Pov EliaSono nelle scale da quando ho sentito Derek e Noemi entrare non mi voglio lasciar sfuggire neanche una parole, in effetti era da tanto che uno di noi due non litigavano con i miei genitori, mi era mancato in po' di dramma famigliare.
Sto in silenzio per vedere cosa succede sono un impiccione di prima categoria. Ma Cristo mio padre è deficiente a non permettere a Noemi di non vedere/stare con Windstorm per due settimane, sa benissimo che Noemi non l'ascolterà e andrà di notte se serve per stare con Windstorm infondo è una testa calda come suo padre, sento un vaffanculo e la porta sbattere ok mio papà ha esagerato come sempre quando si tratta di Noemi a questo punto esco dal mio nascondiglio e inizio a sbraitare contro mio padre.
"Ma io mi chiedo ti è andato di volta il cervello a non permettere a Noemi di non vedere Windstorm?"
"E tu che ci fai qui?" chiede mia zia, mi domando perché non abbia reagito a quello che è successo cinque secondi fa.
"Ho avuto la visita medica di controllo per l'operazione alla testa ricordi?"
"Ha sì giusto e com'è andata?"
"Tutto bene non ci sono danno gravi come già sapevamo, non cambiare discorso mamma e proprio tu non hai difeso Noemi?" Urlo contro mia mamma.
"Lo so avrei dovuto reagire ma sono rimasta sorpresa anch'io" mi spiega ora di nuovo con la faccia rivolta a mio padre.
"Ma cosa ti dice il cervello lo sai che Noemi è una testa calda cosa ti aspettavi che accettasse senza ribadire, deve avere sempre lei l'ultima parola la conosci da diciassette anni è identica a suo padre da questo verso e se non ti ha disintegrato è perché si sta sempre avvicinando il giorno della morte dello zio, anche Niccolò lavora molto di più, lo fa per tenere la mente occupata e lo stesso è per Noemi lei ha Windstorm e in una sola conversazione sei riuscito a portare a galla tutto i suoi fantasmi e lo sai che non sono pochi e come puoi dire che Noemi non ha capito nulla della vita, quella ragazza li ha capito fin troppo della vita a più palle lei di tutti noi messi assieme quante volte è finita in ospedale in fin di vita? Quante volte ha fatto un baffo la morte? Ora se mi vuoi lascia devo fermare un concentrato di rabbia, frustrazione, delusione purtroppo il fatto che è imprevedibile non aiuta affatto" dico tutto questo d'un fiato come se mi fermassi non riuscirei più a proseguire.
"Massimo, Elia ha ragione devi andarla a cercarla e a chiederle scusa sei tu che hai esagerato questa volta non dico di non punirla ma neanche toglierli la cosa più importante che ha, lo sai benissimo che da quando c'è quel cavallo Noemi ha smesso di svegliarsi la notte urlando per colpa degli incubi, sai che ha gli occhi più vivaci lo sai che non sono più tristi come quelli di due mesi fa, lo sai che da quando c'è quel cavallo ha iniziato a sorridere di più e non quei sorrisi di circostanza ma dei sorrisi veri con gli occhi è vero c'è sempre e ci sarà sempre quel velo di tristezza ma riflettici... ah! e questa cosa me l'hai detta tu testuali parole 'amore da quando c'è Windstorm Noemi è in un altro mondo, quando è con lui lei entra in un altro mondo si dimenticata del passato, di tutte le disavventure che ha avuto guai dividerli sia Noemi che Windstorm morirebbero e come spezzare le ali a un aquila la uccideresti' e tu cosa fai. Spezzi le ali all'aquila complimenti di te e del tuo stupidissimo orgoglio" urla mia madre, ora sì che la riconosco. Il telefono suona, vado io magari è Noemi anche se ne dubito
Inizio chiamata
"Si famiglia Neri"
"Elia sono io"
"Ale è successo qualcosa oggi non dovevi chiamare"
"In realtà sì, è scoppiata una gomma a tuo fratello e siamo a venticinque minuti da casa sta anche iniziando a piovere, potresti portarci una gomma in più, per favore"
"Certo" mette giù.
Fine chiamata
Rimango cinque minuti o forse cinque secondi non lo so con il telefono in mano per capire cosa ha detto mio fratello.
"Elia chi era?" a riscontrarmi dal mio stato di trance è mia mamma.
"Mamma era mio fratello dobbiamo andargli a portare una ruota della macchina ha bucato"
"Ok allora andiamo che sta iniziando a piovere, spero che Noemi venga a casa presto"
"Non è la prima volta che succede entro un'ora sarà a casa" carichiamo la ruota in macchina e partiamo arriviamo e trovo entrambi i miei fratelli ad aspettarci.
"O mio dio" urla mia mamma inchioda con la macchina e scende, corre ad abbracciare mio fratello (Ale). Scendo anch'io e corro da mio fratello.
"Alessandro"
"Elia"
"Ale"
"Mi sei mancato fratellino"
"Anche a me" entrambi abbiamo gli occhi lucidi e ci credo non ci vediamo da Natale dell'anno scorso e siamo a settembre più di nove mesi. Subito dopo si unisce anche Andrea.
"Ecco qua i mie tre bambini"
"Mamma" urliamo tutti e tre. Ale allarga le braccia anche per nostra madre e facciamo un bell'abbraccio di gruppo.
A un certo punto purtroppo inizia a piovere, ci sciogliamo dall'abbraccio di gruppo e mettiamo su la ruota bucata, a un certo punto si ferma una macchina e ora che vuole questo che rompe. Scende Niccolò dalla macchina.
"Alessandro sei tu o ho un abbaglio?"
"No sono io in carne ed ossa vieni qui" e entrambi si abbracciano.
"Ok ora andiamo a casa che voglio vedere quella piccola peste di mia cugina"
"Sai che se ti sente Noemi chiamarla piccola sei morto vero?" chiede Niccolò
"Si lo so, ma per me rimarrà sempre e comunque la mia piccola peste"
"Ecco a proposito di questo non so se c'è, perché ha litigato con papà e sapete tutti com'è se n'è andata via al galoppo con Windstorm" rispondo io
"Per la storia della sospensione" chiede Andrea, mia mamma fa segno di si con la testa
"Quale sospensione? Via al galoppo? Da quanto ha iniziato a cavalcare? Chi è Wind.... Storm...? chiede Ale.
"Ti spiego tutto con calma a casa, ora saliamo in macchina che siamo bagnati fradici" saliamo tutti sulle rispettive macchine e dopo venticinque minuti siamo a casa. Vedo che la macchina della mamma di Derek è ancora qua si saranno fermati a chiacchierare mio zio ha una parlantina.
Entriamo a casa facciamo le presentazioni o i saluti e poi tutti e cinque ci facciamo una doccia, mangiamo insieme a Derek e sua mamma, di Noemi ancora nessuna traccia.
Non ci preoccupiamo più di tanto perché a volte capita che sta via anche più di un'ora o tutto il pomeriggio per sbollire la rabbia. Passa il pomeriggio e di Noemi nessuna traccia strano, mangiamo e poi andiamo a letto, sarà da Jessica e avrà chiesto di non dirci niente.
La mattina dopo mi sveglio e controllo il letto di Noemi è a posto non ha dormito qua, strano non sta mai fuori la notte ci avvisa sempre o almeno avvisa me ok ora mi sto preoccupando, chiamo Jessica per vedere se è da lei ma non la sente da due giorni, chiamo Derek magari è da lui no neanche lui la sente o vede da quando se ne è andata ieri, ok ora mi preoccupo.
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Succede tutto per una ragione
Novela JuvenilNoemi una ragazza italo-americana di 17 anni. Vive con i suoi cugini e suo fratello nel ranch di famiglia. Con un passato difficile alle spalle finalmente trova qualcosa per cui lottare e mettersi di nuovo in gioco, nonostante tutto. Una storia di c...