Capitolo 51 pt 1

10 1 0
                                    

Pov Noemi

Esco dalla casa di quello stronzo ed entro nel primo bar che trovo per calmarmi.

“Salve una coca cola” chiedo al barista.

Come posso essere così stupida a fidarmi di qualcuno in così poco tempo, non dovevo farlo. Non dovevo infrangere la promessa che mi ero fatto. Non fidarsi più di nessuno che non sia la mia famiglia. La cosa che mi fa più ridere e che io mi sono innamorata di quel traditore. Cazzo quanto vorrei rompere qualcosa.

Noemi calmati. Ora.

L'amore dicono che renda liberi ma non è assolutamente vero o almeno non tutto l'amore. L'amore da umano a umano no. Non rende liberi. L'amore da umano ad animali sì. Quello sì che rende liberi ed è l'amore più puro.

Il bello è che quel bastardo mi aveva promesso di che mi sarebbe stato vicino. Anche lui mi ha lasciata sola. Forse che nasce sola o solo come me la vita lo vuole e lo vorrà sempre da solo.

“Ecco a lei signorina” il cameriere mi dà l'ordinazione che avevo chiesto.

“Grazie” dico cercando di sorridere per sembrare gentile ma mi viene difficile sorridere quando la vita non ti lascia neanche una briciola o un bagliore di felicità.

“Posso sapere perché una ragazza così bella è qui da sola con un sorriso talmente finto che Barbie sembra vera?” Sospiro, cosa gli devo dire. Non l'ho conosco, potrei rispondere male e fregarmene. Il mio istinto però mi contraddice e mi consiglia di fidarmi, forse è meglio che lo ascolti per una buona volta.

“Sai dicono che è più semplice parlare con uno sconosciuto perché non ti conoscono e non hanno pregiudizi” insiste il tipo. Seguo il mio istinto e gli dico cosa mi passa per la testa.

Almeno quello che so che mi passa per la testa. Là dentro è un intrico di pensieri, sogni e ricordi che non ci capisco niente neanche io.

“Il mio ragazzo mi ha tradito” lui ride. Lo guardo storto, quasi quasi mi verrebbe da prendere la cannuccia che ho nel bicchiere e ficcarla in gola così si strozza e la smette a prendermi in giro.

“Scusa se ho riso, ma lasciatelo dire il tuo ragazzo è proprio un coglione, se tu fossi la mia ragazza non ci penserei neanche a tradirti.” Io rido, fosse così semplice.

“Non lo diresti se conoscessi il mio caratteraccio, un po' è anche colpa mia”

“No dolcezza non è colpa tua, non è mai colpa di chi viene tradito ma di chi tradisce e della ragazza se sapeva che era fidanzato, se non lo sapeva è solo colpa del coglione del tuo ragazzo”

“Ex” lo correggo.

“Ex, giusto. Parlami un po' del tuo caratteraccio” e mima con le mani delle virgolette sull'ultima parola. Sospiro in che guaio mi sono cacciata.

“Ho un carattere difficile. Sono troppa orgogliosa, Se qualcuno si allontana io mi allontano a mia volta senza chiedere una spiegazione. Non sopporto l'idea di dipendere da qualcuno, che il mio umore cambia dal sorriso, dal messaggio di qualcuno. Ho perso tante... troppe persone nella mia breve vita e mi sono rialzata dalla fine del baratro da sola. Sono testarda, arrogante con una determinazione che farebbe spostare le montagna, però allo stesso tempo non ho autostima. A scuola mi hanno dato il soprannome di senza cuore, pensando che non ne fossi a conoscenza. Ma ti posso assicurare che io il cuore ce l'ho è solo ammaccato e con non poche cicatrici. Sono complicata amo leggere ma detesto studiare. Ora capisci il mio caratteraccio, forse ha fatto bene a tradirmi” chiedo ironica.

“Ascolta dolcezza ora ti dirò una cosa scontata, guarda che il mondo non è solo bianco è nero. C'è il grigio, è il grigio ha un sacco di sfumature c'è il grigio topo, grigio antrace, grigio argento. Questi sono solo esempi. Tu non sei neanche quella sfumatura di grigio che non si capisce se è più vicino al bianco o al nero. Tu come persone sei così complicata che dipende dai momenti. Ora per esempio sei più sul nero, ma un nero notte ma non notte senza stella, notte in tempesta." mi guarda da negli occhi per vedere se o sto seguendo.

Succede tutto per una ragioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora