

"Ok hai ragione"

"Giovane che ci ha ancora qua su su circolare sgombrare non ho tutto il tempo" come una furia mi prende per il braccio e mi caccia fuori a sto punto vado al bar a fare colazione e chiamo anche mia mamma

Inizio chiamata

"Hey come va?"

"Seriamente hey coma va Derek"

"Si lo so mamma mi sono dimenticato di chiamarti Noemi si è svegliata....e...e... aspetta un secondo"

"No Derek non… un caffè e un donts o si Noemi l'ha contagiato"

"Mamma cosa stavi blaterano?"

"Racconta"

"Cosa"

"Oddio sapevo di aver partorito un figlio stupido ma non mi immaginavo così stupido" wow che bella madre

"Comunque stavo dicendo che mi racconti"

"Ma non sei arrabbiata?"

"E per cosa scusa per essere andato via alle nove e mezza di sere e per una notte non ti sei fatto sentire fino alle dieci di mattina chiami o si infatti dovrai lavare il bagno"

"A ecco mi sembrava strano"

"Visto che ribatti anche la mia camera"

"Mamma"

"Vuoi che continui?"

"No va bene così"

"Racconta come sta e cosa avete fatto una notte da soli"

"Mammaaa" oddio vi prego ditemi che cosa ha detto le racconto tutto omettendo la parte del bacio e poi vado a lavorare dato che è Sabato

Fine chiamata

Succede tutto per una ragioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora