capitolo 9

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I raggi del sole colpivano il mio viso, obbligandomi così a svegliarmi.
Stavo per alzarmi, ma qualcosa me lo impediva, avevo un braccio intorno alla vita che mi stringeva forte, era di Kai. Quando me ne resi conto iniziai a ricordare ciò che era successo la sera precedente, e i miei pensieri andarono a Rebekah che era rimasta lì da sola con tutta quella gente, è vero, è pur sempre un vampiro originale di più di mille anni, ma comunque lasciarla lì da sola non era stato un bel gesto.
Decisi di chiamarla, così mi alzai per prendere il telefono ma Kai mi ributtò sul letto senza il minimo sforzo
"dove vai dolcezza?" mi chiese
"lontano da te"
sapeva che non era vero, il nostro rapporto era così: ci insultavamo e stuzzicavamo dalla mattina alla sera, ma erano tutte dimostrazioni d'affetto.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo per poi avvicinarmi di più a lui per lasciarmi un bacio sulla guancia e io sorrisi al suo gesto. Si appoggiò poi con la testa sul mio petto
"Mi fai i grattini?"
"No" risposi io, ma lui prese la mia mano e se la portò sulla e iniziò a muoverla per fare il movimento dei grattini. Sbuffai e tolsi la sua mano per continuare da sola, adorava quando gli toccavo i capelli
"Vedi che ogni tanto capisci qualcosa"
gli diedi un colpetto sulla nuca e lui in risposta mi diede uno schiaffo sulla coscia
"stronzo" dissi io, poi mi resi conto che non indossava la maglietta, non che la cosa mi dispiacesse, infondo Kai era bellissimo, però la situazione sembrava un po' strana, insomma, lui senza maglietta praticamente sdraiato su di me che gli sto facendo i grattini, se entrasse qualcuno probabilmente potrebbe fraintendere, e  sicuramente quel qualcuno sarebbe stato Damon che fortunatamente in quel momento stava ancora dormendo, come facevo a saperlo? Udito da vampiro, semplice!
"Kai perchè sei senza maglietta?"
"avevo caldo" rispose lui indifferente, poi alzò la testa e appoggiò il mento sul mio petto per guardarmi
"ieri sera tuo fratello mi voleva uccidere perchè non avevo idea di dove fossi" scoppiai a ridere
"Ma che ti ridi, lui era serissimo e diceva che se mi lasciava vivere era solo perchè potevo fare qualcosa di utile, ma visto che secondo lui non lo stavo facendo, mi ha minacciato"
"e che ti ha detto?" chiesi curiosa
"che se non mi rendevo utile trovandoti e portandoti a casa mi avrebbe strappato il cuore e poi se lo sarebbe mangiato"
"il solito Damon" risposi alzando gli occhi al cielo, e in quel momento entrò proprio lui
"Parli del diavolo..." disse Kai sbuffando
"Tu!" indicò Kai che era ancora appoggiato a me
"Che ci fai con mia sorella, nel suo letto e senza maglietta?"
adoravo la gelosia dei miei fratelli, soprattutto quella di Damon, con lui ho sempre avuto un rapporto speciale, il bene che gli voglio è immenso, e lo stesso si vale per Stefan, ma con Damon è sempre stato diverso, abbiamo sempre avuto qualcosa in più.
Spostai bruscamente Kai da sopra di me facendolo cadere dal letto
"sto bene" disse alzando una mano mentre era a faccia in giù sul pavimento
"che gioia" disse ironicamente Damon, poi mi guardò
"Si può sapere dove eri ieri? Sei sparita tutto il giorno"
"Ero con Rebekah"
"la biondina Mikaelson?" chiese
"proprio lei, sai mi ha raccontato di Stefan, e di te e devo ammetterlo non è stato carino da parte tua portartela a letto per leggerle la mente" dissi mentre mi dirigevo in bagno
"Si ma era per una buona causa!"
"sisi non mi interessa" dissi entrando in bagno

Nel pomeriggio uscii con Jeremy, eravamo in macchina e stavamo andando al grill quando iniziai a sentire delle voci, eccoli lì i poteri da Banshee che tanto odiavo
"L'hai sentito?!" chiesi al mio amico
"che cosa?"
rimasi in silenzio, poi le voci ricominciarono
"Le hai sentite?"
"Martina nessuno può sentire ciò che senti tu" mi disse, si facevano sempre più forti, poi entrai come in uno stato di trans
"gira qui" dissi senza togliere lo sguardo dalla strada
"ma il grill è dall'altra parte"
"gira qui" dissi, e lui lo fece.
Ci fermammo in un parcheggio deserto, ma che io avevo già visto
"dove siamo" non risposi e continuai a guardarmi intorno, entrai dentro ad un gazebo che si trovava lì, dall'altro lato di esso c'era un'altra porta, ci entrai e Jeremy mi seguì. La porta ci portò all'altro lato del parcheggio, e a quel punto lo riconobbi
"È  il posto del sogno"
"Quale sogno?"
"Il sogno quello con i ragazzi J è questo il posto"
"ne sei sicura?" annuii, poi le voci nella mia testa ricominciarono, sempre più forti e faceva male, malissimo. Stavano dicendo qualcosa ma non riuscivo a capirle, poi il mio sguardo si rivolse ad un camion e in quel momento le voci si fecero sempre più forti, indicai il veicolo a J e lui mi ci accompagnò davanti e lo aprì, appena fu aperto le voci divennero così forti da farmi urlare, un urlo disumano, un urlo da banshee. Jeremy venne accanto a me, ormai piegata sulle ginocchia mentre continuavo ad urlare, mi abbracciò e iniziò ad accarezzarmi i capelli, poi mi fermai ormai senza fiato e guardai il mio migliore amico
"È tutto ok, ci sono io" disse stringendomi tra le sue braccia
Dopo pochi minuti chiamò i miei fratelli, che si precipitarono da noi insieme a Kai, Elena, Bonnie e Caroline.
Damon appena arrivò mi corse in contro e mi abbracciò forte e lo stesso fece Stefan
"Cosa è successo?" chiese quest'ultimo, e mentre Jeremy raccontava io entrai nel retro camion, era vuoto, completamente vuoto. Continuavo a guardarmi intorno, c'era qualcosa di strano lo sentivo
"Che stai facendo?" mi chiese Kai da fuori il camion
"c'è qualcosa qui"
"No marti, non c'è niente" disse Caroline con voce calma
"No io lo sento, c'è qualcosa! Non è un caso che questo sia il luogo del mio sogno, e tantomeno non lo è il fatto che le voci mi hanno indirizzato in questo camion!" dissi irritata, non dovevo prendermela con loro, non volevo.
"Bonnie per favore fa qualcosa, io sento che c'è di più, ti prego" ormai ero scoppiata in lacrime e i miei amici ne erano stupiti, non avevo mai mostrato loro questo lato di me, e non volevo farlo, non volevo mi vedessero così debole. A loro, per quanto gli volessi bene, mi ero sempre mostrata come la stronza senza sentimenti, la vera me l'avevano vista solo i miei fratelli e forse l'avevo mostrata un po' anche a Kai, ma a lui non volontariamente è capitato e basta, così come lui ha mostrato a me il suo lato dolce e gentile.
Quando iniziai a piangere l'eretico corse ad abbracciarmi, e io non potei fare a meno di ricambiare l'abbraccio, ne avevo bisogno. Bonnie entrò nel camion e ci fece cenno di scendere. Iniziò a girare dentro al camion e chiuse gli occhi per qualche secondo, poi li riaprì
"percepisco della magia"
"beh allora fa qualche incantesimo no?"
"non posso, è come se qualcuno me lo impedisse"
"dai torniamo a casa" disse Damon prendendomi per un braccio, ma mi spostati velocemente
"Non possiamo andarcene, c'è qualcosa qui lo ha detto anche Bonnie!"
"Beh allora torneremo domani, sei stanca morta Marti, non possiamo permettere ti succeda qualcosa"
mi rispose mio fratello maggiore
"dai andiamo" mi disse Kai mentre mi accarezzava un braccio. Non risposi e mi incamminai verso la macchina.

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