Capitolo 57

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Pov Noemi

Sto camminando da più di un ora sotto la pioggia, non ho la minima idea di dove io stia andando. Ho i capelli davanti al viso e non faccio niente per toglierli. Ho la costante voglia di farmi di pasticche come prima che mi disintossicassi.

Quando a un certo punto vedo Ace insieme a suo fratello Benjiamin, non sono cambianti di una virgola. Vado incontro a Ace che apre le braccia e ci abbracciamo, il suo profumo non è cambiato sa sempre di tabacco e stalla, è sempre un bel ragazzo con i capelli rosso come il fratello e occhi scuri.

Quando mi stacco dall'abbraccio suo fratello mi da un bacio sulla fronte mi mette la sua felpa sulle spalle e solo dopo quel movimento sento freddo e mi accorgo che sto tremando.

Mi accompagnano in macchina. Ace mi passa una sigaretta che io accetto. Ero sicura di aver smesso. Non mi faccio troppe e me l'accendo. La nicotina mi invade prima la bocca e poi giù nella trachea fino ai polmoni.

"Ehy amore ne vuoi un po'?" Mi chiede Ace dandomi delle pasticche di colore rosa che riconosco subito come PMA.

"No grazie ma ho smesso, mi sono disintossicata." Dico sicura di me appena sento quelle parole uscire dalla mia bocca capisco che c'è qualcosa che non va infatti gli altri due che sono in macchina con me si mettono a ridere.

"Amore dai l'ultima dose prima della disintossicazione, poi andiamo in un centro di disintossicazione promesso." Dice Ace, ma sento che devo dire di no, devo farlo per qualcuno.

Qualcuno di importante per me ma se provo a dare un volt,o una voce, un nome a quel qualcuno mi pervadono un mix di emozioni tristi che voglio cacciare.

Rabbia e tristezza mi hanno portata a drogarmi e di certo non sono capace di gestirle è più facile reprimerle.

"No ma un attimo io mi sono disintossicata veramente e voi siete morti per del crack tagliato male." I due rossi mi guardano e poi si mettono a ridere.

"Amore mi vuoi dire che noi siamo morti, ma sei fatta? Aspetta dopo questo starai meglio." Mi prende per il collo e avvicina le nostre bocche mi bacia la sua lingua chiede accesso alla mia bocca e io acconsento.

È un bacio appassionato ma non mi da lo stesso brivido lungo la schiena di... qualcuno ma di sicuro sarà stato un ragazzo che mi sono baciata per prendermi i drink gratis. La mano di Ace vaga per tutto il corpo fino a che non arriva al mio sedere e lo palpa. Ci stacchiamo dal bacio per carenza di ossigeno.

"Hai ragione sarò fatta, dammi qua le pasticche." Mi passa la droga che io mando giù con un lungo sorso di vodka.

"Brava il mio amore, che ne dici di andare oltre al bacio?" Chiede Ace a quella domanda cambio espressione.

"Ace no non voglio, fatti una troia se vuoi scopare ma con me no sono stata abbastanza chiara?" Dico minacciandolo con un coltello. Aspetta ma da dove è spuntato quel coltello? C'è qualcosa che non va.

Mi guardo meglio e noto che sono più in carne ho la pelle di un colore di una persona sana non bianco cadaverico come Ace o Ben, anche i capelli sono più colorati, tutto di me sprizza vita, non morte come la pelle o i capelli o gli occhi di Ace, sembra quasi che... mi sto facendo troppe paranoie prendo un'altra pasticca così la smetto dipensare.

"Ok piccola scusa vieni qui." Lui mi prende la mano e mi bacia con l'altra cerca il mio seno quando lo trova stuzzica i miei capezzoli.

Finalmente sento il brivido lungo la schiena ma non è lo stesso di... lascio perdere e mi concentro sul bacio.

A metà bacio quando Ace sta andando lentamente sul collo mi si forma nella mente uno sguardo pieno di amore e paura di due occhi colore della prateria. I suoi.

Succede tutto per una ragioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora