Pov Elia
Apro gli occhi ma li richiudo subito per la troppa luce sento l'odore ormai familiare del disinfettante dell'ospedale.
"Ben svegliato bello addormentato, mi sai dire chi sono?"
"Sei Mark, perché questa domanda e poi cosa mi è successo?"
"Cos'è l'ultima cosa che ti ricordi?" sto in silenzio per qualche secondo per mettere su una frase sensata, anche perché ricordo solo sprazzi di quello che è successo
"Io che urlo a Noemi di non avvicinarsi al cavallo e poi solo buio"
"Ok, hai fatto da scudo umano a Noemi quando il cavallo si è imbizzarrito, ti abbiamo fatto un'operazione chirurgica perché dalla TAC si vedeva un'emorragia importante ma quando abbiamo aperto era molto meno peggio di quello che sembrava. Sei stato sotto i ferri solo per un'ora e mezza quindi fra due giorni torni a casa " mentre lo dice tira il separé che c'è fra me e l'altro paziente e mi metto a ridere, faremo dannare le infermiere questo è poco ma sicuro.
"A ragazzi per favore non fate dannare le infermiere chiaro?"
"Mark per caso leggi nel pensiero?"
"No vi conosco e Noemi tu domani resterai qua perché sei un po' sottopeso vogliamo capire il perché, non è che per caso sei ricaduta? "
"Mark tranquillo non è ricaduta ha preso gusto a mangiare infatti mangia come un bufalo"
"Grazie mille Elia di parlare al posto mio, comunque non voglio essere più quella di tre anni fa e comunque lo avevo notato quando ero in Italia e ne ho parlato con lo zio infatti domani dovevamo venire per un consulto"
"A com'è andata in Italia?"
"Bene a parte per il fatto che mi sono quasi lussata la gamba, quindi gli ultimi giorni li ho fatti in assoluto riposo"
"A sì giusto, comunque mi giurate che non fate dannare le infermiere" io e Noemi ci guardiamo e ci mettiamo a ridere poi all'unisono diciamo
"Non lo possiamo giurare"
Mark sbuffa e dice che lo prende come un no e se ne va.
"Allora cos'hai combinato per venire qua?" mi racconta tutta la storia
"E questo è tutto a quasi mi dimenticavo Andrea e gli zii sono a casa invece Niccolò ha iniziato il turno in ogni caso cosa facciamo qui?"
"Io ho un'idea che ne dici di una gara con le sedie a rotelle?" non me lo deve neanche chiedere ci alziamo di soppiatto e andiamo a cercare le sedie a rotelle cercando di non farci vedere dalle infermiere se no è la volta buona che ci uccidono.
"Tre... Due… Uno… Viaaa" partiamo a razzo per la corsia e vediamo una specializzanda che ci corre dietro arriviamo in fondo a pari merito e ridiamo come non lo facevamo da tanto. Arriva la specializzanda con il fiatone e inizia a farci la ramanzina.
"Ragazzi ma siete impazziti non si fa così in un ospedale devo spiegarvi come ci si comporta in un ospedale?"
"Senti rilassati siamo nati in un ospedale" lo specializzando fa una faccia abbastanza scioccata per come ha risposto Noemi e io mi metto a ridere a ruota Noemi, classica battuta alla Noemi, non riesce mai a stare zitta in ogni discussione deve avere sempre l'ultima parola poi non so come fa ad avere le battute pronte.
"Cristo c'è la Grey" avverto Noemi, veniamo subito seri.
"Dottor Jackson è inutile che sgridi questi due sono anni che provo a farli rigare dritto ma solo il dottor Parker ci riesce"
"A va bene dottoressa" e se ne va.
La dottoressa Grey ci riporta in camera e appena entriamo inizia anche lei con la ramanzina.
"Come devo fare con voi due?"
"Magari mangiare assieme, in caffetteria, il cibo che servono ai pazienti sinceramente fa schifo"
"Ok dai venite giù che mangiamo assieme così vi tengo d'occhio" scendiamo e andiamo nella caffetteria per i medici appena arriviamo i nuovi medici ci guardano male di sicuro due diciassettenni qui non li vedono molto spesso invece i "vecchi" se si può dire così ci salutano.
"Ciao ragazzi come mai qui ragazzi?"
"Alex ciao siamo perché lui ha fatto un operazione al cervello e io ho avuto troppe emozioni in un giorno solo, sai dov'è quella testa bacata di mio fratello?"
"Mi sento chiamare in causa che c'è Noemi? Comunque grazie per lo scherzo sai ci ho messo un eternità a toglierlo via tutto"
"Ops scusa, in ogni caso volevo sapere dov'è il sergente e mi presti 30 dollari per poter mangiare qualcosa?"
"Allora il sergente è in sala operatoria" da a Noemi 15 dollaro e 15 a me
"Fateli bastare chiaro?"
"Va bene Nick"
"Noemi che ti serviva il sergente?"
"Mi sento bene quindi posso andare a casa?"
"Noemi e abbiamo già parlato stai qui fino a domani, dobbiamo capire perché sei dimagrita di cinque chili in neanche un mese"
"Agli ordini dottoressa Grey, ora possiamo mangiare che ho fame?"
"Si, si" prendiamo da mangiare e andiamo al tavolo con Mark a mangiare.
"Mark come stai?"
"Bene, bene tu piuttosto non dovevi essere a letto hai avuto un intervento al cervello, facile, ma è sempre un intervento"
"Si ma voi mangiate meglio di noi pazienti"
"Si infatti noi avremo mangiato pasta al ketchup e la pizza con l'ananas, infatti ho preso patatine fritte e hamburger"
"Si ma per il vostro corpo è troppo mangiare hamburger e patatine fritte"
"E per voi no, lo mangiate ogni giorno"
"Fino a prova contraria io ho la pasta al pomodoro" Noemi prende il piatto di Mark e assaggia la pasta
"Allora, la pasta non è scotta di più e quello non si può chiamare pomodoro"
Finiamo di mangiare e andiamo su in camera e continuiamo a guardare La casa di carta.
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Succede tutto per una ragione
Ficção AdolescenteNoemi una ragazza italo-americana di 17 anni. Vive con i suoi cugini e suo fratello nel ranch di famiglia. Con un passato difficile alle spalle finalmente trova qualcosa per cui lottare e mettersi di nuovo in gioco, nonostante tutto. Una storia di c...